Castel Gandolfo è uno dei comuni dei Castelli Romani, forse tra i più noti per essere storicamente sede della Residenza Estiva del Papa. Si tratta di un piccolo borgo che sorge a due passi da Roma, visitato sopratutto dal turismo religioso, ma spesso meta di chi, come me, vive a Roma e vuol fare una veloce gita fuori porta, in un luogo che unisce storia, natura ed enogastronomia.
Da un anno circa, inoltre, sotto il Pontefice Francesco I, la Residenza Papale ed i giardini di Villa Barberini, sono stati aperti al pubblico. Un motivo in più per visitare il piccolo borgo.
Cosa vedere a Castel Gandolfo
Il centro storico è davvero molto ristretto: da una piazza centrale, Piazza della Libertà, riuscite ad accedere con lo sguardo a tutto quello che andrete a visitare.
Primo fra tutti la Residenza Papale, ed il balcone da cui nei mesi estivi viene celebrato l’Angelus. Ora che è visitabile, contiene una galleria con i ritratti dei Papa che si sono succeduti fino ai giorni nostri, abiti e ornamenti religiosi storici e ricostruzioni di antiche corti ecclesiastiche. Davvero interessante. Il biglietto (10 €) include anche l’audio guida.
Nel cortile è esposta l’auto storica utilizzata da Giovanni Paolo II per i suoi spostamenti a Castello. Una volkswagen targata SCV1.
Tornando in piazza potete fermarvi ad osservare la fontana centrale, purtroppo piuttosto mal messa, opera del Bernini, ed entrare nella Chiesa di San Tommaso. Nella piazza noterete anche molti negozietti di souvenir, se volete far shopping e portare un ricordo con voi.
Con la Residenza alle spalle, attraversando l’intera piazza vi ritroverete sul breve corso, pieno di tavolini dei tanti locali che ne affollano i due lati. Una passeggiata piuttosto veloce ma d’obbligo, anche perchè vi condurrà all’ingresso dei Giardini di Villa Barberini. Io, purtroppo, non sono ancora riuscita a visitarli, ma guardando un po’ di foto in giro, credo che ne varebbe la pena e spero quindi di integrare questo racconto tra qualche mese!
Il vero motivo per cui io però amo andare a Castel Gandolfo è un altro. Tornate in piazza e prendete la piccola discesa che si trova alla destra della Chiesa di San Tommaso. Non serve neanche percorrerla per capire quello di cui voglio parlarvi.
Si aprirà davanti ai vostri occhi un terrazzino con uno spettacolare panorama sul Lago Albano. Potrei restare ore ad osservare questo ovale creato dalla natura. Si tratta infatti di un lago vulcanico, il più profondo d’Italia, con pendii in parte ripidi e scoscesi ed in parte talmente morbidi da averne ricavato spiaggette per l’estate.
Da questo balcone parte anche un sentiero che vi porterà fino alla stazione ferroviaria di Castel Gandolfo.
Se avete ancora tempo, potreste mangiare in uno dei ristoranti del Borgo, alcuni hanno anche una splendido affaccio sul lago. Io ho provato Lo Spuntino e non mi è dispiaciuto per niente!
Dopo pranzo, se siete in macchina, o avete voglia di camminare un bel po’ (circa due km scendendo dalla stessa via che passa dalla Stazione di Castel Gandolfo) potete allungarvi a fare una passeggiata rilassante sulle rive del lago.
In un giorno d’ autunno a Castel Gandolfo, e sulle sponde del lago, è possibile ammirare gli alberi che perdono foglie ramate e rosso fuoco al vostro passaggio. Io, che amo particolarmente i colori caldi dell’autunno, mi perdo ad osservare il contrasto coi primi freddi, e con l’acqua talmente calma da sembrare uno specchio.