Abbazia di Santa Maria di Cerrate Salento Lecce

Abbazia di Santa Maria di Cerrate, in Salento vicino Lecce

L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è stata la prima tappa del nostro breve on the road in Salento. Completamente persa tra le splendide campagne pugliesi, fatte di ulivi e muretti a secco, colpisce visivamente ancor prima di conoscerne la storia: una serie infinita di immagini da cartolina, di dettagli su cui restare incantati per ore, di panorami a perdita d’occhio.

Campagna che circonda l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

La sua storia

La leggenda narra che l’abbazia fu fondata, alla fine del XII secolo da Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce, cui apparì la Madonna tra le corna di un cervo, da cui deriva il nome Cerrate (o Cervate).
Storicamente la chiesa è stata costruita tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo e divenne nei due secoli successivi uno dei poli monastici più importanti dell’Italia Meridionale.

All’inizio del 1700, a seguito di un saccheggio da parte dei turchi, venne abbandonata fino alla metà del 1900, quando la Provincia di Lecce ne curò il restauro per poi affidare l’intero complesso al FAI (Fondo Ambiente Italiano) nel 2012, che, operando restauri successivi, riaprì la chiesa al culto e rese l’intera opera visitabile.

L’abbazia oggi: il percorso di visita

Oggi l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, è uno splendido esempio di romanico pugliese, dove trionfano le influenze dell’arte bizantina. Completamente costruita in pietra bianca leccese è circondata di ulteriori ambienti che ricordano quelli delle masserie storiche del Salento.

Chiesa di Santa Maria di Cerrate

La Chiesa è il cuore pulsante di tutto il complesso abbaziale.
La facciata ha un rosone centrale e un portale sormontato da un’arcata con altorilievi con scene del Nuovo Testamento e un monaco in preghiera. Ai lati si trovano due colonne con capitelli zoomorfi e decorazioni con motivi vegetali; la stessa tipologia di colonne creano un porticato sul lato sinistro della chiesa.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

L’interno dell’edificio, suddiviso in tre navate con abside e soffitto costituito da travi, canne e tegole, era completamente ricoperto da affreschi bizantini, alcuni dei quali oggi sono conservati nel museo attiguo databili a partire dal XIII secolo, oggi conservati nel museo attiguo, creato all’interno della Masseria.

Da osservare la cosiddetta parete-puzzle, smontata e rimontata a seguito di un crollo, utilizzando lo stesso materiale che è stato però disposto con un ordine diverso rispetto all’affresco originario e il baldacchino posto sopra l’altare maggiore.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Interno dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Museo delle Tradizioni Popolari Salentine

All’interno dell’ex frantoio della masseria, è stato creato un museo che oggi ospita gli affreschi staccati dall’adiacente Abbazia durante i lavori di restauro, arredi ed oggetti che documentano la vita domestica del Salento e la tradizione contadina, grazie alla ricostruzione di ambienti casalinghi, tra cui la cucina, la camera da letto e la stanza del lavoro con i telai.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Masseria

La visita consente l’accesso al mulino per la macinazione del grano e al forno per la produzione del pane.

Caratteristica la presenza di due frantoi ipogei con le vasche per la macina delle olive, collocate nella loro posizione originaria.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Frantoio Ipogeo

Pozzo e Loggia

Durante la visita sono assolutamente imperdibili il pozzo ornamentale, risalente al XVI secolo, posto accanto al porticato laterale dell’Abbazia, e la Loggia. Quest’ultima, posta al primo piano, offre una spettacolare vista sulla chiesa e sull’intero complesso e sulla campagna circostante, con muretti a secco, ulivi secolari, fichi d’india e costruzioni contadine rurali. Qui è possibile sedersi a riposare e consumare anche pranzo o spuntino, acquistato al piccolo punto vendita dell’Abbazia (noi ci siamo muniti di tramezzini e bibite e abbiamo pranzato proprio così!).

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Pozzo

Informazioni utili

L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate si trova lungo la SP100 al km 5.900, 100 ( 73100 Lecce LE), a meno di 20 km da Lecce e circa 30 km da Brindisi, nella strada che collega Squinzano e Trepuzzi a Casalabate.

Come raggiungere l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Io vi consiglio di utilizzare l’automobile, è il mezzo più comodo per esplorare il Salento e tutti i suoi piccolo borghi.  In auto è necessario imboccare la SS 613 (Lecce-Brindisi) e prendere l’uscita per Squinzano verso Casalabate (SP 100).

