E’ vero, lo ammetto: non so perché ma, quando mi trovo a dover prenotare un viaggio, sono colpevolmente attratto più dalle mete intercontinentali che da quelle europee; probabilmente questo dipende dal fatto che l’Europa, grazie anche all’avvento delle compagnie low cost, la vedo sempre a portata di mano, in qualsiasi momento.
Ci sono, tuttavia, alcuni posti del nostro continente che esercitano su di me un fascino particolare ed hanno una capacità costante di richiamarmi : Bruges, nel cuore delle Fiandre, è uno di questi posti.
Il Belgio è una nazione spesso poco considerata soprattutto dagli italiani che, da quelle parti, optano più facilmente per il nord della Francia o per l’Olanda (chissà perché… :-p ) ma che ha tanto da offrire. Peraltro, benché meriti sicuramente più tempo per essere visitata con la dovuta calma, la zona di Bruges si presta come meta ideale per un week end toccata e fuga.
Il mio piano di viaggio, ormai collaudato e consolidato, è sempre lo stesso: Ryanair offre voli davvero economici (se siete fortunati, riuscite a pagare un volo A/R anche 40/45 euro a persona) per Zaventem, che è uno degli aeroporti di Bruxelles. Da li, in circa un’ora, con un trenino comodo e veloce, si arriva alla stazione di Bruges.
Il paese, soprattutto durante il periodo invernale, offre uno scenario davvero suggestivo: camminando per le stradine, si ha subito la sensazione di essere proiettati indietro nel tempo, nel periodo medioevale che, peraltro, è stato quello in cui la città ha preso davvero forma, con la costruzione di nuove mura e canali.
Già, i canali, che circondano tutta la città e sono percorribili in barca praticamente tutto l’anno, hanno sicuramente contribuito a decretare la proclamazione di Bruges quale Patrimonio dell’Unesco a partire dal 2000.
Il luogo a mio modo di vedere più caratteristico è senza dubbio la Piazza del Mercato, sorta attorno al mercato cittadino, dove c’erano spesso fiere già dal X secolo. Qui è possibile ammirare il classico stile architettonico che caratterizza le strutture locali nonché il celebre Beffroi di Bruges, la torre civica risalente al XIII secolo divenuta il simbolo della città e conosciuta per il carillon di 47 campane contenuto al suo interno.
Ma Bruges non è solo architettura e monumenti: per gli amanti della birra è un vero paradiso. Ci sono negozi che vendono birre di tutti i generi praticamente ad ogni angolo e, in molti di questi, è possibile anche richiedere degustazioni. Considerate che le birre belghe sono solitamente molto alcoliche ed abbastanza corpose.
Per chi predilige il cibo ed è molto goloso, ci sono tentazioni ovunque: il cioccolato, infatti, è l’altra grande risorsa economica della città. Cioccolato al latte, fondente, misto: ce n’è per tutti i gusti davvero…
Per gli amanti dello shopping, invece, è molto fiorente il campo dei merletti: anche in questo caso ci sono svariati negozi che offrono merletti di tutti i generi e dimensioni e per tutte le tasche.
Se però cercate un’esperienza davvero unica ed avete tempo, il mio consiglio è quello di organizzare o partecipare ad uno dei tour in bicicletta (ad esempio, Quasimundo è un’agenzia locale che ne organizza diversi) che comprende anche i dintorni di Bruges: ci sono, infatti, in tutta l’aerea, molti paesini più piccoli che offrono scenari davvero unici ed inaspettati. Ne vale davvero la pena.
E la sera, prima di cena, magari, andate da De Garre: è un posto non semplicissimo da trovare, strutturato su più piani, dove forse dovete attendere un po’ per potervi sedere ma ne vale la pena: l’atmosfera è molto informale e le birre sono davvero eccezionali (e c’è un’ampia scelta). Buon viaggio!
(Testo e foto di Sabino Sernia)