Dopo il Cammino Portoghese di Santiago, Fioranna parte per un nuovo pellegrinaggio e sceglie il Cammino del Nord, un percorso tutto a ridosso dell’Oceano, nel nord della Spagna.
Ecco il diario della prima parte del suo viaggio, da Irun a Markina.
Cammino del Nord
Cammino del Nord (parte 1 di 4)
Giorno 0: prima di partire
E finalmente tocca anche a me questo Cammino. Dopo un anno riparto dopo avere fatto metà di quello portoghese (Senda Litoral) l’anno passato. Sto seguendo da diversi mesi ormai chi lo ha fatto o lo sta facendo e ho appreso tante notizie utili che mi sono salvata.
Ognuno vive il proprio cammino, e dalle foto questo cammino sembra essere proprio magnifico… adoro l’oceano e so che mi piacerà moltissimo.
A me piace camminare in solitudine, sentirmi libera dalle esigenze altrui, ma non disdegno di incontrare e conoscere altri pellegrini; ho notato che sul Cammino vi è molta facilità nell’instaurare rapporti umani, sarà che siamo più liberi dalle preoccupazioni della quotidianità , siamo meno incentrati su noi stessi e più aperti ad ascoltare e condividere.
Mi ricordo la felicità di svegliarmi e di partire all’alba sentendo addosso tutta la leggerezza del vivere (il peso dello zaino era come se non esistesse) con l’unico pensiero di godermi il paesaggio e di arrivare al posto tappa che avevo programmato.
Quest’anno sono un po’ preoccupata, perché sono reduce da un piccolo infortunio in cui ho avuto un’infrazione costale. È successo giovedì passato e nel frattempo il dolore è diminuito, ma questa mattina sistemando lo zaino, l’ho sentito di nuovo; ho notato che sistemando lo zaino in modo che il peso caschi sui fianchi e non sulle spalle, il dolore è quasi impercettibile. Spero bene! La mia intenzione è di farlo tutto e spero di non interrompere, e se poi dovrò fermarmi, andrà bene lo stesso. Vivrò giorno per giorno questa magnifica esperienza che nella sospensione dalla vita ordinaria ci arricchisce e ci rende più felici.
Giorno 1: da Irun a San Sebastian
Alcune foto della prima tappa Irun-San Sebastian. La tappa è indicata bene con frecce gialle dipinte a mano come quelle della Senda Litoral in Portogallo.
Giorno 2: da San Sebastian a Orio
Oggi ho fatto una tappa breve… la Guida Terre di Mezzo parla di 16 km da San Sebastian ad Orio, piacevole paese con nucleo medievale ed una chiesa fortezza su una roccia con un porticato che la circonda tutta e dove dormivano i pellegrini.
Mi sono fermata alle 14.30 all’Albergue Saint Martin, molto curato con 20 posti nella parte più bassa della casa (molto fresca) prima di scendere giù al paese vicino all’eremo Saint Martin. Cucina in una casetta in giardino; possibilità di lavare a mano e di stendere in giardino con sole e vento.
Mi occorreva proprio dimezzare la tappa dopo la fatica di ieri.
Oggi direi che il percorso è stato piacevole con vista sull’Oceano dall’alto, in parte al sole e in parte sotto le verdi frasche. Mi ha colpito la flora: ortensie che crescono nei boschi d quei fiori arancioni tipici dell’Irlanda. La cosa un tantino più impegnativa è la discesa su pietroni sconnessi verso Orio (ho letto che si chiama Calzada).
Sono adesso ad aspettare di mangiare del buon pesce in un posto che mi ha consigliato la mia hospitalera: Restaurante Kolon Txiki. Meno male che apre alle 20 e non alle 20.30 come avviene normalmente in Spagna. Devo ritornare sulla collina e domani mattina voglio partire presto.
Non si vede un italiano…
Giorno 3: da Orio a Zumaia
Non ho parole per definire la tappa di oggi: meravigliosa, splendida, amazing, wunderbar, extraordinaria!
