Alpe di Siusi

Alpe di Siusi in estate: ecco 10 cose interessanti da fare

Quando arriva il momento di programmare le vacanze estive si pensa spesso al mare. Ma è la montagna il vero buen retiro dal caos. Tra i luoghi più romantici e rilassanti in assoluto dove recarsi per staccare dallo stress c’è senza dubbio l’Alpe di Siusi in Alto Adige. Questo altopiano è il più grande d’Europa ed è situato ad est della città di Bolzano. Nel 2009 le incredibili formazioni rocciose che circondano l’intera zona sono state inserite nell’elenco del Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Ecco 10 cose da fare sull’Alpe di Siusi in estate.

10 cosa da fare sull’Alpe di Siusi in estate

Il paese di Castelrotto

Per prima cosa bisogna prenotare il migliore hotel sull’Alpe di Siusi e iniziare la vacanza visitando un borgo iconico come Castelrotto. Il suo simbolo è il bel campanile barocco, che si erge al fianco di una chiesa neoclassica. Per un colpo d’occhio mozzafiato sul panorama circostante e le alture, basterà salire i 298 gradini del campanile.

Le leggende delle streghe dello Sciliar

Si narra che alcune streghe amassero e amino ancora venire in visita a questi luoghi e che ancora oggi siedano su certe panchine per osservare il panorama mozzafiato. È possibile fare dei tour lungo il percorso ‘disegnato’ da tali leggende, per immergersi in un’atmosfera magica e suggestiva.

Un’escursione in Val Ciamin

Se siete in cerca di romanticismo non potete perdervi l’escursione in Val Ciamin, vallata incastonata tra Catinaccio e Sciliar. Inizia sopra San Cipriano, poi arriva ai prati Erster Leger attraversando i prati Doss e la sorgente Schwarzn Lettn. Il belvedere Rechter Leger è la meta: qui c’è un’area panoramica e di sosta da dove ammirare le Cime del Ciamin.

Sport ad alta quota

Oltre alle classiche escursioni di montagna e alle ascese sulle vette, sull’Alpe di Siusi è possibile anche dedicarsi a golf, mountain bike e nordic walking. Per l’immersione del magnifico silenzio che sa offrire, oltre all’aria salubre e ai grandi spazi, questa zona viene anche scelta quale meta per gli allenamenti di molti sportivi durante i ritiri estivi.

Viaggio tra le tipicità gastronomiche

Le specialità gastronomiche altoatesine sono rinomate, ecco perché una vacanza perfetta sarà quella in grado di abbracciare e assaporare tradizioni e piatti senza tempo. Tra questi ci sono senza dubbio i canederli, la polenta di grano saraceno (tipica dell’Alto Adige), gli spatzle e i crauti. La presenza della cucina italiana è forte con ravioli, gnocchi e panna cotta.

La raccolta del fieno

In estate è possibile osservare i contadini che raccolgono il fieno, secondo regole tramandate di generazione in generazione (sia a mano che con l’ausilio di macchine agricole). Si procede al taglio dell’erba, la quale viene poi distesa sul prato perché si asciughi. Il fieno secco viene infine raccolto e posto nelle stalle.

Per tutta la famiglia

Il range di percorsi nel verde offerti ai turisti in visita all’Alpe di Siusi è pensato per tutta la famiglia. La particolare conformazione del territorio consente di offrire escursioni adatte a ogni età, ci si può muovere persino con il passeggino lungo sentieri più battuti. L’accoglienza tipica altoatesina e i servizi di qualità offerti dagli hotel in Alto Adige fanno il resto.

Alla scoperta del Bullaccia

Il Monte Bullaccia raggiunge una massima altitudine di 2mila 176 metri sopra il livello del mare. E’ conosciuto anche come Alpe della Bullaccia ed è senza dubbio tra i più bei punti panoramici della zona. E’ possibile effettuare una classica escursione circolare, inoltre guardando verso sud si vedranno lo Sciliar, la Punta Santner, la Punta Euringer e i Denti di Terrarossa.

La Seggiovia al Sole

Breve ma intenso il viaggio a bordo della seggiovia al Sole, che si prende all’arrivo della cabinovia che porta da Ortisei all’Alpe di Siusi. Si può scendere da lassù in circa 20 minuti seguendo un comodo sentiero molto frequentato, oppure – appunto – prendendo la seggiovia. E’ corta ma offre una vista mozzafiato sia sull’Alpe di Siusi che sul Sassolungo.

Il massiccio dello Sciliar

Stiamo parlando di un gruppo dolomitico dai contorni inconfondibili. Ci sono due iconiche cime, che definiscono la sua sagoma: Punta Santner e Punta Euringer. La prima deve il nome a Johann Santner che nel 1880 effettuò la primissima ascensione.

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