Questo è stato un anno difficile, uno di quelli che non vedi l’ora che finiscano per tirare un sospiro di sollievo e sperare in un anno migliore, come se una data, una linea di confine, un secondo, quello che separa il 2020 dal 2021, possa rappresentare davvero una svolta, possa fare la differenza.
Quante aspettative per quel povero piccolo secondo, quanta responsabilità ha, quest’anno più che mai!
Eppure è così, nella mente e nei cuori di ognuno di noi, l’attesa di quel secondo ci da speranza, ci insegna che bisogna sempre credere nel futuro, bisogna avere fiducia ed essere ottimisti (non scrivo positivi che di questi tempi si finisce per essere fraintesi! ;-P).
Io ottimista non so se lo sono sul serio. Quest’anno è stato pesante. Per fortuna non abbiamo vissuto nessun dramma in prima persona e, come ho già scritto più volte sul blog e sui social, so di essere molto fortunata. Eppure mi sento derubata di un anno di vita.
Ho “perso” i mesi primaverili della mia maternità, quelli che avrei voluto dedicare a lunghe passeggiate per Roma con la mia piccola M. Lei, sopratutto, ha perso la possibilità di crescere insieme ai nonni e agli zii, e loro hanno perso i suoi primi passi, i primi denti, le prime volte… M. ha perso la luce del bel sole romano di primavera, ha perso i sorrisi della gente per strada, nascosti, ancora oggi, sotto ad una mascherina, che ci protegge ma ci allontana…
Si sorride con gli occhi oramai.
Un anno che a volte mi sembra volato via in un istante, il primo anno di vita di M., e che a volte mi sembra sia stato infinito.
Un anno senza viaggi.
Un anno trascorso per molto tempo chiusi in casa. Per altri mesi, quelli estivi, con l’illusione che tutto stesse finendo, ma comunque fermi, tra Puglia e Calabria, a goderci le nostre famiglie, senza strafare, che, con due bimbi, è sempre meglio esser prudenti.
Un autunno trascorso godendo di piccoli momenti e cercando di dedicarci a borghi vicino Roma o alla nostra stessa città. Anche in questo caso, sono fortunata, se anche ci “chiudessero” dentro Roma le possibilità sarebbero infinite…
Eppure mi sta tutto stretto e non posso farci nulla. Cerco di respirare in queste giornate trascorse a passeggio qua e la, provando a far finta che va tutto bene…ma…
Io sono fatta così. Ho provato a cambiare mentalità ed è stato peggio. Ora ho deciso di accettarmi e ammettere che, nonostante tutto, sto soffrendo. E che questo anno è stato per me davvero pesante ed insopportabile.
Anche se, d’altra parte, ho vissuto pienamente la mia vita familiare. E ne sono felice. Ho visto crescere i miei figli. Ho trascorso giornate piacevoli insieme a Corrado. Siamo ancora qui, tutti e quattro che ridiamo ogni sera raccontandoci la giornata, che ci scambiamo baci ed abbracci di gruppo e che, anche nelle giornate no, ci supportiamo in silenzio dandoci la mano…
Buona fine e buon principio!
Torniamo ai viaggi. Il 2020 è stato un anno povero, un po’ per forza di cose, un po’ perché, come dicevo, noi abbiamo preferito, pur soffrendo, mantenere una certa cautela. Siamo andati spesso a pranzo fuori, preferendo mangiare all’aperto quando possibile, e a fare gite di un giorno ma nessun altro viaggio, nemmeno brevi weekend, come in realtà pensavo di fare durante l’autunno.
L’ultimo “viaggio”, seppure in Italia, è stato proprio in Lombardia e proprio nel momento in cui l’epidemia iniziava a prendere piede. In quel momento, in cui abbiamo avuto paura, non pensavamo sarebbe finita davvero così…
Mentre passeggiavamo sulle sponde del Lago d’Iseo, e a pochi chilometri scoppiavano i primi focolai di coronavirus, non credevamo che nel giro di poche settimane ci avrebbero sigillati nelle nostre case. A ripensarci adesso mi sembra tutto così assurdo.
