Diario di viaggio in Belgio con Bambini

Diario di viaggio in Belgio con bambini (ed in Olanda!)

Solitamente il diario di viaggio è il primo articolo che scrivo al ritorno da ogni mia esperienza, con tutte le sensazioni vissute a caldo e l’itinerario giornaliero che abbiamo seguito. Ora invece sono trascorsi già due mesi e dovrò ripensare bene alle tante cose viste e fatte per potervele raccontare. Perché ho aspettato tanto? Ad agosto, mese del viaggio, ero in ferie e non ho mai acceso il pc. A settembre sono rientrata a lavoro e tra recuperi vari e scuole ancora chiuse non ho avuto un solo secondo. E così siamo ad Ottobre e, finalmente, provo nuovamente la bella sensazione di sedermi davanti ad un foglio bianco e buttar giù i miei pensieri. Non so con che velocità e che frequenza: negli ultimi tempi gli impegni sono aumentati ed il tempo è sempre meno. Ma oggi eccomi qui, a condividere con voi il Diario di viaggio in Belgio con bambini (con una scappata e fuga in Olanda!).

Diario di viaggio in Belgio con bambini

Le mie sensazioni

Diario di viaggio in Belgio con Bambini

Questo è il paragrafo più difficile. A caldo avrei scritto fiumi e fiumi sulla bellezza dei luoghi visitati, su quelle magiche sensazioni che si provano allo svoltare ogni angolo, quando lo sguardo all’improvviso spazia su piazze e palazzi, sugli scorci creati dai fiumi che attraversano i borghi, sui litri di birra bevuta tra mille risate e passi (tanti!) percorsi con i miei bimbi, a rincorrerli in continuazione tra la gente e le vie; loro, stanchi ed instancambili allo stesso tempo, sono stati i veri protagonisti di ogni giornata. Vi avrei detto che non eravamo soli ma insieme ad una famiglia di cari amici che, anche loro con due meravigliosi bimbi, hanno condiviso condiviso con noi questa avventura. Vi avrei raccontato di esser stata sopranniminata Highlander (a non solo!), unica a non arrendersi nonostante i 10 km che abbiamo macinato ogni giorno! :-p

Probabilmente sarei riuscita a raccontarvi molto di più e sicuramente meglio. Di certo posso dirvi che ho un ricordo davvero bello delle giornate trascorse forse ancora di più perchè condivise con persone con cui anche solo chiacchierare e trascorrere del tempo è davvero piacevole. Nostri compagni di gite giornaliere da Roma, ci siamo ritrovati, per la prima volta, a vivere insieme, in perfetta simbiosi (più o meno 😛 tra un dolore ai piedi, il mal di schiena ed un bel po’ di soste per riprendersi dal cammino!), questi nove giorni in giro per il Belgio. Dal mio punto di vista è stato tutto davvero perfetto. Certo, ci siamo stancati e se per me era previsto e più che normale in viaggio, non so effettivamente la loro impressione reale, se la mia iperattività, che ammetto di avere, è eccessiva per loro. Io, se capitasse l’occasione ripartirei ben volentieri insieme e, chi lo sa, magari succederà! O forse ci proporranno solo weekend relax tra agrutirismi e spa 😀 che comunque male non sarebbero!

Itinerario di viaggio in Belgio con bambini

Giorno 1: la partenza

Diario di viaggio in Belgio con Bambini

Siamo partiti un martedì mattina, con un volo che da Roma ci ha portati fino a Bruxelles, la base che abbiamo scelto per visitare il Belgio. Arrivati in aeroporto, con un van con conducente, prenotato dall’Italia (siamo in 8 a spostarci!), siamo giunti al nostro albergo, il Thon Hotel Bristol Stephanie, poco fuori dal centro storico, ma vicinissimo a tram e metro e molto comodo sia per gli spostamenti all’interno della città che per quelli verso altri paesi belgi (la stazione ferroviaria Bruxelles Midi, da cui partono tutti i treni – il mezzo che abbiamo scelto per spostarci-, è facilmente raggiungibile).

