Emozioni di Vienna

Emozioni di Vienna: neve, musica e architetture innovative.

Fioranna ci racconta brevemente un suo veloce soggiorno a Vienna in pieno inverno, una città che ama e dove si reca spesso anche solo per ascoltare un bel concerto.

Emozioni di Vienna

Di ritorno da Vienna, città che io e il mio compagno amiamo da anni per il suo fascino senza tempo, fascino che si percepisce dovunque.
Vienna è come una bella ragazza che nulla può sciupare; le orde dei turisti non possono neppure sfiorarne la bellezza, fatta di eleganza, leggerezza e senso dell’umorismo (a differenza della Germania del Nord). Vi andiamo sempre in occasioni di eventi musicali importanti; a Vienna perfino i muri trasudano musica; la città è una sorta di immenso spartito musicale che si concreta in strade e palazzi.
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Quest’anno ho ascoltato al Musikverein, nella celebre sala d’oro, che tutti gli anni ospita il famoso concerto di capodanno, un concerto della Filarmonica di Vienna diretta da Riccardo Muti con musiche di Mozart e Bruckner. Mi trovavo in fondo alla sala nei posti in piedi (costo 5 euro) e che ci siano posti di questo prezzo, veramente alla portata di tutti, è un’uso molto civile. Come usa in questo luogo, mi ero messa a sedere in terra sulla moquette appoggiando la schiena al muro e accanto a me c’era una signora anziana che seguiva la musica sulla partitura; alla fine del concerto voleva condividere il suo entusiasmo con me, ma io del tedesco so poche parole e allora mi ha sorriso e mi ha detto in italiano : “Magnifico!”.
In questa breve permanenza a Vienna, ho deciso di visitare un luogo insolito che non conoscevo: si tratta delle testimonianza architettoniche lasciate da Hundertwasser, un architetto viennese nato nel 1928 e morto nel 2000. Le sue creazioni danno vita ad un mondo di favola sospeso tra la realtà e il sogno; questo mondo utopico intende manifestare una perfetta integrazione tra uomo e natura con alberi che crescono sulle case, piante verdi inserite sulle finestre, rimandi continui alla purezza della vita, rappresentata dall’ellisse.
Per completare la panoramica su di lui, nel ritorno verso l’Italia, abbiamo passato un giorno alle terme di Bad Blamau, in Stiria, un altro progetto di Hundertwasser.
A Vienna, assecondando la mia passione per la cucina e l’alimentazione paleo che seguo da qualche anno, ho frequentato anche i posti, da me conosciuti, dove poter comprare e portare in Italia cibi particolari che amo e che non si trovano facilmente, tipo il prosciutto di cervo solo con sale, la scorzanera, i cranberry freschi, la radice dì prezzemolo.
In questi giorni di mercatini natalizi mi è stato facile trovare un mercato dei contadini proprio in centro a Vienna; poi tappa abituale è il Naschmarkt dove occorre essere capaci di distinguere tra i banchi di frutta e verdura.
Girando in una Vienna innevata e fredda, una sosta nei caffè, è indispensabile, ma il caffè non è solo un rifugio per difendersi dal freddo; a Vienna è una vera e propria istituzione. I più famosi caffè della città, il Mozart, il Central, il Museum, il Griensteidl, sono stati frequentati dai più grandi intellettuali , poeti , musicisti e pittori mitteleuropei, da Elias Canetti a Ugo Von Hofmannsthal, da Mahler a Klimt.
In conclusione il pensiero di Vienna rimanda alla meravigliosa e commovente canzone su Vienna di Rudolf Sienczynsky con il suo ritornello che fa “ Wien wien nur du allein” ( “Vienna, Vienna, solamente tu”).

Testo e foto di Fioranna Salvatori

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