Cammino del nord

Cammino del Nord: da Markina a Onton

Continua il Cammino del Nord di Fioranna. Raggiungere Santiago lungo la costa spagnola, a contatto con l’Oceano non è sempre facile ma è sicuramente un percorso panoramico e che fa bene all’anima.

Cammino del Nord

Cammino del Nord (parte 1 di 4)

Leggi la prima parte del Cammino del Nord di Fioranna.

Cammino del Nord: da Irun a Markina

Cammino del Nord: da Irun a Markina

Cammino del Nord (parte 2 di 4)

Giorno 6: da Markina a Vizcaya

Cammino del Nord

La tappa di oggi doveva essere da Markina a Guernica, ma mi sono fermata alle 14, circa 5 km prima, perché si è manifestato di nuovo lievemente il problema al tendine sulla parte superiore di un piede e non voglio che s’infiammi di nuovo. Sono stata tutto il pomeriggio con il ghiaccio.

Si tratta dell’Ostello privato Andikete Aterpetxea a Mendata, Vizcaya, che mi sembra molto confortevole. È in una bellissima posizione in mezzo alla campagna, ma oggi non è proprio la giornata ideale per godersi tutto questo.

Piove da questa notte e ho camminato dalle 6.30 circa fino alle 14 sotto l’acqua, con pioggia più o meno forte ed un rovescio (in questo caso sono stata fortunata, perché ero vicina ad una bella chiesa con grande portico). Riguardo all’abbigliamento io mi sono trovata bene con un guscio leggero traspirante, coprizaino e dei pantaloni finissimi e leggeri impermeabili che mi hanno coperto la parte tra la scarpa e il calzino in modo che l’acqua non penetrasse dentro.

La cosa positiva è che oggi una discesa ripida nel bosco dal Monastero di Zennarruza a Gerrikaitz era stata approntata con scalette di legno che sono state provvidenziali! Consiglio una tappa alla Taberna dì Gerrikaitz, prezzi molto modici per cibo veloce; è uno spaccio come esistevano da noi nei piccoli paesi, vende di tutto.

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Mentre aspetto di essere chiamata per la cena insieme agli altri 5 pellegrini mi intrattengo con voi… cena costituita da zuppa di verdure genuina, fatta in casa, carne arrosto e riso a 9 euro.

Domani mi aspetta Guernica e il suo Museo della Pace. Non farò tanti km e non seguo le tappe della guida Terre di Mezzo.

È stato piacevole oggi incontrare di nuovo Leila, la ragazza belga che capisce il mio italiano e il tedesco Joerg che ho conosciuto il primo giorno ad Irun. Sono giorni che mi sforzo di parlare inglese e di capirlo, è sicuramente un buon esercizio, ma molto faticoso! Stasera a tavola di nuovo solo e unicamente inglese!

Sto già pensando all’arrivo a Bilbao e devo dire che arrivare in una grande città dopo tanta natura, coste selvagge e montagne, non mi dispiace affatto, anzi… voglio starci due giorni da turista e visitare il nucleo storico, il Museo Guggenheim nell‘edificio progettato da Gehry, il ponte di Calatrava, ecc. Ho conosciuto le case ondulate rivestite di acciaio e riflettenti progettate da Gehry al porto di Düsseldorf (Medienhafen), così particolari, e ne sono rimasta ammirata; mi sono sempre promessa di vedere anche le altre sue opere tra cui anche l’edificio che ospita il museo a Bilbao, ma non avrei mai pensato di farlo durante il Cammino di Santiago!

Mi chiamano per la cena e anche questa è per me un’esperienza che non provo da tanto e me gusta mucho!

PS: la cena era fatta con tutti ingredienti naturali del loro orto e anche le pesche erano cotte con cannella senza zuccheri aggiunti. Mi sono congratulata con il cuoco!

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Giorno 7: Guernica

Tappa breve in linea d’aria dall’ostello di ieri sera che alla fine era a più di 6 km da Guernica e sosta per questa notte presso Camere Pozueta (circa a 5 km da Guernica). A diversi sembrerà una tappa brevissima, ma sicuramente ho fatto almeno 2/3 km in più, perché mi sono persa nel bosco e ho dovuto ripercorrere la strada già fatta. Ho camminato lentamente per via della pioggia e dei sentieri fangosi.

Nel Cammino non sono tutte rose e fiori, ma anche in giornate come quella di oggi c’è sempre qualcosa di bello ed è stata la simpatica serata all’Albergue con il proprietario, un gruppo di spagnoli e l’austriaco che dorme con la tenda davanti alla casa. Questa mattina partenza sotto la pioggia, passo lento per i sentieri scivolosi e poi ad un incrocio dove la freccia era presente, c’erano dei forestali che segavano i pini e mi hanno detto di deviare facendomi dei segni… beh o non capito dove dovevo girare, se a destra o a sinistra, o loro mi hanno indicato la strada sbagliata. Ho pensato ad una deviazione e che presto sarei tornata sul sentiero e invece non è successo.

