Quartiere Coppedè

Quartiere Coppedè: una Roma insolita

Pensate che Roma sia solo resti dell’Antico Impero Romano, imponenti strutture rinascimentali e barocche e tantissime chiese? Vi sbagliate. Vi racconto una Roma insolita, una piccola parte della città che non vi aspettereste di trovare nella capitale: il Quartiere Coppedè.

Visitare il Quartiere Coppedè

Il nome “Quartiere Coppedè” potrebbe fuorviarvi, visto che, in realtà, si tratta essenzialmente di qualche strada, alcuni palazzi ed una piazza, poco distanti dalla Nomentana e dal centro di Roma, conosciuti in questo modo dal nome del suo eccentrico e visionario architetto, Gino Coppedè, che ha fatto di questa zona un angolo dove Liberty, Art Decò, arte gotica, barocca e medioevale si fondono e ricreano uno scenario sfarzoso e quasi irrealistico. Un luogo che assolutamente va visitato, sia di giorno che di sera, quando, le luci soffuse, rendono particolarmente inquietanti alcune strutture!

Quartiere Coppedè: la storia

Nel 1915 la Società Anonima Edilizia Moderna, decide di creare una nuova zona residenziale a Roma, tra i Parioli ed i quartieri Salario e Trieste, affidandone la progettazione all’architetto Gino Coppedè, che purtroppo morì prima del completamento dell’intero quartiere che venne poi seguito da Paolo Emilio André.

Quartiere Coppedè: il suo architetto

Gino Coppedè fu un artista eclettico che sviluppò fin dai suoi primi lavori una passione per lo stile Liberty. Si formò all’accademia delle belle arti di Firenze e divenne insegnante in un orfanotrofio di Pistoia. Uno dei suoi lavori più importanti è il Castello di Genova, la prima opera che fama diede all’architetto che, proprio a Genova, realizzerà molte delle sue opere. E’ proprio grazie al loro successo che venne chiamato a Roma per la costruzione di quello che oggi conosciamo come Quartiere Coppedè.

Nel corso della sua vita lavorò al progetto di diverse ville e castelli, sia in Italia che all’estero (ad esempio a Siviglia).

Quartiere Coppedè: la visita

Il Quartiere Coppedè ha un vero e proprio ingresso: un arco su via Tagliamento, con decorazioni asimmetriche, che ne segna il confine. L’arco unisce due palazzi:  da notare i due balconi sottostanti ed il grande lampadario in ferro battuto. Subito dopo l’arco vi troverete nella piazza principale del quartiere, Piazza Mincio, al centro della quale si trova la Fontana delle Rane: facile intuire il perché del nome 😉

Su Piazza Mincio si affaccia il Palazzo del Ragno, il cui nome è legato alla presenza di una decorazione a forma di ragno sulla facciata principale. Si tratta di un palazzo di 4 piani, con una piccola torre ed un balcone loggiato decorato con un particolarissimo dipinto che raffigura un cavallo e due grifoni.

Sempre su Piazza Mincio, ma anche sulle vie laterali, si trovano i Villini delle Fate, palazzi  molto sfarzosi, le cui facciate sono finemente decorate da affreschi ed elementi in marmo, travertino, terracotta, legno, vetro e ferro battuto.

Quartiere Coppedè: curiosità

Nel Quartiere Coppedè sono stati girati diversi film, tra cui ricordiamo “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo” di Dario Argento, “Il profumo della signora in nero” di Francesco Barilli, “Ultimo tango a Zagarolo” di Nando Cicero, “Audace colpo dei soliti ignoti” di Nanni Loy con Vittorio Gassman, “Il Presagio” di Richard Donner ed “Il cielo in una stanza” di Carlo Vanzina.

Nella Fontana delle Rane i Beatles fecero il bagno vestiti dopo un loro concerto tenuto nella discoteca Piper, poco distante dal quartiere (la presenza di questo locale fu causa indiretta di molti danni alle opere del Quartiere Coppedè, avvenuti per mano dei suoi frequentatori).

L’arco all’ingresso del palazzo in Piazza Mincio 2 è una riproduzione di una scenografia del film del 1914 Cabiria.

Informazioni utili per raggiungere il Quartiere Coppedè

Il Quartiere Coppedè è raggiungibile utilizzando i tram 2, 3 e 19 scendendo alla fermata Buenos Aires, mentre la fermata della metropolitana più vicina è Policlinico (metro B).

 

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