Abbiamo atteso che le nostre stanze fossero pronte mangiando un panino in uno spiazzo poco distante dall’hotel e, dopo aver posato i nostri bagagli, ci siamo dedicati alla scoperta del quartiere più vicino al nostro alloggio, Sablon, un assaggio della bella Bruxelles, con vicolettti medievali, strade in pietra, splendide chiese ed un’ottima birreria dove abbiamo bevuto la prima di tantissime birre!!!

A pochi passi dal nostro hotel i bimbi si innamorano di una ruota panoramica e ci strappano la promessa che prima di andar via gli avremmo concesso un giro: nei giorni a seguire non faranno altro che ripetere la solfa “quando andiamo alla ruota panoramica”? 🙂 (e alla fine ci sono andati, eh!)

Ceniamo in un pub in zona, il Berlin, con un paninazzo ed una mega birra a forma di stivale!!

Siamo stanchissimi e crolliamo in hotel, per fortuna i letti sono supercomodi e accoglienti!

Giorno 2: nel cuore di Bruxelles!

Oggi ci siamo dedicati alla visita di Bruxelles. Abbiamo girovagato a piedi, in lungo ed in largo, toccando i punti principali della città. In mattinata abbiamo avuto modo di vedere il Parco Reale, la Cattedrale di San Michele, la Galleria Saint Hubert, Jeanneke Pis fino ad arrivare, percorrendo meravigliosi vicoletti, alla Grand Place e al Manneken Pis, uno dei simboli di Bruxelles!

Dopo una sosta pranzo con le tipiche cozze in umido e patatine fritte, abbiamo trascorso il pomeriggio in due musei assolutamente imperdibili in città: il Museo del Cioccolato (con degustazione annessa) ed il Moof-museo dei fumetti, una meraviglia per grandi e piccini!

Giorno 3: Bruges

Bruges è la prima città che visitiamo partendo da Bruxelles. La raggiungiamo comodamente in treno; il centro città dista davvero poco dalla stazione ferroviaria e con una breve passeggiata raggiungiamo i punti più importanti dello splendido borgo belga. Ci innamoriamo dei vicoli accarezzati da piccoli corsi d’acqua e delimitati da casette basse, con i tipici tetti “a scala” ed i mattoncini rossi a vista. Alcuni balconi affacciano direttamente sui canali ed i fiori oranano i ponti che sovrastano il fiume. Un paese da favola, dove sicuramente varrebbe la pena trascorrere qualche giorno. Ma noi abbiamo solo una giornata per visitare Bruges e la dedichiamo quasi interamente a passeggiare senza meta tra le sue vie. Prendiamo anche il battello per un tour della città attraverso i suoi canali. Ci fermiamo a pranzo in una delle piazze più grandi e continuiamo la nostra passeggiata estasiati da infinita bellezza.

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Giorno 4: Gand

Anche oggi ci spostiamo da Bruxelles in direzione Gand: in soli 30 minuti raggiungiamo questa piccola ed interessante cittadina delle Fiandre. La stazione ferroviaria si trova un po’ lontana rispetto al centro storico, raggiungibile con i mezzi pubblici; il cuore di Gand è fatto da grandi piazze su cui affacciano palazzi e casette ed è diviso dallo scorrere del fiume Lys, sui cui moli si appoggiano splendide passeggiate panoramiche, interrotte da ponti pedonali e dai tanti localetti a ridosso dell’acqua (in uno di questi ci fermiamo per la nostra immancabile sosta birra!).
Una menzione a parte la merita il Castello dei Conti di Gand, una visita davvero interessante! Peccato solo per l’assenza di una audioguida in lingua italiana e per le descrizioni degli ambienti esclusivamente in lingua fiamminga.

