E’ strano vedere una mostra dedicata alla Street Art in un museo tradizionale. Molti dicono che sia una decontestualizzazione eccessiva, che la Street Art nasce per esser alla vista di tutti e non rinchiusa in un museo, che gli artisti in questione non possono esser rinchiusi in un contesto così strutturato come quello di una galleria d’arte.
Io non lo so. Ho riflettuto tanto su questo tema. Amo la street art e aver modo di osservarla passeggiando per le vie di una città è sicuramente una emozione differente.
Però non so bene come spiegarvi il mio pensiero, che parte dal fatto che forse si è un po’ esagerato con le polemiche su questa mostra. Si, è vero, gli artisti non sono stati pagati, perchè il più della volte sono anonimi o pseduo tali. Ma questo accade spesso anche con altri generi di opere d’arte.
E sulla decontestualizzazione, vi chiedo di guardare il tutto da un’altra prospettiva: che differenza c’è dalle opere di arte antica? I vasi, i cimeli archeologici, gli indumenti antichi, così come molte statue, non sono forse anch’essi calati fuori dal contesto per cui sono nati? Non è forse un modo di preservarli e consentire al mondo di ammirarli anche tra 100 o 1000 anni?
Certo, l’arte di strada non ha questo obiettivo, è caduce, come il tempo… e forse è più bella anche perchè è effimera.
A me però dispiace l’idea che vada persa, o che si conservi solo nel ricordo delle molte foto che la riprendono.
Quindi non starò qua a dire se è stato corretto o meno allestire questa mostra. Ci sono pareri diversi ed interrogativi a cui io non sono in grado di rispondere fino in fondo.
Mi limiterò a raccontarvi la mia versione personale della mostra, e a lasciarvi qualche foto. Perchè tutto sommato a me la mostra Street Art Bansky&Co è piaciuta. Probabilmente la cosa più bella è poter ammirare alcune opere che, realizzate in luoghi troppo remoti, non sarei riuscita a vedere dal vivo. Aver modo di osservare i tratti delle diverse “mani”, scoprire le piccole differenze tra un artista ed un altro. Ammirare l’allegoria principe della Street Art: il nostro mondo, la polita, l’economia, la società, i sentimenti, l’amore, la famiglia, l’amicizia. Tutto quello che è ogni giorno intorno a noi, rivisto e ridisegnato in chiave ironica, a volte con una amarezza che lascia senza fiato. Più di tutti, il bambino sorridente e pacioso che gioca con delle lettere che compongono la parola KILL PEOPLE.
E come questa tante altre, ognuna con una sua interpretazione. Che lascio a voi, sia che vediate le opere durante la mostra, sia che le incontriate per strada, sia che vi “accontentiate” delle mie foto.
Informazioni Utili
Palazzo Pepoli, via Castiglione 8, Bologna
8/03/2016 al 26/06/2016
Orari: Lunedì: 14.30 – 20.00
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato, Domenica:10.00 – 20.00
Venerdì: 10.00 – 22.00
Costo: Intero 13 €, Ridotto 11 €
Per informazioni e prenotazioni: streetart@genusbononiae.it tel: +39 051 7168808