Ognuno ha il proprio cammino, si può prendere dall’esperienza degli altri, dai loro consigli, ma poi ognuno lo vive per conto suo, sceglie le proprie tappe, ha il proprio passo, gli rimangono impressi certi panorami e non altri, vede delle particolarità che gli altri non vedono.
Un’altra tappa del Cammino del Nord di Fioranna.
Cammino del Nord
Cammino del Nord (parte 1 di 4)
Leggi la prima parte del Cammino del Nord di Fioranna.
Cammino del Nord: da Irun a Markina
Cammino del Nord (parte 2 di 4)
Leggi la seconda parte del Cammino del Nord di Fioranna.
Cammino del Nord: da Markina a Onton
Cammino del Nord (parte 3 di 4)
Giorno 11: Onton – Islares
Oggi mi sono fermata presto, perché la tappa successiva dove c’erano posti per dormire, Liendo, era troppo lontana. Oggi ho così preferito fare Ontòn – Islares: avrò fatto 15 km, prendendo una deviazione da Ontòn che segue la strada, ma panoramica, per arrivare a Castro Urdiales (traccia blu sull’App Buen Camino che poi si ricongiunge a quella gialla). Castro Urdiales merita la visita con la sua magnifica cattedrale, il ponte romano e l’eremo accanto. Poi salendo per stradella asfaltata, si percorre un sentiero panoramico che, in breve tempo, porta ad Islares. Da ieri sono passata in Cantabria e devo dire che i segni del Cammino qui sono più curati.
Ad Islares l’ostello per pellegrini è chiuso e l’unica soluzione alternativa a un buon prezzo è il campeggio in una tenda/ bungalow dove ci sono due camere separate; non accettano prenotazioni (costo 12 euro e costo Wi-Fi per 24 ore € 3); ne ho approfittato per fare un po’ di bucato e riposarmi sul prato accanto al mare.
Giorno 12: Islares-Laredo
Oggi me la sono presa calma e partendo intorno alle 7 sono arrivata a Laredo verso le 16… dovrebbero essere stati sui 25 km con due dislivelli da superare, il primo per arrivare a Liendo e il secondo per arrivare a Laredo. Avevo telefonato al Monastero Monja Trinitaria dove accolgono i pellegrini e mi hanno detto che non ci sarebbero stati problemi e che avevano posto per tutti.
Il percorso rientra all’interno e ci ritroviamo di nuovo tra i boschi di eucalipti, con mucche al pascolo e chiesette abbandonate; anche un eremo di origine romana di cui sono rimaste solo le mura esterne, Saint Julian. Dopo Liendo si può prendere una variante (indicata dall app Buen Camino in blu) che accorcia il percorso verso Laredo e che ci permette di ammirare un panorama spettacolare sulle scogliere e quando si incomincia a scendere, anche e su Laredo e la sua spiaggia.
L’esperienza più bella di oggi è stata l’accoglienza da parte delle suore e dai volontari ospitalieri del Monastero di Laredo: una suora, aiutata da un ragazzo che traduceva in inglese, spiegava la loro organizzazione. Alle 19 era prevista la messa e la benedizione del pellegrino fatta con imposizione delle mani su ognuno di noi, poi un momento di condivisione con canzoni e in cui ognuno dei pellegrini si presentava e diceva anche il motivo del suo cammino. Poi c’è stata la cena comunitaria preparata da una volontaria e in cui noi pellegrini potevano portare ulteriori pietanze da condividere. Anche qui mi sono venuti incontro ed io mi sono preparata un’insalata con carote, avocado, cipolla, lattuga e uova sode. Abbiamo anche un percussionista che si è esibito con strumenti improvvisati e ha ottenuto tanti applausi. Insomma la prima serata veramente conviviale! Si tratta veramente di un bel posto, molto pulito, con zona lavanderia, con cena e colazione tutto a 10 euro!Lo consiglio caldamente!
Giorno 13: Laredo – Isla
Si legge sempre che ognuno ha il proprio cammino, si può prendere dall’esperienza degli altri, dai loro consigli, ma poi ognuno lo vive per conto suo, sceglie le proprie tappe, ha il proprio passo, gli rimangono impressi certi panorami e non altri, vede delle particolarità che gli altri non vedono, incontra persone che lo accompagnano per alcune tappe o per tutta la vita, con cui condivide una cena o qualche parola o con cui poi fa più giorni di cammino.