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Giorno 5: Atomium e Parc de Leaken

L’Atomium è, secondo me, una delle attrazioni imperdibili di Bruxelles: si trova fuori dal centro storico ma è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e si tratta di una visita molto interessante sia per i piccoli che per i grandi. Questo grande atomo, circondato da un parco verde, opera realizzata per una delle Esposizioni Universali, è completamente accessibile: un ascensore vi porterà in cima all’atomo centrale e da qui potrete osservare la città sottostante, mentre lunghe ed affascinanti scale mobili, spesso buie e rischiarate solo da luci al neon, vi condurranno sala dopo sala alla scoperta della sua realizzazione. In una delle sale, le luci al neon danzano al ritmo della musica sottostante: inutile dirvi che F. è rimasto completamente ammaliato da questo spettacolo e sarebbe rimasto lì per ore!

A pochissima distanza dall’Atomium si trova il Parc de Leaken, una immensa area verde, impossibile da visitare nella sua interezza. Noi ne abbiamo percorso una parte, ci siamo fermati a far giocare i bambini “ad allenarsi” in una sorta di palestra all’aperto ed abbiamo raggiunto il Padiglione Cinese ed il Padiglione Giapponese, molto interessanti da fuori ma purtroppo in totale abbandono.

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Giorno 6: Anversa

Oggi saremmo dovuti andare a Rotterdam, ci alziamo presto ed arriviamo in stazione per acquistare i biglietti ma mentre quelli interni al Belgio stesso si comprano da comodi totem, per i biglietti internazionali è necessario recarsi in biglietteria: la fila è lunga, Rotterdam dista due ore e decidiamo che è meglio comprare i biglietti per un’altra data in modo da prendere il primo treno disponibile e non arrivare troppo tardi nella città olandese. In biglietteria tra le altre cose scopriamo che in tutti questi giorni non abbiamo utilizzato una promozione in corso che ci avrebbe consentito di risparmiare parecchio! Per fortuna, grazie ad una operatrice gentilissima, riusciamo a recuperare quasi tutti i soldi spesi in eccedenza (CONSIGLIO: il primo acquisto fatelo in biglietteria. Probabilmente ci metterete di più ma avrete modo di capire al meglio le offerte in corso e le giuste tariffe!).

Siamo già in stazione e ci dirottiamo su Anversa. Anche in questo caso dobbiamo utilizzare un autobus/tram per raggiungere il centro storico che, pur essendo oggettivamente interessante, non ci emoziona come è avvenuto per Bruges e per Gand. Ad essere onesta è probabilmente la giornata che ci ha lasciato meno sensazioni, nonostante le belle case fiamminghe che ornano piazze e vie di Anversa. Indubbiamente Anversa è più “città”: il suo corso d’acqua è solcato da navi commerciali e non si declina in vicoli pittoreschi; anche le vie sono più ampie e manca quell’effetto cartolina che ci ha tanto meravigliato nelle altre città visitate. Molto interessante il Museo Plantin Moretus: bellissimo il racconto dedicato all’antica stamperia e meravigliosa la libreria.

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Giorno 7: Autoworld e Parlamento Europeo

Oggi è il giorno che ancora adesso F. ricorda con più passione: la visita ad Autoworld, il museo delle automobili. Se chiedete a lui vi dirà che c’erano tantissime macchine, di tutti i modelli e colori, che su una macchina da corsa era possibile anche salire, che è stato lui a guidarci tra i vari corridoi, correndo felice da una autovettura ad un’altra; che c’erano anche camion, moto, macchine antiche…alcune ricordavano i personaggi di Cars…e che si poteva costruire coi lego una macchinina con cui giocare.
Se chiedete a noi vi diremo probabilmente le stesse cose, e non come meno enfasi. Perché il museo è davvero interessante e merita assolutamente una visita.
Peccato che il dirimpettaio Museo dell’Esercito e della Storia Militare fosse chiuso: anche quello sarebbe piaciuto molto ai bimbi, sopratutto nella parte espositiva dedicata ai velivoli.

