Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi a Siena21

Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi a Siena

Durante il nostro weekend a Siena, grazie al supporto dell’Assessorato Politiche per il Turismo del Comune di Siena, in collaborazione con il Complesso Museale del Duomo di Siena,  abbiamo avuto modo di partecipare ad una visita guidata alla Basilica di Santa Maria dei Servi, con la dottoressa Alessandra Gianni, nell’ambito della rassegna #febbraioalmuseo.

Una visita interessante che ci ha permesso di scoprire la bella Chiesa, le opere che contiene, e la funzione dell’arte sacra e del meccanismo di committenza. La guida ci ha infatti spiegato che molte delle opere contenute nella Chiesa sono opere funerarie, quasi come se la chiesa fosse un cimitero intimo ed elegante, commissionate da famiglie importanti ed agiate al fine di agevolare il transito dei loro cari defunti dal purgatorio verso il paradiso (pro remedio animae – per la salvezza delle anime).
Questo discorso è in realtà valido per tutte le chiese precedenti all’editto si Saint Cloud, con il quale Napoleone stabilì che le sepolture dovessero avvenire fuori dalle mura cittadine.

Nella prima cappella a destra sono presenti dei resti di affreschi trecenteschi, tra cui, incorniciata, una Madonna che libera le anime del Purgatorio. L’opera è molto simile ad un affresco presente nella Chiesa di San Francesco a Todi, anch’essa all’epoca chiesa servita.

Subito dopo troviamo la  Madonna del Bordone, opera di Coppo di Marcovaldo. Tra le tante particolarità del quadro (ad esempio il bambino è adagiato su un drappo), precedente alla costruzione della chiesa stessa, vale la pena citare la ridipintura dei volti della Madonna e del Bambino, non perché fossero danneggiati, come è stato facile valutare durante una analisi del quadro con gli infrarossi, ma per farli assomigliare alla Maestà di Duccio di Buoninsegna, pala d’altare del Duomo di Siena (oggi collocata nel Museo dell’Opera del Duomo). Il motivo è semplice: i devoti di Siena conoscevano molto bene quel quadro tanto da associare quel volto alla Madonna; ridipingendo il quadro si tentava quindi di invogliare i fedeli a recarsi anche nella chiesa servita. In realtà molte opere furono ridipinte per lo stesso motivo ed oggi, nei quadri di arte senese dell’epoca, compare praticamente sempre lo stesso volto per la Madonna.

Nella cappella in fondo alla Chiesa sulla destra è riprodotta una copia della Madonna col Bambino di Lippo Memmi  (l’originale è conservato in Pinacoteca). Ai due lati dell’altare sono conservati i corpi dei Santi Gioacchino Piccolomini e Francesco Patrizi. Ed ecco un’altra importante particolarità scoperta durante la visita: i due santi in realtà non appartenevano alle famiglie nobiliari di cui portano il cognome, ma era usanza dell’epoca “adottare” dei beati/santi per dare lustro alle casate nobiliari.

Ovviamente questa è solo una minima parte di quanto appreso durante la visita! Non vi resta che cercare di prenotarne una anche voi per scoprire tutto il resto!!!

Usciti dalla chiesa, prima di riscendere la scalinata, fermatevi ad osservare il panorama su Siena: nonostante il tempo grigio, si vedono svettare la Torre del Mangia e la cupola del Duomo.

Se avete tempo, fate anche una passeggiata subito dietro la chiesa, vi assicuro che sarete catapultati in un luogo di silenzio e di pace che sembra appartenere ad un’epoca differente dalla nostra.

Basilica di Santa Maria dei Servi a Siena: contatti utili

https://operaduomo.siena.it/it/news/risvegli-d-arte-2018/
http://www.enjoysiena.it/it/attrattore/La-Basilica-di-San-Clemente-in-Santa-Maria-dei-Servi/
Piazza Alessandro Manzoni, 5, 53100 Siena SI

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