Oggi ho camminato per circa 17 km, perché non ho resistito nel fermarmi su una splendida e lunga spiaggia che si estende dopo la prima piccola spiaggia dopo Santona e arriva a Noja. Si percorre seguendo la variante tracciata in rosso sull’App Buen Camino e che poi si ricongiunge con il tracciato giallo (ma anche qui ci sono due varianti, una più all’interno e una più verso la costa che passa da Isla).
Anche oggi panorami magnifici, cielo terso, mare blu, sabbia dorata … come resistere a quella distesa di sabbia dove tutti questa mattina passeggiavano? Anch’io ho camminato con i piedi nell’acqua e poi mi sono sdraiata al sole per un paio di ore fino a quando si è levato il vento ed era impossibile stare direttamente sulla sabbia. Temperatura 22 gradi.
Mi sono goduta il mare e il sole che amo tanto. Domani si camminerà di più…
Stasera l’ostello di Isla mi ha accolto nel migliore dei modi… è un ostello nuovo, ben tenuto, camere grandi, letti puliti con copri materasso e federa. Si trova in una posizione splendida accanto alla cattedrale di Isla; ha cucina attrezzata dove ho cucinato qualcosa per me e dove un ragazzo napoletano ha cucinato la pasta con il sugo a base di tonno per tutti. Questa mattina ho impiegato circa un’ora per percorrere il lungomare di Laredo e arrivare a prendere la barca che porta a Santona.
Qui dopo avere attraversato il centro del paese, si arriva sulla spiaggia passando accanto al muro di un penitenziario; poi si deve scegliere se prendere in salita un sentiero che sale su una piccola montagnola superando la quale di arriva alla spiaggia lunga e sabbiosa che arriva a Noja oppure scegliere di passare all’interno. Consiglio vivamente di passare dalla splendida spiaggia. Qui è stato divertente anche passeggiare su un tappeto di morbide alghe. Da Noja ad Isla si costeggia la strada su una pista ciclabile e solo un breve tratto su stradina sterrata interna. In pratica tutta questa tappa è stata immersa nel Parco naturale delle lagune di Santona, Victoria e Joyel.
Giorno 14: Isla – Guermes
Oggi è dalle 13 che mi sono fermata. Inizialmente avevo pensato di andare direttamente a Santander, perché il percorso fino all’Albergue gestito da Padre Ernesto a Guermes era troppo breve partendo da Isla. Ma come facevo a rinunciare ad alloggiare nel suo Albergue a donativo animato da un grande spirito di accoglienza e aiuto ai pellegrini? Lui e i volontari che lo aiutano in questa accoglienza sono un’istituzione sul Cammino del Nord e rinunciare a fare questa esperienza mi dispiaceva. L’Albergue si chiama “La Cabana di Abuelo Peuto” dedicata al nonno.
Si trova a circa 1 km dall’eremo di Cagikal dove è stato realizzato un centro documentario sul Cammino; è in una posizione splendida in cima ad una collina con la casa grande (era dei suoi nonni che emigrarono in Catalogna per il lavoro) e tanto spazio esterno con tanti alloggi nelle casette. Tutto è stato apprestato senza un soldo né da parte dello Stato né da parte della Chiesa, solo donazioni e lavoro gratuito.
Padre Ernesto ha 82 anni e li porta benissimo, ha fatto il missionario in America Latina ed ha ancora tanta energia; prima della cena ci racconta di sé, di come è nato questo posto e dei motivi per cui è speciale; i volontari ospitalieri hanno preparato il pranzo per chi era presente e la cena per circa 90 pellegrini provenienti da 22 paesi diversi. È un posto ideale per riposarsi dopo la tappa giornaliera con tanti spazi all’esterno e all’esterno e tante comodità (Wi-Fi incluso) .
La donazione di ognuno contribuirà al mantenimento dell’Albergue.