L’oceano lontano e maestoso e l’oceano vicino e amichevole…. passeggiata da Zarautz a Getaria accanto al mare con il vento che in me infonde sempre la sensazione di leggerezza e di libertà, poi breve percorso all’interno e di nuovo la vista dell’oceano da lontano e discesa su Zumaia. Tante spiagge invitanti, tante persone in mare ed è stato duro non fermarsi, ma volevo arrivare all’apertura dell’Ostello (ore 15) per pellegrini nel Convento San José gestito dall’Associazione di volontariato per i pellegrini .
Nel pomeriggio mi sono rifatta… spedizione di pellegrini in gruppo alla playa de Zumaia che è spettacolare, incastonata tra due scogliere altissime; su una di queste di trova L’Eremo di San Telmo.
Quelli con cui ho passato il pomeriggio, sono gli stessi pellegrini che ieri sera erano a Orio e che già conoscevo e che oggi ho conosciuto meglio: il signore tedesco che ha un gruppo sul Cammino, la peruviana che vive a Berlino, un altro ragazzo austriaco e quattro ragazzi spagnoli. Ci siamo dati il cambio per fare il bagno per la guardia alle nostre borse; c’erano alte onde e ci siamo divertiti molto. L’acqua dell’oceano non era affatto fredda. Finalmente il bagno nell’oceano che oggi ho tanto desiderato, è stato fatto! Ad un certo punto è stato un fuggi fuggi generale, perché il tempo è cambiato in un istante, ma poi non c’è stata alcuna pioggia.
Sono in una celletta da sola del convento a donativo. Devo dire che la pulizia della stanza lascia a desiderare, ma è ricompensata dal posto evocativo e dall’ospitalero volontario gentilissimo che parla anche italiano. Fanno turni di 10 o 20 giorni e dormono qui tutte le sere. L’ostello chiude alle 22 e da quest’ora ci deve essere silenzio. Lui ci ha consigliato domani di fare una variante sulla costa rispetto al percorso normale da Zumaia a Deba. A Ellorriaga occorre girare a destra su un sentiero della costa; è un po’più faticoso, ma, secondo lui, è il tratto più bello del Cammino del Nord e non è così duro come la prima tappa da Irun. Io e altri due lo facciamo! Domani vi saprò dire…
Giorno 4: da Zumaia a Mutriku
Oggi ho poi seguito l’indicazione del mio hospitalero Joshua e ho fatto la variante della costa da Zumaia a Deba. Solo il signore tedesco e il giovane austriaco lo hanno fatto, ma si sono fermati a Deba. È una variante magnifica con panorami straordinari, anche se faticosa. Non è come la prima tappa, ma ci sono molte salite e discese ripide sia assolate che in mezzo al bosco, ma direi che la vista di tanta bellezza ripaga grandemente.
Mi ha messo così tanta energia questo percorso di questa mattina che questa sera, anche in previsione della tappa abbastanza lunga fino a Markina di domani, non mi sono fermata a Deba come gli altri. Dopo un meritato riposo sulla spiaggia, mi sono rimessa in cammino verso le 16.30 e ho fatto altri km 4.500 in salita per raggiungere un ostello privato a Mutriku che prende la prenotazione (13 euro). Mi è dispiaciuto molto non dormire nella vecchia stazione ferroviaria che hanno adibito ad ostello Municipale a Deba dove invece hanno dormito gli altri amici pellegrini con cui ho condiviso queste prime serate. Per andare qui, occorre munirsi di autorizzazione rilasciata dall’Ufficio del Turismo che chiude alle 14 e riapre alle 16.
Mi aspettavo qualcosa di meglio da questo ostello privato… due camerate con tanti letti a castello, ma almeno è tutto abbastanza pulito. Con 12 euro ho anche cenato con una grande insalata, pollo e patate; questo ostello è in piena campagna, situato su un colle ventilato e non ci sono paesi vicini.