Nel pomeriggio abbiamo fatto una veloce passeggiata nel quartiere del Parlamento Europeo: palazzoni in vetro e acciaio, grattacieli e bandiere ovunque!

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Giorno 8: Rotterdam

Ed eccoci finalmente a Rotterdam! Il viaggio da Bruxelles non è brevissimo ma vi assicuro che ne vale la pena. Rotterdam è una città viva, bellissima, piena di architetture di pregio, di stili ed epoche diverse; è una città moderna e piena di luce che meriterebbe sicuramente una visita più accurata (e prima o poi ci torneremo perchè ne siamo rimasti davvero incantati). Bellissime le case cubiche, stravolgente il mercato (e chissà di sera, tutto illuminato, cosa deve essere!!!), splendidi i canali pieni di ragazzi, di locali e di musica. Molto carino anche il quartiere più antico, circondato da piccoli canali ed immerso in un silenzio quasi irreale.

Giorno 9: il ritorno

La vacanza è finita. Prepariamo le valigie, le lasciamo in hotel e ci dedichiamo alla nostra ultima mattina a Bruxelles, scandita da una pioggia incessante. Abbiamo prenotato la visita al Palazzo Reale ed è così che concludiamo il nostro viaggio. Il Palazzo è sicuramente da visitare ma onestamente non mi è piaciuto particolarmente: al suo interno non sono presenti quasi per nulla mobili, nè originali nè riadattati, e le ampie stanze sono utilizzate per mostre temporanee che, a mio parere, nascondono ed annullano un po’ la bellezza dell’architettura in sè.
Pranziamo rapidamente e raggiungiamo l’aeroporto, con la stessa navetta con conducente che ci aveva prelevato all’andata.

E come dicevo, il viaggio è finito, si torna a Roma. Arriviamo esausti ma carichi di meraviglia. Una esperienza che ci ha sicuramente riempiti di sensazioni e che, se potessi, rifarei anche oggi stesso!

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Come organizzare un viaggio in Belgio con bambini

Viaggiare con bambini non è sempre facile e sicuramente occorre un po’ di organizzazione in più. Io, già per mia abitudine, sono solita creare degli itinerari giornalieri e stabilire da casa cosa mi interessa vedere e cosa meno, senza però vincolarmi con visite guidate o ingressi ad orari fissi (tranne in casi particolari) che sono poi difficili da mettere in atto coi bimbi che, si sa, sono fonte di continui cambi di direzione e programma. Ma l’importante è non rinunciare mai! Mettete in conto tante soste, mettete in conto di rinunciare all’ultimo a qualcosa, organizzate tutto tenendo in mente le loro esigenze (ma anche le vostre!!! I vostri figli non moriranno se decidete di visitare un museo che a loro non interessa, anzi! Molto spesso vi stupiranno! Perché i bimbi sono così: flessibili ed imprevedibili fino allo stremo!) e partite! Il resto verrà da sè.

Io non ho particolari accorgimenti da suggerirvi per visitare il Belgio con bambini: è una meta estremamente facile, le vie sono comode da percorrere anche con un passeggino (per noi è stato il primo viaggio senza ma le strade sembravano adatte anche a chi ne fa ancora uso), troverete ovunque seggioloni, il cibo locale è piuttosto semplice ed adatto a loro, ci sono tante attrazioni pensate appositamente per i bambini per cui è sicuramente un viaggio che vi consiglio se avete figli, anche piccoli.

Come unica piccola accortezza io ho sempre con me uno zaino con le “prime necessità”: un cambio pulito, una felpa, acqua, qualche biscotto e qualche piccolo gioco per intrattenerli durante le pause. Per il resto non serve nulla: i bambini hanno risorse inaspettate che, sopratutto in viaggio, tirano fuori quando meno te l’aspetti. Compreso camminare 10 km al giorno senza lamentarsi quasi mai.

