Grande Albergo delle Fate

Il Grande Albergo delle Fate: dal sogno alla realtà

Esiste nella Sila Piccola Catanzarese, e più precisamente a Villaggio Mancuso, un hotel conosciuto da tutti i calabresi, nonostante non sia più in funzione da molto tempo: il Grande Albergo delle Fate. E’ impossibile non averlo mai visto, almeno da fuori, così come è impossibile non aver desiderato visitare anche i suoi interni. Oggi, finalmente, si può.

La Storia del Grande Albergo delle Fate

Ma iniziamo dal principio, ossia dalla sua storia. Il Grande Albergo delle Fate fu costruito nel 1929 ed inaugurato nel 1931, su desiderio di Eugenio Mancuso per non “sprecare” un annata di produzione di legno eccessivamente generosa: l’hotel è infatti costruito quasi esclusivamente di questo materiale, così come tutte le altre minuscole casette del piccolo villaggio montano. Alla morte di Eugenio subentra il figlio Silvano che fa dell’albergo il fiore all’occhiello della zona: prati curati, piscina, sale sontuose con marmi pregiati e arazzi (rigorosamente calabresi) e tante idee innovative, per l’epoca di cui stiamo parlando – sale da gioco, Nursery, stanze tv…un vero e proprio villaggio all-inclusive!

Ospiti illustri del Grande Albergo delle Fate e curiosità

L’hotel ospitò diversi personaggi illustri, tra cui Sophia Loren, Amedeo Nazzari e Silvana Mangano, nonché personaggi di spicco sia in ambito politico che clericale.
Avrebbe dovuto ospitare, in una suite realizzata appositamente, anche il Papa che però venne trattenuto altrove e dovette rinunciate al viaggio in Sila.

Nel 1949, anche Amedeo Nazzari ha girato nel Grande Albergo delle Fate un film di grande successo intitolato “Il lupo della Sila” diretto dal regista Duilio Coletti.
Anche 1963, l’hotel  si è nuovamente trasformato in un set cinematografico: il regista Fabrizio Taglioni girò “La Ballati dei mariti” tra Villaggio Mancuso e la splendida costa cataranzese, utilizzando l’albergo in molte sue scene.

Il Grande Albergo delle fate durante il declino

Alla fine dello scorso secolo l’hotel venne gradualmente messo in disuso e abbandonato, lasciando in attività solo il ristorante (costruito in muratura dopo un incendio) che vide i suoi ultimi ospiti all’inizio degli anni 2000. Da allora il lento declino dovuto all’incuria e al degrado naturale ha portato l’albergo a non essere più agibile: prati incolti, piccoli crolli… si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un immenso fantasma, simbolo di un’epoca di fasto oramai passata.

Il Grande Albergo delle Fate oggi

L’Albergo delle Fate è monumento storico nazionale, dichiarato bene di notevole interesse architettonico dal Ministero per i Beni Culturali, con Ddr n. 124 del 28 novembre 2007 (FAI).

Oggi è parzialmente visitabile grazie al Tour Operator “My Tour Sila”, che organizza mostre fotografiche e visite guidate grazie alle quali anche io ho potuto ammirare questa meraviglia ed apprenderne la storia. Abbiamo visitato (al costo di 3 €) alcune delle suite più prestigiose dell’hotel, percorso le grandi stanze comuni, quelle adibite a bar, a reception e a boutique, e rivissuto, tramite le parole della guida, le immagini di un’era storica in cui il Grande Albergo delle Fate era il sogno di tutti coloro che volevano visitare la Sila ed i suoi dintorni.

Quest’opera di rivalorizzazione, che spero possa proseguire anche in futuro, è un primo forte segnale di una presa di coscienza, da parte della Calabria, di grande potenzialità turistica e culturale, e di un patrimonio artistico e storico che non va assolutamente sprecato.

 

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