Al Pompiere, storico ristorante nel Ghetto Ebraico a Roma

Al Pompiere è uno dei ristoranti storici di Roma, attivo fin dagli anni 20 – quasi un secolo di attività! Si trova nel cuore del Ghetto Ebraico, a poca distanza dalla Sinagoga di Roma, dal Portico d’Ottavia e da Piazza Mattei con la sua Fontana delle Tartarughe.

Ne ho provati diversi di ristoranti in zona, tra più famosi e meno noti: alcuni mi hanno convinto particolarmente, tanto da ritornarci più volte, altri invece mi hanno un po’ deluso… La zona del Ghetto merita comunque una visita, una passeggiata ed un sosta per pranzo: avrete l’imbarazzo della scelta dato il numero elevatissimo di ristoranti che troverete in zona.

Al Pompiere però non entrerete mai se non lo conoscete o qualcuno non ve ne ha parlato!

Ristorante Al Pompiere

Perché? Semplicemente perché si trova in una stradina un po’ defilata e perché anche passandoci davanti non attirerebbe la vostra attenzione: nessun tavolo esterno, nessun “buttadentro”, anzi… Il locale sembra buio e spento! Anche noi, che avevamo prenotato perché ce lo avevano consigliato, abbiamo avuto il dubbio di aver preso la fregatura e che, per un motivo non noto, fosse chiuso!

Il fatto è che il locale non si trova a livello strada: entrando vedrete solo una sala d’ingresso in penombra e una scalinata, quasi come se fosse una abitazione antica.

Salendo questa scala si accede infatti ad un primo piano, diviso in alcune sale, con soffitti alti, ampie finestre e tavoli eleganti: un locale davvero bellissimo!

La cucina è quella tipica romana, antipasti, primi e secondi classici e dolci fatti in casa.

Io ho provato il Filetto di Baccalà ed il Carciofo alla Giudia: troppo buoni! Davvero fenomenali!

Come piatto principale io ho scelto i Tonnarelli Cacio e Pepe: buoni ma non eccezionali, si sentiva troppo poco, per i miei gusti, il sapore del pecorino ed il piatto risultava quindi un po’ insipido.

Altre persone hanno preso l’Amatriciana e ne sono stati soddisfatti.

Per chiudere il pasto un Tiramisù ed una Panna Cotta ai Frutti di Bosco.

Da bere un vino rosso dei castelli molto buono.

La scelta di non pubblicizzare troppo il locale, lo porta a non avere molti turisti ma per lo più gente del luogo che ci arriva tramite passaparola; il risultato è quello di ritrovarsi in un posto intimo, che sembra genuino nonostante sia in una zona turistica e non troppo affollato e chiassoso: per noi sicuramente è una decisione vincente!