Devo dire che l’app Buen Cammino mi indicava che ero in un bosco e non sul sentiero, ma inizialmente ho pensato che il segnale gps non fosse preciso; avevo fatto un tratto ripido in salita con pioggia e fango e dovevo tornare indietro… All’incrocio ho preso dalla parte opposta su una stradella asfaltata, ma non si trattava del Cammino che passava dove stavano lavorando i forestali, ma con l’aiuto di Google map ho ripreso il cammino più in avanti. Ero già sfinita per la tensione e ho pensato di fermarmi a visitare Guernica; purtroppo ho dovuto portarmi dietro lo zaino e l’ho potuto lasciare solo per visitare il Museo della Pace; qui mi ha colpito molto il video con le testimonianze dal vivo di chi ha vissuto il bombardamento del 1937 a cui si è ispirato Picasso. Ho visitato anche un luogo pieno di tradizione per la storia di questa regione dei Paesi Baschi, il luogo dove si riuniva l’antica Juntas Generales de Bizcaya, ho fatto una visita al mercato dove ho fatto un po’ di spesa comprando dell’ottimo jamon, uova e frutta.

Verso le 15 sono ripartita verso il mio Albergue privato; questa volta il sentiero in falso piano era così fangoso che era difficile e faticoso camminarci ed era così facile scivolare che l’ho fatto e per poco non ho rotto gli occhiali. Questo è successo a circa un km dalla mia destinazione dove mi sono presentata proprio malconcia. “Casa Puezena” è un bel posto… la parte per i pellegrini è tutta nuova e sono stata fortunata ad essere sola in una stanza da 5 letti! Il proprietario , Salvatore ( il suo nome tradotto in italiano) che assomiglia al Commissario Montalbano mi ha fornito di phon, mi ha fatto centrifugare i panni lavati a mano con quell’utile elettrodomestico che ho visto già in diversi albergue, la centrifugadora, e infine ha concordato la cena secondo le mie esigenze…( senza glutine e senza lattosio in primis) Spesa totale con una cena abbondantissima: 14 euro + 10 di cena.

Anche stasera ho avuto conferma che negli albergue delle tappe intermedie rispetto ai posti tappa principali si sta meglio.

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Giorno 8: Bilbao

Oggi sono arrivata a Bilbao direttamente da Camere Pozueta (5 km circa dopo Guernica) e devo dire che è stata una tappa tranquilla. Dopo il patimento di ieri con fango e pioggia, oggi con una giornata senza pioggia e anche il sole, mi è sembrata una tappa abbastanza facile. In parte l’ho resa facile io in quanto ho seguito ad un certo punto sul Cammino per arrivare a Larrebetzu, la variante per i ciclisti; dopo avere sentito un resoconto di un pellegrino, credo di avere avuto un’ottima idea. In quel bosco in salita che ho evitato, c’era di nuovo tanto fango e si vedeva dalle scarpe… le mie belle pulite e quelle degli altri fangose e sporche. L’unica difficoltà di oggi è stata una ripida salita per superare una collina che domina Bilbao e poi una ripidissima discesa.

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L’idea di arrivare in una grande città non mi dispiaceva dopo coste selvagge, piccoli paesi, montagne e campagna ed ero così contenta che non ho sentito alcuna fatica. Ho preso alloggio presso un tipo di ostello avveniristico che mi piaceva provare; chi è stato in Giappone conoscerà le Capsule Hotel e questo è sulla stessa linea. Credo che sia il primo in Europa su questo stile e ha aperto ad aprile di quest’anno. Dicono però che le capsule sono più grandi. Un altro mio sogno è visitare il Giappone e fare il Cammino Kumano Kodo e quindi ho voluto provare questa realtà nata in Giappone. Devo dire che ero un po’titubante per via soprattutto dell’aria condizionata e per il fatto della mancanza di finestre, per una come me che ama gli spazi aperti, l’aria e il vento, ma adesso che ci sono credo che ci dormirò magnificamente.

Stasera ho già fatto un giro panoramico di Bilbao e domani devo organizzarmi per andare a San Juan de Gaztelugatxe di cui ho letto la particolarità. Vi hanno girato Game of the Thrones.

Buonanotte dalla mia capsula!

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Giorno 9: San Juan de Gaztelugatxe

Giornata passata senza zaino sulle spalle e mi è sembrato di essere una libellula…. La salita e discesa a San Juan de Gaztelugatxe mi è sembrata una bazzecola. È veramente un posto molto bello e particolare. Sono arrivata presto e c’erano poche persone… La campanella della chiesetta l’ho suonata 6 volte, spero che valga, era per due desideri, uno dei due si avverrerà!

