Catanzaro è uno dei capoluoghi di regione probabilmente meno conosciuti e sicuramente meno battuti da turisti, sia italiani che stranieri. Forse qualcuno conosce la costa catanzarese, o almeno le sue località più famose, prima fra tutte Soverato, ma in pochi hanno idea di quanto sia particolare la città, fatta di quartieri completamente separati tra di loro da meravigliose colline che accompagnano il viaggio fino ad un mare limpido e azzurro, e di quanto bello sia il suo centro storico. E ancora meno persone conoscono una vera perla della mia città natale: il Parco della Biodiversità Mediterranea.
Parco della Biodiversità Mediterranea
Qualche giorno fa ho pubblicato su facebook alcune foto del Parco della Biodiversità Mediterranea ed in molti mi hanno chiesto informazioni per raggiungere questo paradiso. Perché in effetti il posto è davvero magico. Vi riporto le mie parole già lasciate sui social, perché credo introducano magnificamente il luogo e le sensazioni che provo ogni volta che ritorno.
Stamattina, complice un cielo un po’ strano, abbiamo deciso di fare una passeggiata invece che andare a mare. La scelta è ricaduta sul Parco della Biodiversità Mediterranea, un luogo splendido, che amo molto e che andrebbe pubblicizzato maggiormente: una distesa enorme, nel cuore di Catanzaro, con servizi e attività adatti a tutti… aree gioco per bambini, sentieri da percorrere correndo o passeggiando, campi di pallavolo e pallacanestro, tavoli da ping pong, un teatro, un bar/ristorante, una zona per i cani, un’area picnic, una zona fitness, una per fare skateboard…il tutto tra viali alberati, voliere, un laghetto, mille panchine e opere d’arte di importanti artisti contemporanei.Dal parco parte poi una rete di sentieri che vi porterà alla scoperta della valle dei mulini e vi offrirà una vista unica e spettacolare sulla vallata dove affacciano alcuni dei quartieri più a nord della città. Perché Catanzaro è una città davvero particolare: sorge su piccoli colli e si estende fino al mare. I vari quartieri sono separati tra di loro da colline e vallate, alcune delle quali non abitate. Capita spesso di notare zone senza case attraversando la città. Alcuni colli sono coltivati e appaiono di colore giallo paglia. Altri, come quelli che si ammirano dal Parco della Biodiversità, sono dei piccoli boschi sempreverdi.Vi assicuro che lo spettacolo è magico e che se un parco del genere si trovasse in una grande città europea sarebbe nella top ten delle attrazioni da visitare. Tra l’altro vi ho citato solo alcune delle sue peculiarità, ma il parco è tutto da scoprire!
Leggi il post su facebook!
https://www.facebook.com/Mondovagando/posts/3153598494726941
La sua storia
Nasce su una zona completamente abbandonata nota ai catanzaresi come Parco dell’Agraria (nome con cui ancora viene chiamato “familiarmente” il parco), per la presenza dell’istituto tecnico.
Nel Giugno del 2001 viene presentato un progetto di recupero e bonifica dei terreni che culmina nell’inaugurazione del Parco della Biodiversità Mediterranea il 22 Maggio del 2004 (venne aperta solo una prima parte dell’attuale parco).
Negli anni successivi il Parco viene ampliato e arricchito in opere naturalistiche, opere d’arte, servizi ed eventi.
Il Parco della Biodiversità Mediterranea oggi
Oggi il Parco della Biodiversità Mediterranea è un polmone verde di circa 13 ettari, a cui vanno sommati i 48 ettari dell’annessa Valle dei Mulini.
Le opere d’arte: il Parco Internazionale della Scultura (Marca Open)
Il Parco della Biodiversità Mediterranea ospita, nel suo contesto scenografico, una serie di opere contemporanee, di artisti di fama internazionale, diventando, di fatto, un museo a cielo aperto. Pur non essendo una esperta d’arte, come più volte ripetuto nel blog, e capendone ancora meno di arte contemporanea e dei suoi significati, le opere qui installate sono particolarmente suggestive.
- Tony Cragg, Cast Glances, bronzo, un’apparente sovrapposizione di due profili umani che appaiono e scompaiono dando un senso di movimento continuo.
