Anche oggi il cielo è piuttosto grigio. Come ieri, facciamo una abbondante e lenta colazione prima di uscire dall’hotel e di dirigerci verso la Pinacoteca. Il Museo raccoglie dipinti della scuola Senese dal XIII al XVIII secolo; tra gli artisti più importanti è possibile vedere opere di Duccio di Buoninsegna e Simone Martini. Visitando le diverse sale espositive è facile notare le differenze stilistiche della pittura attraverso i secoli. Da una delle sale si gode di un panorama sui tetti di Siena davvero notevole, nonostante il maltempo.
Proseguiamo la nostra scoperta della città dirigendoci verso la Casa di Santa Caterina e Fontebranda prima di fermarci per un pranzo veloce al Cavallino Bianco (birra e panino 🙂 ) ed una passeggiata lungo le strade del centro di Siena. I Palazzi del centro storico che notiamo camminando un po’ col naso all’insù non finiscono mai di stupirci: come possono esserci così tanti palazzi signorili in così pochi chilometri di strada? Sicuramente Siena deve aver vissuto in passato un periodo d’oro, fatto di famiglie benestanti e di grande potere, di cui oggi rimangono appunto questi bei palazzi e le effigie dei loro casati.
Ed è proprio ad uno di questi palazzi che dedichiamo il nostro pomeriggio. Durante la rassegna #FebbraioAlMuseo era infatti possibile partecipare a visite guidate a Palazzo Sansedoni, proprietà della Fondazione MPS.
Anche oggi, dopo la visita, complice il brutto tempo che non ci abbandona (e, nonostante gli impermeabili dopo tante ore in giro sentiamo l’umido un po’ ovunque), decidiamo di tornare in hotel con, in un primo momento, l’idea di uscire nuovamente per cena. Idea che tramonta non appena entriamo in stanza: perché non fare il bis della cena in hotel? 🙂
– Vai al post con l’itinerario completo del nostro weekend a Siena –
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