“Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole”.
“Per il viaggiatore che vi giunga dal mare Lisbona, anche vista in lontananza, sorge come una bella visione di sogno, stagliata contro un cielo azzurro e splendente che il sole allieta col suo oro. E le cupole, i monumenti, gli antichi castelli appena al di sopra di edifici, sono come lontani araldi di quel luogo delizioso, di quella regione benedetta”.
Così scrive della sua città Fernando Pessoa, così la introduce al lettore e ne scatena la fantasia.
Pessoa ha amato, come Josè Saramago e Antonio Tabucchi, così tanto la sua città da non poterne noi parlare senza pensare ai luoghi raccontati nei suoi romanzi e quelli in cui lui stesso è transitato nel corso della sua esistenza (vi cito un percorso ad hoc sui luoghi di Pessoa).
A Brasileira è, tra questi, forse il più noto. Il caffè, ai cui tavolini lo scrittore ha trascorso parte della sua vita e del suo operare, è oggi passaggio di molti turisti e persone del luogo, che vogliono prendere un caffè insieme allo scrittore, o meglio alla sua statua che appare anche oggi seduta ad uno dei tavoli del bar, intenta ad ammirare la gente di passaggio, di cui tanto parla nei suoi scritti.
Al di là della foto di rito, la caffetteria è un luogo assolutamente da visitare, trattandosi di uno dei locali più antichi di Lisbona. Gli interni sono in stile art decò e ricordano un po’ le sale da tè di inizio secolo. Forse non c’è una cura estrema al dettaglio e alla ristrutturazione, ma la varietà di dolci e la loro qualità è piuttosto buona.
Noi abbiamo preso una queijadas, un dolce all’arancia, un tè ed una spremuta di arancia. Siamo stati serviti abbastanza velocemente e abbiamo trascorso una piacevole e dolce mezz’ora di pausa, spendendo circa 9 € in due.
Contatti utili:
http://it.wikipedia.org/wiki/A_Brasileira
Rua Garret 120, Lisbona 1200-205, Portogallo
+351 213 469 541
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