Qui ho conosciuto una ragazza belga che vive a Parigi e che ha fatto il mio stesso percorso in tre giorni invece di quattro, ma mi ha invidiato le ore passate sulle varie spiagge e la visita dei paesi a cui non rinuncio assolutamente.
Giorno 5: da Mutriku a Markina
Tappa dall’Ostello Izarbide (5 km da Deba sul Cammino) a Markina con salite e discese. Da Deba sarebbero stati 500 m di dislivello in salita e poi in discesa; io, dormendo all’Ostello Izarbide me ne sono risparmiata 200 mt questa mattina. Avevo quasi intenzione di continuare per altri 7 km circa, ma l’unico ostello del paese (Bolivar) che avrei raggiunto era pieno (ho telefonato) e quindi mi sono fermata a Markina.
Tappa completamente immersa nei boschi delle montagne dei Paesi Baschi, molto panoramica, e l’amato oceano lo potrò rivedere solo tra qualche giorno. Non mi sono fermata al Municipale di Markina, ma presso un’ostello privato gestito dagli stessi proprietari della Casa Rural; in pratica è accanto ed è una bellissima casa in pietra con 20 posti (12 euro a letto), lo consiglio vivamente; con 10 euro in più ti preparano la cena.
Oggi sono partita prestissimo, all’alba, verso le 6.30; ho dormito male in una grande camerata con letti a castello e vicino ai bagni… potete immaginare come sono stata!
Comunque in generale tutti i doloretti con cui sono partita (tendine dell’avanpiede infiammato per cui ho fatto tre sedute di tecar prima di partire e infrazione sulla V costola) sono spariti e oggi mi sono meravigliata di come riuscissi a camminare con grande scioltezza e energia e questo per quasi 7 ore con brevi pause in mezzo a questi magnifici boschi. Forse San Giacomo, patrono della Spagna e di cui oggi ricorre la festa, mi ha aiutato su questo cammino percorso fin dal medioevo da tanti pellegrini alla sua tomba.
Una considerazione… negli ostelli e durante il cammino ho incontrato tanti pellegrini e devo dire che mi piace molto il rispetto reciproco che ho notato, si chiacchiera nelle lingue più diverse sulle cose più varie e ci si apre con facilità, ma poi ognuno il giorno dopo parte quando vuole; ho visto persone che si sono unite nel cammino, e altre, come me, che continuano a camminare da sole, si incontrano, si salutano e poi continuano; la sera ci possiamo rivedere o non rivedere, ma tutti sappiamo che in questi giorni prima o poi ci incontreremo di nuovo in un posto o nell’altro; c’è il legame del cammino percorso negli stessi giorni!
Ieri mi sono dimenticata di raccontare un incontro particolare: quello con una macchina della polizia locale in una stradetta di campagna dove in quel momento ero da sola; si è accostata mentre camminavo… già stavo preparando i documenti e invece semplicemente hanno abbassato il finestrino e mi hanno chiesto se andava tutto bene e me lo hanno chiesto più volte e se mi sentissi sicura. Questa premura non me l’aspettavo davvero!
Cammino del Nord (parte 2 di 4)
Leggi la seconda parte del Cammino del Nord di Fioranna.
Cammino del Nord: da Markina a Onton
Cammino del Nord (parte 3 di 4)
Leggi la terza parte del Cammino del Nord di Fioranna.
Cammino del Nord: da Onton a Santillana del Mar
Cammino del Nord (parte 4 di 4)
Leggi la quarta e ultima parte del Cammino del Nord di Fioranna!
Cammino del Nord: da Santillana del Mar a Ribadesella
Testo e foto di Fioranna Salvadori
Forse vi interessa leggere anche:
- La prima regione del Cammino di Santiago: la Navarra
- Cammino di Santiago: attraverso la Navarra
- Cammino Portoghese di Santiago: da Porto a Santiago di Compostela
- Cammino Portoghese di Santiago: al confine tra Portogallo e Spagna
- Cammino Portoghese di Santiago: mille panorami, mille emozioni
- Cammino Portoghese di Santiago: l’arrivo a Santiago di Compostela