Sono stata a Tivoli molte volte. Da quando vivo a Roma è stata una meta più o meno frequente, sopratutto nei primi anni, quando, guide e cartine alla mano, cercavo di scoprire le mete più interessanti a poca distanza da Roma. E, patrimoni unesco a parte, Tivoli ha ricoperto un ruolo piuttosto importante nella mia vita.
Il racconto che sto per farvi, sintetizzando l’esperienza, sembrerà assurdo a molti di voi, eppure è tutto vero. Nel periodo della malattia di mio padre, tra le tante disavventure passate, un anno, i primi di gennaio, ha avuto un arresto cardiaco ed è finito in coma. E’ rimasto sospeso tra la vita e la morte per diversi giorni. Poi, così come si era addormentato, un giorno all’improvviso si è risvegliato. Ha chiesto di mia madre, ovviamente. Il loro amore è infinito, lo è tutt’ora. Un po’ di tempo dopo, raccontandoci di questo periodo di dormiveglia – lasciatemi passare il termine – ha iniziato a parlarci di una stazione, dalle pareti gialle. Lui l’aveva identifica con la stazione di Tivoli, pur non essendoci mai stato.
Ci siamo andati insieme. E le pareti gialle erano lì ad aspettarlo.
Io ci sono tornata poco tempo fa, non alla stazione e nemmeno alle Ville di Tivoli, che sono il motivo per cui solitamente si visita la città; ci sono tornata semplicemente con l’idea di fare una passeggiata nel borgo antico di Tivoli, senza una meta precisa, scegliendo i vicoletti così come suggerito dall’ispirazione del momento. In questo anno così particolare, ogni passo all’aria aperta ci sembra una conquista, e a volte io spero quasi di perdermi tra le vie, cercando un modo per silenziare per un po’ il chiasso incessante dei miei pensieri e delle preoccupazioni. Spesso il rumore dei passi riesce a sovrastare, o almeno ad attutire, quello della mente.
E così ora Tivoli sarà collegata ad un altro ricordo, ad una delle prime passeggiate di M., che sta iniziando proprio ora a fare i primi passi, come Orte resterà per me il luogo dove per la prima volta ho preso per mano F. ed ho camminato con lui, ancora incerto, al mio fianco.
Visitare Tivoli
Il motivo per cui Tivoli è famosa nel mondo è la presenza di Villa Gregoriana, Villa d’Este e Villa Adriana, sicuramente le attrazioni più importanti del borgo laziale. Io però voglio raccontarvi la mia passeggiata, quindi inizierò col citarvi cosa troverete di bello nel centro storico e col suggerirvi un interessante percorso di visita.
Rocca Pia
Si tratta di una fortezza realizzata dopo la metà del 1400 in tufo locale, con quattro torri circolari, un portale di ingresso con le insegne della famiglia Piccolomini ed un cortile interno circondato da mura.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
E’ uno degli edifici di culto più importanti della città, costruito, secondo la leggenda, sul sito di un tempio romano; comprende il vicino convento ad oggi abitato dai Frati Francescani che si occupano anche della Chiesa. La struttura è un romanico con rimaneggiamenti tardo-gotici, a tre navate, con cappelle laterali solo sul lato sinistro.
Insigne Basilica Cattedrale di San Lorenzo Martire
La Cattedrale di San Lorenzo Martire è il Duomo di Tivoli, la cui conformazione attuale è di fine 1600 anche se la chiesa ha origini molto più antiche. Della struttura romanica resta però solo il campanile, tutto il resto appare decisamente più moderno e, almeno esternamente, più anonimo.
L’interno è ad un’unica navata, riccamente affrescata e decorata, con 4 cappelle per lato, comunicanti fra loro.
Piazza del Plebiscito
Secondo me, una delle piazze più belle della città, dove si affaccia la Chiesa di San Biagio e alcuni bar con i tavoli all’aperto, e dove si svolge il mercato della frutta.
Ponte Gregoriano
Ecco il mio posto del cuore a Tivoli: Piazza Rivarola è già di per sè uno splendido salotto all’aria aperta, arricchito dalla presenza di un panorama eccezionale, proprio ai lati di Ponte Gregoriano, su due degli ospiti d’onore della città di Tivoli: il fiume Aniene che in questo punto crea delle piccole e meravigliose cascatelle, e il Tempio della Sibilla, che pare dominare con magistrale incanto ruderi di una città oramai persa nel secoli – Tibur, l’antica Tivoli.
Una vista che da sola vale il viaggio fino a Tivoli e che lascia davvero stupefatti.
Itinerario per una passeggiata a Tivoli
Come ho già scritto, il bello del passeggiare è non avere una meta precisa, non avere l’obiettivo di visitare alcunché ma semplicemente lasciarsi trasportare dai proprio passi. Ed il bello di Tivoli è che questo è facilitato da un borgo antico davvero bello, con case in pietra, strade lastricate e vicoletti e scalinate che si incrociano a più non posso.
Noi siamo partiti dalla Rocca Pia e da qui abbiamo raggiunto dapprima Piazza del Plebiscito e poi Ponte Gregoriano ed il Duomo proprio camminando a zonzo tra questi vicoli fatti di pietre e saliscendi di stradine e scalette. Ovviamente col passeggino abbiamo scelto le vie più semplici, in assenza probabilmente avrei gironzolato un bel po’ di più. Anche perché di cosa da vedere a Tivoli ci sarebbe un elenco ben più lungo di quello fatto da me (fatevi una idea sul sito del turismo). Ma a volte è meglio accontentarsi di quello che si può fare/vedere: meglio poco che niente è uno dei grandi motti che dominano la mia esistenza, ora più che mai!