Cammino del Nord

Per andare ho preso l’autobus A3517 da Plaza Moyua (alle 40 di ogni ora almeno adesso) che mi ha portato proprio alla rotonda del parcheggio da dove inizia il sentiero per l’eremo. Si dovrebbe prenotare la visita perché devono calcolare le persone, ma io dopo due volte ci ho rinunciato e mi ha fatto passare tranquillamente perché era presto e non era giorno festivo.

Al ritorno invece ho dovuto prendere un autobus per Baixo e poi cambiare per Bilbao.

Al ristorante Eneperi all’inizio del sentiero alle 11 c’era già tantissima scelta di pinxtos che sono tipici di qui (come le tapas, ma più grandi), … è un posto con i tavolini e una terrazza che domina il mare.

Nel pomeriggio mi sono dedicata al Guggenheim, ha spazi espositivi veramente belli e sia le collezioni permanenti che quelle temporanee sono da vedere (adesso c’è Morandi e Fontana), ma stancante con un’audioguida in italiano veramente particolareggiata. Non c’è sconto per pellegrini.

Domani, dopo questa pausa di un giorno, si riparte con meta Portugalete.

 

Giorno 10: da Bilbao a Onton

Cammino del Nord

Oggi tappa lunga… l’ospitalero italiano Giuseppe che gestisce con la moglie spagnola l’Albergue privato “Tu Camino” ad Ontón, mi ha detto che avrò fatto 34-35 km partendo da Bilbao e seguendo l’estuario del fiume e passando da Portugalete prima e da Pobena dopo. Devo dire che anche l’uscita da Bilbao mi è piaciuta. Ho seguito la variante sulla riva sinistra del fiume che è riportata nell’app Buen Camino e non nella guida Terre di mezzo ed è stata segnata solo recentemente con qualche freccia. Si cammina su un largo marciapiede accanto alla linea della metro di superficie e in alto avendo sempre il fiume sul lato destro e accompagnati dal sole della mattina. Si costeggia una parte industriale in parte dismessa, ma sempre su marciapiede.

Da quello che ho visto il cammino sul lato destro del fiume, invece, resta in basso, in ombra la mattina e passa proprio accanto a tutte le vecchie fabbriche dismesse. Si tratta di circa 12 km fino a Portugalete, ma se uno vuole proprio evitare questa parte, che a me non è affatto dispiaciuta, consiglio di prendere la metro e scendere a Sestao per fare a piedi almeno il tratto fino a Portugalete che è veramente bello con vista sull’estuario e sul ponte di Vizcaya, che è il ponte trasportatore più antico del mondo e collega le sponde del fiume Nervion. Chi passa però dal Cammino sulla parte destra del fiume, può però fare l’esperienza del passaggio attraverso questo ponte.

Portugalete è una cittadina carina nella parte antica e anche la cattedrale è molto bella; una caratteristica simpatica… ci sono dei passaggi mobili per salire dalla parte bassa a livello fiume alla parte alta.

Cammino del Nord

Da Portugalete a Pobena è un tratto un po’ monotono, su pista ciclabile e pedonale, ma è proprio facile. La meraviglia del paesaggio inizia dalla Playa de L’Arena prima di Pobena che oggi era battuta dal vento ed era il regno del kitesurfing.

Poi dopo la playa, delle ripide scale portano ad una stradetta sempre contornata da un parapetto in legno e percorrendola si hanno panorami mozzafiato sulle scogliere. Si tratta di un percorso facile molto molto panoramico. Io mi sono fermata a Ontón all’albergo privato “Tu Camino”. Costo 6 euro per dormire +2 per la colazione; la cena è a donativo e anche qui sono venuti incontro alle mie esigenze alimentari. Essendo gestito da un italiano, gli altri pellegrini (tra cui 2 italiani) mi hanno detto che la pasta era buonissima.

Questa notte mi sa che qui fa fresco e mi sono fatta dare una coperta, avendo solo il sacco lenzuolo ed essendo vicino alla finestra. L’accoglienza è stata veramente squisita nonostante la presenza di un gruppo di spagnoli con bagaglio trasportato che hanno riempito l’albergue.

Cammino del Nord

Cammino del Nord (parte 3 di 4)

Leggi la terza parte del Cammino del Nord di Fioranna.

Cammino del Nord: da Onton a Santillana del Mar

Cammino del Nord: da Onton a Santillana del Mar

Cammino del Nord (parte 4 di 4)

Leggi la quarta e ultima parte del Cammino del Nord di Fioranna!

Cammino del Nord: da Santillana del Mar a Ribadesella

Cammino del Nord: da Santillana del Mar a Ribadesella

Testo e foto di Fioranna Salvadori

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