Vi confesso una cosa: io sono una passeggiatrice folle. Ci sono giornate in cui esco di casa e mi muovo tra le strade di Roma senza una meta precisa. Oppure decido un paio di punti da toccare lungo il cammino, ma non la strada che li congiunge. Mi fermo ad ogni bivio e decido secondo l’ispirazione del momento verso dove andare.
In questo modo, sono riuscita, in passato, a percorrere fino a 40 Km. Prima mi capitavano più spesso giornate così, quasi sempre in solitaria, per lasciar spazio ai miei pensieri. Mi rasserenavano molto queste camminate a tu per tu con Roma. E, a furia di allenarmi, percorrere 20, 30 o 40 km era per me una vera passeggiata.
Ora mi succede più raramente. Gli impegni aumentano giorno dopo giorno e poter prendermi una giornata tutta per me è quasi un lusso.
Un paio di settimane fa però, complice una giornata libera da lavoro e, stranamente, senza altri grossi impegni, mi sono rimessa in moto, e ne è venuta fuori una passeggiata che mi ha portato da San Paolo fuori le Mura a Piazza Barberini, lungo un percorso di circa 8 km.
Sono pochi, lo so, sopratutto considerando il mio aver sbandierato percorsi di 40 km, ma per ricominciare non è andata molto male, sopratutto considerando che avevo solo una mattinata, e neanche piena, per percorrerli e che durante il percorso ho fatto qualche interessante tappa che mi ha, di contro, rallentato.
Sono partita da Viale Marconi e mi sono fermata dopo pochissimo per fare colazione. In fondo le energie vanno pure prese da qualche parte, no?
La prima sosta è stata quindi al Coffee Bean: cappuccino di soia e donuts, in perfetto stile americano.
Ho poi proseguito lungo via ostiense fino alla Basilica di San Paolo fuori le Mura. Siamo nell’anno del Giubileo della Misericordia e ho quindi approfittato per attraversare la Porta Santa, oltre che per visitare nuovamente quella che è la mia chiesa preferita in assoluto. Il chiostro poi è un vero capolavoro, ma di questo vi ho già parlato.
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Molto bello anche il giardino che la circonda e che porta ancora su via Ostiense, nella zona prossima a Garbatella, collegata mediante uno degli ultimi ponti di Roma, meglio conosciuto come Il Cobra, opera dell’ingegnere Francesco Del Tosto. Molto particolare da vedere, di certo non passa inosservato.
Ostiense è anche il regno di una serie di bellissimi murales, che spero di raccontarvi nel dettaglio quanto prima, e di cui per il momento vi lascio un assaggio fotografico, così come ho avuto modo di viverli io durante la passeggiata.
Di li, a poco, siete a Piramide. Inutile dirvi perchè si chiama così 🙂
Ed accanto ci si ritrova a Porta San Paolo, crocevia in passato tra Roma e la strada che collegava la capitale al suo antico porto, Ostia.
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E sono giunta all’Aventino, uno dei quartieri più noti di Roma. Percorro il viale fino al Circo Massimo e proseguo fino a scorgere in lontananza l’Arco di Costantino ed il Colosseo. L’avrò visto e fotografato non so quante volte. Ma mi affascina sempre di più. La sua imponenza ricorda i fasti di una ricchezza antica e riporta alla memoria la potenza dell’Impero Romano.
Di fronte al Colosseo, poco dopo la metropolitana, ci sono alcune scalette tortuose. Le percorro tutte e mi godo il panorama dall’alto. Lasciandomi il monumento alle spalle arrivo su Via Nazionale. Troneggia sulla strada il Palazzo delle Esposizioni, sede di numerosissime mostre.
Poco più avanti, lasciando Via Nazionale, si incrocia la Piazza delle Quattro Fontane e la Chiesa di San Carlino. Le ho già visitate in passato, quindi per questa volta tiro dritto.
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Sono oramai giunta alla mia meta: Piazza Barberini. Non ve l’ho detto esplicitamente, ma credo si intuisca dalle foto: è una splendida giornata di sole, direi che fa quasi caldo, ed io mi fermo in piazza a godermi un po’ di questo tepore.
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Ed è ora di pranzo. La mia passeggiata termina da Magnifico Eat, con una pinsa ed un coca cola fresca (usufruendo dello sconto di CartaPerDue).
Il pomeriggio, insieme a Corrado, ci siamo dedicati alla visita di Villa Borghese, ma questa è tutta un’altra storia!!! 🙂
(…#StayTuned)
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