Ritornati al punto di partenza abbiamo fatto una piccola deviazione sul percorso di rientro a Roma: a circa 1 km da Ponte Gregoriano (quindi fattibile anche a piedi ma noi abbiamo preferito andare in macchina prima di tornare a casa), lungo la Via Quintilio Varo, che poi diventa SP 31a, c’è un piccolo slargo da cui ammirare le cascate di Villa Gregoriana (l’unica delle ville che ancora non ho visitato!). Io ho beccato un momento di luce non ottimale e quindi le foto non sono granché, ma la vista è davvero bella (anche se fermarsi con la macchina non è il massimo – fate attenzione alle curve!).
Cosa vedere a Tivoli, tra patrimoni Unesco e natura
Il motivo per cui visitatori italiani e stranieri (sopratutto questi in realtà) si recano a Tivoli è la presenza di tre ville completamente diverse tra di loro ma tutte estremamente interessanti: i due patrimoni Unesco, Villa d’Este, capolavoro del rinascimento italiano, e Villa Adriana, resto dell’antico Impero Romano, ed una meraviglia naturalistica, Villa Gregoriana.
Villa D’Este
Edificata nel 1500 sui resti di una antica villa romana, è una meraviglia architettonica con sale eleganti e grandi affreschi. Il vero gioiello è però l’enorme giardino, con scalinate, terrazze, grotte e fontane monumentali, talmente bello e ricco da venire imitato in molte città d’europa durante l’epoca del manierismo e del barocco.
L’ho visitato più volte e sinceramente spero di tornarci ancora. Purtroppo non mi è mai capitato di assistere all’illuminazione notturna delle fontane che viene fatta durante la stagione estiva ma ho visto alcune foto e credo meriti una ulteriore visita. Bella da restare impressa all’infinito.
A poca distanza da Villa D’Este sorgono altri due luoghi di interesse di Tivoli, il Santuario di Ercole Vincitore e la Casa Gotica.
Villa Adriana
Residenza extraurbana dell’Imperatore Adriano la cui complessità e magnificenza è legata sia all’esigenza di adattare il sito all’andamento poco lineare del terreno nonché all’utilizzo diversificato che veniva fatto (residenza, luogo di rappresentanza etc) sia alla volontà dell’imperatore di rappresentare qui i luoghi e i monumenti che più lo avevano colpito durante i suoi viaggi nelle province dell’impero.
Di resti archeologici ne ho visti tanti, sparsi per il mondo, ma questo è davvero speciale, complice il gioco di acque e riflessi di alcuni punti salienti della visita.
Villa Gregoriana
Come vi ho già detto, mi sento di inserirla tra le cose da vedere a Tivoli, pur non essendoci mai stata (ma spero di rimediare quanto prima – dopo aver dismesso completamente il passeggino!). Bene protetto dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) è un susseguirsi di sentieri tra i boschi incontaminati con cascate, grotte naturali, un fiume e terrazze panoramiche.
Informazioni utili per visitare Tivoli
Come arrivare a Tivoli
Tivoli si trova ad est di Roma a circa 35 km dalla città.
Per raggiungere Tivoli in macchina è sufficiente imboccare l’autostrada A24, in direzione l’Aquila. Il tempo di percorrenza varia a seconda del traffico ma non è mai inferiore ai 45 minuti.
Per chi vuole utilizzare i mezzi pubblici, almeno una volta l’ora (in alcuni momenti anche più spesso) partono dei treni che dalla stazione di Roma Tiburtina raggiungono la stazione di Tivoli in un tempo che varia dai 40 minuti a poco più di 1 ora.
In alternativa è possibile usufruire degli autobus della Cotral, con partenza dalla stazione metropolitana di Ponte Mammolo (metro B).
Dove mangiare a Tivoli
Noi ci siamo imbattuti un po’ per caso nei tavoli all’aperto del locale The Public House e mi sento vivamente di consigliarvelo, nonostante non si tratti di cucina locale ma piuttosto di un pub con il classico menù fatto di hamburger e birre.
Non abbiamo avuto modo di provare altri locali ma ne ho segnati alcuni che hanno attirato la mia attenzione sia per la posizione, in deliziose piazzette o piccoli vicoli, sia per i piatti visti sui tavoli degli avventori :-D. Io li condivido anche con voi (fatemi sapere se riuscite a provarli prima di me!): La Fornarina, Ape 50 ed il Grottino della Sibilla.
Cosa vedere nei dintorni di Tivoli
Tivoli è spesso considerata una gita fuori porta da Roma, al pari dei Castelli Romani, sia per chi vive in città che per chi è a Roma da turista. Sinceramente io credo che per visitare davvero Tivoli siano necessari almeno due giorni (gli ingressi nelle ville occupano diverse ore) ma per chi vuole visitare anche i dintorni, ecco un elenco di luoghi da non perdere:
- Parco Regionale Archeologico Naturale dell’Inviolata
- Vicovaro
- Capranica Prenestina
- Palestrina
- Subiaco
- Genazzano
- Frascati
- Grottaferrata
- Albano
- Castel Gandolfo
- Nemi
- Rocca Priora
- Ariccia