Per come ho potuto, tra famiglia, problemi vari e ripresa al lavoro, mi sono dedicata al blog. Ho raccontato le mie sensazioni, facendovi un po’ entrare nel dettaglio di quella che è la mia vita e vi ho portato in giro per il mondo, scrivendo di viaggi passati e delle nuove piccole scoperte di ogni giorno.
In estate siamo stati per qualche settimana a Terlizzi, con una breve incursione a Polignano a Mare, ed il resto del tempo in Calabria, a Catanzaro, dove ho scoperto l’esistenza della Pineta di Siano, dedicandoci a tanto mare e gite brevi verso Serra San Bruno, Il Mondo della Preistoria e Villaggio Mancuso nella Sila Piccola.
Poi siamo rientrati a Roma, sono iniziate le scuole, la situazione è collassata nuovamente. Io ho scritto tanto su Roma in questi ultimi mesi e mi sono dedicata a passeggiate in città e nei suoi dintorni.
Vi ho portato con me a Ceri, al Parco Catone Adventure, a Rocca Priora, a Tivoli, ad Ariccia e a Fiumicino.
Ed ora mancano pochi giorni alla fine dell’anno. E non so davvero cosa augurarmi per il 2021. Oltre le ovvietà, ossia salute, serenità, la fine della pandemia etc etc.
Ma non riesco a sognare viaggi. O meglio sogno di viaggiare ma concretamente non riesco ad immaginarmeli. Invidio chi compra biglietti per l’estate “che tanto poi eventualmente li rimborsano”. E’ vero, si potrebbe fare, ma io sono bloccata. Sono mesi che non guardo siti di compagnie aeree o di alloggi. Sono mesi che ho smesso di desiderare una meta specifica. Voglio viaggiare, voglio sentirmi libera, voglio nuovamente aspettare con ansia la prossima partenza, voglio avere in programma almeno 3 o 4 viaggi.
Ed invece il nulla. Per ora ho questo blocco e preferisco non forzarmi. Preferisco aspettare che qualcosa cambi nel mondo e dentro di me. Mi auguro solo un anno migliore. E lo auguro a tutti voi che con pazienza vi sorbite ogni mio sproloquio.
E’ anche grazie ad alcuni di voi che continuo a scrivere. Lo faccio prima di tutto per me, perché da sempre è uno sfogo. Mettere in fila le parole, una dietro l’altra, lasciando correre i pensieri, facendoli materializzare per renderli più veri…
Ma lo faccio anche per voi, perché prima o poi torneremo a viaggiare. E quando succederà, saremo pronti a visitare il mondo che per ora posso solo farvi vedere attraverso i miei occhi ed i racconti dei viaggi passati.
A volte fa male rivedere vecchie foto, senza mascherine, ad abbracciarci come se non ci fosse cosa più bella al mondo. Fa male e fa bene contemporaneamente. Perché questi tempi torneranno, dobbiamo solo aspettare con pazienza.
Ed è con l’auspicio sincero di vivere questa fine dell’anno al meglio delle nostre possibilità, godendo delle piccole gioie di ogni giorno, che vi mando un abbraccio virtuale (l’unico che ci è rimasto) e tanti auguri di buona fine e buon principio!
Che questo momento possa essere per tutti l’inizio di un nuovo giorno…
Sei una brava scrittrice oltre che una ottima
Guida turistica, io sono vicino agli 80 anni e
Sono zoppo, ma prima ho girato mezzo mondo dallo scrilanca a Cuba dai caraibi alle
Maldive e tutti dico tutti i paesi europei ora
Sono Bloccato ma vado a stampare la tua guida anche per sognare grazie di averti conosciuto e vedrai che le cose migliorano.
Grazie a te per il commento, speriamo che le cose migliorino per tutti!