In alternativa è possibile usufruire di un servizio transfer, su prenotazione, a partire da Lecce, per un costo di circa 30 € (massimo 4 persone), oppure dalla stazione di Squinzano, se siete arrivati fino a qui in treno.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Abbazia di Santa Maria di Cerrate – edifiio rurale e muretti a secco

Orari e costi di apertura

L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è aperta al pubblico da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 13:00e dalle 16:00 alle 20:00. La domenica è possibile assistere alla messa.

L’ingresso con visita libera è gratuito per gli iscritti FAI; il costo del biglietto intero è di 7€, bambini dai 6 ai 18 anni e studenti pagano un ridotto di 3 €..

L’ingresso all’Abbazia con visita guidata ha un costo di 12 € (intero), 8€ (ridotto) e 5€ (iscritti FAI).

Per maggiori informazioni su costi e orari vi consiglio di consultare il sito del FAI.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Porticato

Galleria fotografica

Le immagini relative all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate sono pubblicate all’interno dell’album facebook dedicato al complesso salentino.

Pubblicato da Mondovagando su Venerdì 14 agosto 2020

Cosa vedere nei dintorni dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Parco Naturale Bosco e Paludi di Rauccio

A pochissimi chilometri dall’Abbazia è possibile inoltrarsi in questa area naturalistica molto particolare che si estende fino alla costa adriatica. E’ costituita da una lecceta, da una zona paludosa (Specchia della Milogna), da due bacini costieri circondati da macchia mediterranea e da una costa sabbiosa.

All’interno dell’area sono presenti alcuni capanni posti come punti di osservazione, per ammirare la fauna presente, sopratutto anfibi e piccoli uccelli.

E’ inoltre presente la Masseria di Rauccio, che si sviluppa su due piani collegati tra loro da una scala scenografica esterna, e la Masseria Barone Vecchio, mentre lungo il litorale si trovano due delle torri di avvistamento edificate a scopo difensivo, la Torre Rinalda e la Torre Chianca.

Brindisi

Brindisi, famosa sopratutto per il suo Porto, ricreato da una insenatura naturale, una sorta di fiordo salentino, ha in realtà anche un centro storico piuttosto caratteristico, con palazzi medioevali, chiese e vicoli da cui si intravedere il mare.

Cattedrale di Brindisi – Foto Pixabay

Da non perdere:

  • Forte a Mare, un Castello Aragonese, costruito su di un’isola di fronte al porto di Brindisi, formato da due fortezze, una triangolare rivolta al mare aperto e una circolare che nasconde un porticciolo.
  • Castello Svevo. Il Castello Svevo, spesso chiamato Castello di terra o Castello grande, è una fortezza federiciana costruita a scopo difensivo.
  • Colonna Romana di Brindisi, segnalava, insieme alla gemella non più presente, la fine della Via Appia che collegava la città a Roma.
  • Area Archeologica San Pietro degli Schiavoni, i resti di una domus e strade pavimentate risalenti all’epoca romana.
  • Chiese di Brindisi. Importati e degne di nota sono il Duomo di Brindisi, intitolato a San Giovanni Battista e la Chiesa di San Sepolcro, dalla caratteristica pianta circolare.

Lecce

Lecce è il capoluguo per eccellenza se si pensa al Salento. E’ una città d’arte, dove palazzi, piazze e chiese sono un tripudio di arte barocca, con decorazioni e fregi elaborati e vistosi.
Ha il pregio di trovarsi al centro della terra salentina, a poca distanza dalle sue due coste, la costa adriatica, fatta sopratutto di scogliere e spiagge di ciottoli, che trovano il culmine nella bellezza di Torre dell’Orso, della Grotta della Zinzulusa, in Otranto e Castro, e la costa ionica, prevalentemente sabbiosa, con località stupende come Gallipoli, Torre Lapillo, Punta Prosciutto e le Pescoluse (zone note come Le Maldive del Salento).

Lecce – Barocco Salentino

Da non perdere:

  • Piazza del Duomo, un cortile chiuso su tre lati su cui insistono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Campanile, l’Episcopio ed il Palazzo del Seminario.
  • Piazza di Sant’Oronzo, con la statua dedicata al patrono della città e i resti dell’Anfiteatro Romano.
  • Basilica di Santa Croce, massima rappresentazione del barocco leccese.
  • Castello di Carlo V, una fortezza quadrangolare delimitata da bastioni.

 

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