Alla scoperta dei vichinghi di Danimarca in camper

La Danimarca è tra i Paesi del nord Europa quello più vicino all’Italia. Si raggiunge senza problemi in un paio di giorni di viaggio in automobile, è quindi perfetta anche per chi preferisce viaggiare in camper. Per altro il numero di aree attrezzate e di luoghi in cui fermarsi con il camper è molto elevato, per non parlare poi delle innumerevoli piste ciclabili. In varie zone è possibile parcheggiare il camper e spostarsi in bicicletta, senza fare troppa fatica grazie al territorio quasi completamente pianeggiante. Ecco qualche suggerimento per organizzare un viaggio in Danimarca in Camper.

Sulle tracce dei vichinghi di Danimarca in camper

Per visitare le tante mete correlate ai vichinghi in Danimarca è necessario viaggiare, e molto. Perché i vichinghi hanno lasciato nel Paese molteplici resti, a partire dalle numerose navi funerarie ritrovate, per arrivare alla tomba di Harald Bluetooth, il primo re di Danimarca.

Stiamo parlando di un Paese costituito da diverse isole e da una lunga penisola; non preoccupatevi, tutte le isole sono collegate da lunghi ponti e uno, il Ponte di Oresund, raggiunge addirittura la vicina Svezia, partendo da Copenaghen. Il camper risulta quindi uno dei mezzi di trasporto ideali per visitare la Danimarca, possibilmente con le biciclette al seguito. Per trovare quello giusto ci si può informare direttamente in rete, visto che sono disponibili pagine che chiariscono quali siano le migliori marche di camper, o le offerte disponibili per quanto riguarda l’usato e il noleggio.

In viaggio in Danimarca

Partendo in camper dall’Italia la Danimarca si raggiunge passando per la Germania, lasciandosi alle spalle Amburgo e continuando verso nord. La visita del Paese comincia quindi dalla penisola dello Jutland, assolutamente da attraversare fino alla sua zona più a nord, a Skagen; sulla spiaggia a nord della cittadina i due bacini, quello del Mare del Nord e quello del Mar Baltico, si avvicinano ed è possibile ammirare le onde dei due mari che si scontrano senza mai mescolarsi, uno spettacolo assolutamente unico.

La scelta possibile è quella di procedere subito verso il nord della penisola, o invece decidere per visitare le isole principali prima. È una questione del tutto organizzativa, in quanto per tornare in Italia sarà comunque necessario ripercorrere la lunga autostrada che raggiunge Skagen. Approfittiamo poi di ricordare che la natura della Danimarca è selvaggia e fredda; offre moltissimi fiordi, scogliere a strapiombo, la possibilità di uscire in mare per vedere cetacei e foche. Alcune di queste gite vanno organizzate per tempo, soprattutto se si desidera ammirare gli animali, cosa possibile solo in particolari periodi dell’anno.

I vichinghi in Danimarca

La storia dei vichinghi in Danimarca si intreccia con quella di Harald Bluetooth e dei suoi genitori. Sono varie le zone particolarmente ricche di resti e di testimonianze, a partire da Roskilde, l’antica capitale, a nord di Copenaghen. Qui sono state ritrovate alcune navi vichinghe nel corso degli ultimi decenni, e oggi la città ospita non solo la tomba di Harald (all’interno della cattedrale) ma anche uno dei più bei musei vichinghi della nazione. Vicino alle navi, lasciate nel luogo in cui furono ritrovate, sul fiordo di Roskilde, si trova un museo delle tradizioni vichinghe, che spiega come si costruissero le navi nell’antichità. A Trelleborg è invece disponibile una ricostruzione delle antiche abitazioni dei vichinghi e una volta all’anno si tiene il mercato vichingo, una vera e propria immersione completa nelle tradizioni di questo popolo. Da non perdere è anche il museo di Ladby, dove è possibile ammirare un’antica nave funeraria, seppellita sotto a una collina. Sul fiordi vicino è presente una ricostruzione della stessa, che volendo si può anche provare nelle basse acque. A Jelling sono invece visibili le colline funerarie della madre e del padre di Harald, con i resti della più antica stele con iscrizioni in vichingo presente in Danimarca.