- Mimmo Paladino, I testimoni, bronzo, installazione, quattro elementi, figure immobili e misteriose, definite dall’autore come pensatori, capaci di esprimere, con la loro assenza di espressività, l’essenza dell’umanità
- Jan Fabre, The man de wolken meet (L’uomo che misura le nuvole), bronzo e silicone, un uomo in abiti contemporanei che, protendendo le braccia al cielo, si erge su una scala da biblioteca, sorreggendo con entrambe le mani una riga da geometra, nel gesto di misurare gli oggetti celesti.
- Antony Gormley, Seven times, ferro, installazione, sette elementi, l figure sono tutte rivolte verso il mare creando un’unica linea sull’orizzonte in un percorso che coinvolge sia la dimensione spaziale sia quella temporale.
- Marc Quinn, Totem, cemento e ghisa, la rappresentazione del personaggio DarthVader
- Wim Delvoye, Concrete mixer (Betoniera), acciaio corten, scultura neogotica dove la meccanica viene sostituita dalla presenza monumentale che evoca le grandi cattedrali del 300
- Stephan Balkenhol, Man und tanzerin (Uomo e Ballerina), bronzo dipinto, due figure distanti w apparentemente indipendenti, ma collegate da un gioco di ironici sguardi
- Dennis Oppenheim, Electric kisses, acciaio inossidabile e tubi colorati, in acrilico, installazione, due elementi, scultura abitabili che ricorda lo stile orientaleggiante delle pagode.
- Michelangelo Pistoletto, I Temp(l)i cambiano (III paradiso), materiali da elettrodomestici dismessi, la rappresentazione di un mondo instabile, fermo in un equilibrio precario
- Michelangelo Pistoletto, Love difference – Le sponde del mediterraneo (III paradiso), 68 pietre cubiche, cartografia tridimensionale del bacino del mediterraneo
- Mauro Staccioli, Catanzaro ‘11, acciaio, un anello che fa da cornice alle altre sculture del parco e al panorama sulla vallata
- Daniel Buren, La cabanneeclatè, edificio cubico completamente ricoperto di specchi e pannelli colorati
- Gianfranco Meggiato, Il mio pensiero libero, acciaio inox, vuole indicare che solo l’arte, il libero pensiero può salvare l’uomo da se stesso.
I viali e i sentieri
Inutile dirvi che la cosa che più amo di questo parco è perdermi tra i suoi viali alberati e i sentieri assolati, passeggiare osservando gli alberi, i glicini in fiore del tunnel degli innamorati, la piccola cascata che accompagna lo sguardo fino al laghetto, ascoltare lo schiamazzo delle oche, affacciarmi ai belvederi che offrono una vista di insieme sul parco o sulla vallata, cercare il cuore del piccolo labirinto fatto di siepi, sedermi su di una panchina in legno colorata o sulle panchine ritorte che ricordano il Trencadis di Gaudì, arrivare fino ai Murales e guardare il ponte che sovrasta il parco con il naso all’insù… ed il tramonto… il tramonto qui è qualcosa di letteralmente magico!
La natura
Un merito dell’uomo è invece il CRAS (Centro di Recupero Animali Selvatici), una sorta di clinica veterinaria, con sale per il soccorso e la degenza degli animali feriti, comprese sale operatorie con strumentazioni di anestesia e radiologia. Il centro accoglie, cura e riabilita gli animali al fine di liberarli, laddove possibile, o continuare la loro cura, nel caso in cui le loro condizioni non ne consentano il riadattamento in natura.
Nel parco si trovano diversi uccelli (gufi, aquile, avvoltoi, cigni, papere…), conigli, scoiattoli e cervi (nella Valle dei Mulini).
Se siete interessati ad un approfondimento, ecco l’elenco completo di Flora e Fauna presenti.
I servizi
All’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea sono presenti servizi per tutte le necessità e per tutti i tipi di visitatori, bambini, adolescenti, adulti, anziani, sportivi e sedentari. Provo a segnalarvi i servizi principali, sperando di non dimenticare niente di fondamentale.
