5 – 6 Aprile 2015
Sono abituata a trascorrere tutte le cosiddette “feste comandatate” con la mia famiglia, non perchè sia un obbligo, ma perché, lavorando e vivendo lontana dalla mia città d’origine, è una scusa per tornare qualche giorno da loro e passare un po’ di tempo insieme. Anche quest’anno non ha fatto eccezzione, con l’unica differenza che per la prima volta, abbiamo deciso di andarcene in Sila, la montagna subito sopra Catanzaro, che dista dalla città solo 40 km.
Siamo partiti da casa la domenica dopo pranzo e siamo rientrati il lunedì sera, soggiornando in pensione completa all’Agriturismo Valle del Salto, un posto fantastico dove rilassarsi nel silenzio della natura e rifocillarsi con cucina tipica calabrese buona ed abbondante.
Purtroppo il tempo non è stato dei migliori, ma qualche piccolo raggio di sole c’è stato e ci ha consentito comunque di godere un po’ dell’aria fresca e pulita dei nostri monti.
La località che abbiamo scelto per questi due giorni di vacanza è la Sila Piccola, più precisamente i dintorni di Vilaggio Mancuso (nel comune di Taverna).
La domenica, approfittando, come dicevo, di qualche timido raggio di sole che ogni tanto sbucava, siamo andati al Centro Visitatori Antonio Garcea, un bellissimo parco dove è possibile vedere la fauna e la flora tipica dei monti silani, e percorrere itinerari tracciati tra gli alberi, seguendo percorsi natura di interesse paesaggistico notevole.
Noi ne abbiamo scelto uno che ci ha condotti fino ad un laghetto, dove, quando il sole splende, è possibile ammirare il riflesso degli alberi e delle canne che lo circondano. Di lì a poco, seguendo lo stesso tracciato, siamo arrivati ad un piccolo museo, dove è descritta l’attività di produzione della legna nel bosco e tutti i prodotti (funghi ed altro) che sono qui disponibili. Piccolo ma interessante e ben tenuto.
Sicuramente con un tempo più clemente sarebbe stato ancora meglio e probabilmente avremmo trovato altri sentieri aperti ed un numero maggiore di fiori. La mia idea è infatti, che ancora in Calabria la primavera non sia sbocciata, i colori che ci circondano nel bosco sono ancora quelli tipicamente invernali, con alberi spogli e molta umidità sul terreno.
Sia la Domenica che il Lunedì mattina abbiamo poi passeggiato nel centro di Villaggio Mancuso, un piccolo paesino con qualche negozio (diprodotti tipici e di souvenir), una piazzetta con un bar ed una chiesetta in legno molto caratteristica. Visto il mal tempo non c’è molta gente in giro ed alcuni dei negozi sono chiusi. Nonostante questo, la passeggiata è comunque piacevole ed i due giorni sono volati, tra buona cucina e pieno relax.