Quasi 15 mesi senza viaggiare. Più di un anno senza prenotare niente. Senza l’emozione di fare la valigia. Senza l’ansia della partenza. Con l’angoscia che questo momento non sarebbe più arrivato. Corrado dice che bisogna avere speranza. Ma a me, a volte manca. I viaggi mi mancano come l’aria: quella sensazione meravigliosa della scoperta, l’osservare angoli sconosciuti, il condividere la bellezza del mondo con le persone che amo. Il sole in faccia. Il caldo e la stanchezza felice dei chilometri percorsi a fine giornata. Questo diario di viaggio a Spoleto con bambini non è un resoconto qualsiasi.
E’ il primo viaggio della nostra nuova vita. Un viaggio atteso, desiderato, sognato… So bene che è “solo” un weekend in Umbria e che ne ho fatti già tanti in passato. Ma è il sapore della libertà. Ed è, finalmente, il primo viaggio dove anche M. è partecipe. Lei è stata a Foligno a pochi mesi e sul Lago di Iseo poco prima che iniziasse questo assurdo periodo. Poi basta. Non ne sa nulla di cosa vuol dire viaggiare.
F. invece, che è tutto la mamma, era da un sacco di tempo che come me sognava l’albergo… che emozione leggere la felicità nei suoi occhi quando siamo entrati nella nostra stanza. Mi sono uscite le lacrime. E se per molti sarò sciocca, so che tanti altri capiranno le mie parole.
Spoleto con Bambini
Viaggiare con i bambini non è sempre facile, sopratutto quando non sono abituati, come M., o non lo sono più, come F., ma è comunque una esperienza bellissima. Nei loro occhi vedi la meraviglia del mondo e si raddoppia tutto: fatica e felicità!
Devo essere sincera, sono fortunata, sia F. che M. sono due bimbi piuttosto buoni ed educati, che non mi hanno mai creato grandi problemi in viaggio. E’ ovvio che deve essere tutto adattato alle loro esigenze, ai loro orari di pasto/sonno e che è necessario prevedere tempi di percorrenza maggiori e qualche sosta adatta a loro (leggi: parco giochi in ogni città!), ma i miei piccoli camminano parecchio e sono in grado di “sopportare” la visita ad un museo e ad un paio di chiese senza lamentarsi.
Basta fargli vivere tutto come una avventura! E così la Rocca Albornoziana diventa il castello di Re Kohl (personaggio di una canzoncina), le salite tra i vicoli sono il tracciato perfetto per una gara di corsa, il giro della Rocca è il luogo adatto per osservare fiori e piante con il binocolo…
Il weekend a Spoleto è stata una boccata d’aria. Due giorni splendidi, di sole fortissimo, trascorsi col sorriso stampato sul volto, nonostante mi abbia fatto compagnia la mia adorabile emicrania cronica… un weekend praticamente perfetto, in cui ho visto i miei figli sereni e felici, vivere le loro prime esperienze con gioia (M. ad esempio ha mangiato al ristorante per la prima volta – di solito mi portavo la pappa pronta ma stavolta ho deciso di “promuoverla” ed era felicissima!).
Il primo di una lunga serie, si spera. Sempre con tutte le precauzioni del caso, è ovvio. Ma la vita non può più attendere. E la vita, per me, è anche questo!
Diario di viaggio a Spoleto con bambini: la partenza
Siamo partiti di venerdì dopo la scuola dei bimbi. Alle 16 eravamo in macchina. Spoleto in realtà non è lontana ma il venerdì, si sa, uscire da Roma non è una impresa semplice. Il viaggio doveva durare meno di 2 ore e ce ne sono volute 3! Per fortuna che i bimbi sono stati tranquilli (F. è abituato a tutto in macchina e per lui non è un problema, M. un po’ meno, ma piano piano stiamo cercando di abituare anche lei).
Siamo arrivati al parcheggio Spoletosfera alle 19 circa. Da qui abbiamo raggiunto a piedi, grazie al percorso meccanizzato, l’hotel che avevo prenotato, a circa 250 metri dall’uscita dell’ascensore del parcheggio.
L’Hotel Clitunno si è rivelato un’ottima scelta: una stanza abbastanza ampia, con un letto matrimoniale, un lettino basso per F. (direi davvero perfetto per lui!) ed una culletta per M. (lei non ha dormito quasi mai in letti diversi dal suo ed è stato un po’ un trauma. In pratica la culla non è servita a niente ma va bene così!). Avevamo prenotato anche la mezza pensione e così, dopo esserci sistemati in stanza, siamo andati a cena. Nonostante la stanchezza ci siamo goduti il buon cibo ed una splendida serata.
Spoleto con bambini: itinerario di un giorno intero
Al risveglio ci attende la colazione in hotel: la giusta carica per affrontare una giornata intera alla scoperta di Spoleto. Come prima cosa raggiungiamo il Centro Informazioni Turistiche, in modo da recuperare una mappa della città. Abbiamo prenotato la visita alla Rocca Albornoziana alle 11 ma è ancora presto quindi decidiamo di visitare il Duomo di Spoleto: in piazza non c’è quasi nessuno, la chiesa è deserta ed il luogo è davvero splendido!