- Visite Guidate. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito ufficiale
- Bar e Ristorante La buongustaia, aperto tutti i giorni delle 7:00 a mezzanotte
- Trenino, gratuito, che effettua il giro del parco, il sabato e nei giorni festivi dalle 9:00 alle 13:00
- Servizi igienici
- Anfiteatro, rivestito in pietro locale, cole le sedute di legno, 700 posti a sedere
- Arena Bar di 350 mq, realizzata in blocchi di pietra sfalsati
- Percorso ciclabile e podistico di 1400 m
- Percorso ciclopedonale su fondo naturale con pendenze, circa 15 km (Valle dei Mulini)
- Area Pattinaggio di 2100 mq, con rampe e attrezzature per lo skating
- campo di pallavolo (6 giocatori)
- campi giochi con la palla
- 2 campi da bocce con gradinate (circa 100 posti) in materiale omologato
- 4 tavoli tennis da tavolo
- 1 campo da basket
- 1 campo di calcetto
- 4 Tavoli per giocare a carte o scacchi
- Area fitness di 150 mq, con panche e stazioni per flessioni ed esercizi vari
- Area di sgambatura per cani
- 3 aree attrezzate per i bambini
- Il Giardino di Laura, 1200 mq, con altalene, scivoli, dondoli, fune tibetana, gazebo, panchine, fontana ecc. interamente pavimentato con pavimentazione specifica antitrauma (capienza di circa 200 bambini, età consigliata fino ai 6-10 anni)
- Il Castello, 2100 mq, con una costruzione a legno a forma di castello,altalene, scivoli, dondoli, totem sonori, panchine, fontana, pista mini gokart, area trenino. Interamente pavimentato con pavimentazione specifica antitrauma (capacità di circa 100 bambini, età consigliata fino ai 10-12 anni)
- Parco dei Folletti, 1350 mq, di cui 350 mq al coperto, tappeto elastico, struttura modulare con castello e scivoli, torrione altalena e torrione a scivolo, ponte tibetano, vasca con palline. Pavimentazione esterna in erba sintetica antitrauma (capacità di circa 150 bambini, età consigliata fino agli 8 anni)
La Valle dei Mulini
La zona più naturalistica si trova addentrandosi nei sentieri in terra battuta che partono subito dopo il laghetto, quella che prende il nome di Valle dei Mulini: 48 ettari di natura incontaminata, creata da macchia mediterranea abitata da piccoli animali di bosco. Sentieri tortuosi, in salita e discesa, con panorami suggestivi e che esulano completamente dallo scenario cittadino e di parco urbano abbandonato pochi metri prima. Una dissonanza che salta subito all’occhio e che, almeno per me, rende questa passeggiata assolutamente imperdibile. Caratteristici i resti di vecchi mulini ad acqua e dell’antica miniera di barite, nonché il piccolo torrente a valle.
Il Centro Ippico
Il Centro Ippico la Valle dei Mulini è accessibile sia dall’interno del Parco della Biodiversità, percorrendo i sentieri ciclo-pedonali, sia dalla strada carrabile via Corrado Alvaro. Si tratta di un’aerea creta nel 2009 con diversi campi sia di riscaldamento che per gare, compreso il salto ad ostacoli.
MUSMI
Il MUSMI (Museo Storico Militare), intitolato alla Brigata Catanzaro, custodisce armi, divise, documenti, cartine geografiche e altri cimeli utilizzati nelle varie guerre dal periodo napoleonico alla seconda guerra mondiale, con particolare attenzioni agli orrori della guerra. Il percorso museale si sviluppa in ordine cronologico su due piani, con installazioni permanenti che riproducono scene di guerra e testimonianze di vita quotidiana (riviste, lettere e oggetti di uso comune).
Per informazioni su orari e costo del Museo, vi consiglio di visitare il sito ufficiale.
Settembre al Parco
Settembre al Parco è una rassegna culturale che prende vita nell’anfiteatro immerso nel verde del Parco della Biodiversità Mediterranea dal 2007, con spettacoli di musica, teatro e arti visive. Negli anni si sono susseguiti artisti come Ivano Fossati, i Miracles, Nicola Piovani, Mario Venuti, Roberto Vecchioni e gli Avion Travel.
Galleria Fotografica
Le parole non descrivono al meglio, la meraviglia del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro. Spero lo facciano le immagini. Non perdetevi la Galleria Fotografica.
https://www.facebook.com/media/set/?vanity=Mondovagando&set=a.3213140772106046
Informazioni utili
Il Parco della Biodiversità Mediterranea si trova poco distante dal centro storico di Catanzaro.
La manutenzione del verde è effettuata dagli operai forestali dell’azienda Calabria Verde, che ha contribuito anche alla realizzazione del Parco.
Orari e accessi al Parco
Considerata l’estensione del parco, e la sua natura, sono stati creati diversi accessi. Gli ingressi principali, quelli che conducono più facilmente alle aree attrezzate del parco, si trovano lungo la via della Scuola Agraria ed in via Vinicio Cortese. Esistono anche alcuni accessi posti nelle vicinanze dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio.
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