Ieri sera abbiamo avuto modo di passeggiar per le vie di Goteborg, dedicandoci al quartiere di Haga. Oggi vogliamo scoprire qualche altra zona della città, iniziando dai bellissimi canali, i cui ponti sono un tripudio di fiori. La giornata è molto bella, il sole illumina le case colorate e, dopo una buona colazione con un dolcetto ed un cappuccino, ci accompagna lungo le vie pedonali dedicate allo shopping. Goteborg non mi colpisce più di tanto, sarà che non amo i negozi, ma tra tutte le città che ho visitato è quella che mi è rimasta meno nel cuore. Ora però a riveder le foto, devo ammettere che ci sono scorci notevoli, come le fantastiche panchine su cui sdraiarsi al sole, oppure i due mercati, il Saluhallen ed il Fish Church, entrambi caratteristici sia come architettura che per i prodotti esposti. E’ possibile anche pranzare qui, presso dei banchetti di cibo pronto.
Continuiamo la passeggiata verso il porto e l’Opera per poi spostarci a pochi chilometri dal centro per vedere dal vivo una architettura moderna che ci ha affascinato tantissimo nelle tante guide su Goteborg consultate, il Palazzo Kuggen. Si tratta di un ufficio, in una zona quasi interamente adibita a tale scopo, ma di una particolarità davvero rilevante.
Lasciamo Goteborg prima di pranzo, in direzione Grimeton. Siamo qui per visitare uno dei Patrimoni Unesco della Svezia, una stazione radio costruita nel 1923 che possiede l’unico alternatore di Alexanderson funzionante del mondo.
La visita è interessante ma io non amo questo genere di approfondimenti quindi girovago un po’ per le sale e più che altro scatto foto ai dettagli che mi colpiscono.
Nei campi, proprio sotto le antenne, pascolano alcune mucche. Fotografo anche loro e dopo aver smangiucchiato un paninetto ripartiamo.
Prossima tappa a Kronetorps, dove si trova uno splendido mulino a vento, immerso nella campagna svedese.
Nei nostri programmi era prevista anche Lund, ma è tardi e finiremmo per vederla di corsa. Decidiamo di saltarla e ci dirigiamo direttamente a Malmo, dove alloggeremo al Park Inn by Radisson.
Peccato solo che non ci sia un parcheggio convenzionato e che, come già detto in altre occasioni, parcheggiare nelle città scandinave è davvero complicato e costoso. In Svezia poi, ancora di più, visto che molto spesso sono accettate solo carte di credito locali. Un incentivo fortissimo ad utilizzare i mezzi pubblici, ben funzionanti e comodi.
In ogni caso, lasciamo la macchina e restiamo subito ammaliati dal Turning Torso, un palazzo altissimo, opera di Calatrava, che ruota su se stesso, creando un effetto stranissimo. L’architettura è talmente particolare e grande (è l’edificio residenziale più alto della Svezia), da esser visibile da moltissimi punti. Nelle belle giornate è possibile vederla fin dalla punta di Copenaghen, laddove Danimarca e Svezia sono unite dal Ponte di Oresund.
Si è fatto un po’ tardi e piuttosto che andare in centro, decidiamo di restare in zona, passeggiando lungo il porto e fermandoci a cena in uno splendido locale, dove gustare i piatti tipici svedesi, tra cui le immancabili polpettine in salsa con marmellata di mirtilli e patate.
Tutto ottimo, e meno costoso che in Norvegia.
Dopo cena, proseguiamo la passeggiata verso l’hotel, soffermandoci a guardare il Tuning Torso, illuminato di colori cangianti.
La stanza dell’hotel è davvero splendida e dotata di ogni confort.
#EstateAlFresco: giorno 12. Abbiamo percorso circa 300 km.
– Torna al link con le varie tappe del viaggio –
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