Raggiungiamo il percorso con le scale mobili che ci porterà fino in cima alla Rocca: sicuramente una delle cose più divertenti da fare con i bambini! F. non ha fatto altro che chiedermi di prenderle di nuovo, e di nuovo, e di nuovo! E vi confesso che abbiamo fatto più di una deviazione per accontentarlo!
Abbiamo visitato con molta calma la Rocca e siamo ritornati vicino al Duomo per pranzare alla Locanda della Signoria, un pranzo ottimo, rilassante, di quelli che ti rimettono al mondo!
Dopo pranzo, con i bimbi un po’ stanchi e la piccola M. in orario di sonno pomeridiano, abbiamo passeggiato in modo molto rilassato tra vicoli deserti e piccole piazze, fotografando qua e la stralci di Spoleto, godendoci il silenzio di sottofondo (che con i bimbi è un vero lusso) e il luogo meraviglioso in cui ci trovavamo. Passeggiando un po’ a caso siamo arrivati al Comune di Spoleto e, passando davanti al Museo Diocesano e Chiesa di Sant’Eufemia abbiamo deciso di chiedere se era possibile visitarlo nonostante non avessimo la prenotazione. A risposta affermativa siamo entrati. Piccola nota: c’è un ascensore per il passeggino ma il piano inferiore della Chiesa si raggiunge solo tramite una scalinata ripida e stretta, una grande avventura per F! Nessun problema, basta lasciare il passeggino al piano superiore e recuperarlo in salita.
Bimbi completamente svegli ed ora di merenda: sosta in Piazza del Mercato per un bel gelato e per giocare un po’ a schizzarci alla grande fontana monumentale, altra attività ad hoc per F. che ha una vera passione per l’acqua!
Dopo il gelato abbiamo continuato la nostra passeggiata tra i vicoli, passati sotto l’Arco di Druso e davanti alle tante chiesette sparse per il centro storico, fino a raggiungere la nostra ultima tappa della giornata: il parco giochi situato all’incrocio tra Via delle Terme e via Giacomo Matteotti, oltre un’ora trascorsa qui per far giocare un po’ i bimbi prima di tornare in hotel e prepararci per la nostra cena!
Viaggio a Spoleto con bambini: ultime ore e ritorno a casa
La domenica mattina, il nostro ultimo giorno a Spoleto, facciamo colazione, chiudiamo i bagagli e li lasciamo in hotel. Decidiamo di gironzolare dall’altro lato della città, percorrendo tantissimi vicoli in discesa, fino a raggiungere la Torre dell’Olio: i vicoli che la circondano sono un viaggio nel tempo fino ad arrivare al medioevo, con archi in pietra sospesi tra i palazzi e case che sembrano anch’esse ferme nel tempo.
Da qui abbiamo attraversato parte della città ancora in discesa fino alla Chiesa di San Gregorio Maggiore e al Ponte Sanguiario, da dove parte Via delle Murelle: ve la consiglio, anche se spesso non è segnalata tra le cose da visitare, ma è una passeggiata davvero gradevole, con una vista dal basso verso l’alto sulla Rocca Albornoziana.
Siamo quindi arrivati nel punto più basso della città e l’abbiamo risalita tutta con le tanto amate (da F.) scale mobili! Ci siamo fermati al Giro della Rocca e lo abbiamo percorso tutto, in modo da osservare la vallata ed il Ponte delle Torri. Siamo poi tornati in centro e, mentre M. dormiva, abbiamo aspettato l’ora di pranzo in Piazza del Mercato, giocando con l’acqua della fontana (in pratica ho dovuto cambiare F. tanto che si era bagnato!). Dopo un buon pranzo al Caffè degli Artisti siamo tornati in hotel per ritirare i nostri bagagli e, sempre con il percorso meccanizzato, abbiamo ripreso la macchina. Alle 14 circa siamo partiti da Spoleto e alle 16 eravamo a casa a Roma: i bimbi hanno dormito per quasi tutto il viaggio ed arrivati a casa erano sereni e felici, già pronti per la prossima partenza!
Informazioni sulle spese di viaggio
Il weekend ci è costato circa 550 € (in 4) così suddivisi:
- Hotel in mezza pensione (2 notti): 360 €
- Pranzi al ristorante + gelato: 115 €
- Ingressi musei: 25 €
- Viaggio (diesel + pedaggi): 50 €
Inutile dirvi che per noi al momento era impossibile cercare soluzioni più economiche: con i bimbi e l’attuale situazione era assolutamente necessario prenotare un hotel con ristorante interno, in modo da non esser costretti a cenare all’aperto. In un momento diverso, probabilmente, i costi sarebbero stati leggermente inferiori. Nonostante questo e nonostante sia solita viaggiare low cost, devo dire, in tutta onestà, che l’Hotel Clitunno è stata una scelta perfetta e che, tutto sommato, vale i soldi spesi (neanche eccessivi considerato che oramai siamo in 4!).