Giorno 15: Guemes – Santa Cruz de Besana
Inizialmente volevo fermarmi a Santander, ma poi ho preferito uscire dalla città e dormire nel l’ostello di Santa Cruz, a donativo. Magnifico ostello, pulitissimo, tutto in legno e molto curato. È presente tutto ciò che può servire. Nives veramente premurosa e ospitale. Stasera mi fa la tortilla (frittata con cipolla e zucchine e non patate! ).
Oggi paesaggi molto contrastanti… il cielo nuvoloso non mi ha impedito di rimanere ammirata di fronte alla magnificenza delle scogliere dopo la discesa da Guemes; poi il desolato paesaggio della periferia industriale di Santander di domenica pomeriggio completamente deserta.
Forse quest’ultima parte del Cammino di oggi mi è piaciuta proprio nel suo essere completamente priva di rumori ed esseri viventi (nemmeno un gatto! ), una completa solitudine che oggi mi si confaceva. Di giorno feriale ha sicuramente un altro aspetto.
Ah… volevo segnalare un sentiero che corre lungo la scogliera e dove i locali passeggiano e corrono, mentre il cammino ufficiale passa appena più all’interno.
Si arriva a Santander con un passaggio in battello da Somo (€2.90 ogni 30 minuti dalle ore9) è appena sbarcati abbiamo davanti il palazzo del Banco di Santander e sula sinistra il Centro Bodin per l’Arte e la cultura che ospita mostre temporanee (quando ho visto che c’era un’esposizione di Calder mi è dispiaciuto non fermarmi, perché mi piace molto). Comunque sono riuscita a passare dall’Ufficio turistico per il sello, a visitare la Cattedrale, a comprare una canottiera per sostituire una dimenticata, a prendere un caffè, mangiare qualcosa e ripartire nel momento della siesta.
Mi aspettava la periferia industriale completamente deserta e anche i pochi agglomerati di case erano silenziosi (d’altra parte era una domenica di agosto in un posto di mare) e devo dire che percorrerla in questo particolare momento e situazione non mi è dispiaciuto affatto.
L’Ostello per pellegrini di Santa Cruz de Besana è sullo stile di quello di Padre Ernesto in piccolo, a donativo, molto curato e pulito e con l’ospitaliera Nives veramente gentile e premurosa. Ha fornito ai pellegrini presenti molto consigli sulle tappe successive e sugli alloggi.
Giorno 16: Santa Cruz de Besana – Santillana del Mar
In questa tappa dopo Santa Cruz de Besana c’è il problema dell’attraversamento di un fiume, il Ria Pas, oppure occorre seguire il Cammino e fare molti km in più per riuscire a passarlo. Io quei km ho preferito impiegarli sul vecchio Cammino tracciato che l’app Buen Camino indica come soppresso (traccia in rosso). Così ho preso il treno per 2 minuti tra la stazione di Boo de Pielagos e la stazione di Mogro per passare il fiume.
In passato i pellegrini passavano sul ponte del treno fino a quando è stato proibito dopo che è successo un incidente. Il tracciato rosso nella prima parte su stradella asfaltata è piacevole, in mezzo alla campagna e con vista del mare, mentre la seconda parte, su stradetta sterrata bianca, è meno piacevole anche se camminiamo lungo il fiume; è assolata e camminiamo accanto a due enormi tubi che hanno il compito di pompare l’acqua residua di lavorazione dello stabilimento Solvay verso il mare, l’enorme stabilimento che poi incontreremo a Requejada. Io qui mi sono diretta verso l’Albergue per pellegrini di Osa de Andara, che resta a tre km da Santillana del Mar ed è un ottimo posto; tutto molto pulito e due dormitori con letti forniti di un lenzuolo e federa; cucina con frigorifero e microonde; inoltre c’è la possibilità di usufruire della piscina del vicino campeggio e del suo negozio di alimentari (almeno in estate) . Inoltre siamo solo in 6 con tre bagni completi. Costo 10 euro con piccola colazione inclusa. Vedrò Santillana domani mattina.
Cammino del Nord (parte 4 di 4)
Leggi la quarta e ultima parte del Cammino del Nord di Fioranna!
Cammino del Nord: da Santillana del Mar a Ribadesella
Testo e foto di Fioranna Salvadori
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