Come arrivare in Belgio

Per raggiungere il Belgio dall’Italia il metodo più comodo è ovviamente l’aereo. Da Roma, da Milano e da altri aeroporti italiani, partono voli che quotidianamente raggiungono Bruxelles, comprese compagnie low cost, grazie alle quali potrete visitare il Belgio senza spendere cifre astronomiche.

Non esistono collegamenti ferroviari diretti quindi, se volete raggiungere il Belgio via terra, vi sconsiglio questa possibilità; potete però decidere di utilizzare la vostra automobile; in tal caso il viaggio, a partire da Roma, è di oltre 15 ore ma potrete fare delle interessanti tappe intermedie, in Italia stessa, in Germania o in Lussemburgo.

Come muoversi in Belgio

Se avete bisogno di maggiore flessibilità e praticità di spostamento, il mezzo perfetto per muoversi in Belgio è sicuramente l’automobile. Potete noleggiarla una volta atterrati a Bruxelles e da qui spostarvi in completa autonomia.

Noi, che abbiamo scelto di non cambiare hotel ma di usare come base di partenza Bruxelles stessa per visite in giornata, abbiamo preferito spostarci utilizzando la rete ferroviaria. La scelta si è rivelata piuttosto comoda: i treni sono puntuali, puliti e, almeno per le città che abbiamo visitato, partono piuttosto di frequente.

Cose da sapere prima di partire per il Belgio

Documenti

Il Belgio fa parte dell’Unione Europea e si circola tranquillamente con la Carta d’Identità (ancor meglio se quella elettronica). Non dimenticate di portare con voi anche la Tessera Sanitaria, utile qualora doveste far ricorso a cure pubbliche.

Sottolineo, anche se dovrebbe essere scontato, che anche i bambini, di qualsiasi età (da appena nati) hanno bisogno dei loro documenti di riconoscimento, sia Carta d’Identità che Tessera Sanitaria.

Elettricità e Telefonia

In Belgio si utilizzano prese elettriche di tipo E, con tensione pari a 230 V e frequenza 50 Hz.

Essendo un paese della comunità europea valgono le attuali regole di roaming per cui potrete utilizzare la vostra tarifa telefonica, sia voce che dati, senza nessun costo aggiuntivo. Per sicurezza vi consiglio di consultare in ogni caso il vostro gestore telefonico prima di partire.

Moneta

La moneta ufficiale è l’euro.

Lingua

Il Belgio ha tre lingue ufficiali: olandese, francese e tedesco.

Meteo

Il clima è quello tipico dell’europa continentale, con inverni piuttosto rigidi ma non freddissimi (le temperature difficilmente scendono sotto lo zero) ed estati che raramente superano i 25 gradi, con diversi giorni di pioggia al mese in ogni stagione
Però sappiamo bene che ora sta cambiando un po’ tutto ed è quindi difficile fare delle previsioni. Noi, ad agosto, abbiamo trovato caldo (intorno ai 30 gradi, sopportabili solo perché senza umidità) ed un solo giorno di pioggia.

Informazioni Turistiche

Per organizzare il viaggio, oltre a visitare i siti delle singole attrazioni di vostro interesse, vi consiglio i seguenti siti che hanno una specifica sezione in italiano:

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2 commenti

  1. Ciao volevamo andare a Bruxelles con un bambino di 1 anni e mezzo…stavamo pensando al cibo…secondo te possiamo trovare qualcosa di adatto a lui!?
    Grazie

    • Ciao Margherita, nei menu trovi spesso polpette al sugo, che sono ottime per i bimbi, o stufati di carne tenerissima. In alcuni casi abbiamo trovato anche frittate (le pui chiedere semplici senza nulla). Penso che non avrai problemi.

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