sognare l'america con cars e planes

Sognare l’America con Cars e Planes

Un anno e mezzo senza viaggi pesa molto, sopratutto su chi, come me, ha sempre un biglietto aereo o un hotel prenotato, un viaggio da organizzare e mille altri da sognare. Ma è difficile sognare nei lunghi giorni in cui non sai quando finalmente potrai partire di nuovo, verso mete vicine o lontane. Anche ora, che pure qualche piccolo weekend fuori casa lo abbiamo fatto, ho difficoltà ad immaginare l’emozione che proverò nel varcare i confini italiani. Amo l’Italia, i viaggi che offre sono infiniti e tutti diversi. Ma amo anche la diversità, scoprire luoghi completamente differenti da quelli in cui vivo, con tradizioni e culture che non conosco, dove non si parla la mia lingua, non si mangia il mio cibo etc. Tutto questo per dire che non vedo l’ora di partire di nuovo per mete lontane e che nel frattempo, ho ripreso a viaggiare con la mente per il mondo e a sognare l’America, la mia destinazione del cuore.

Sognare l’America con Cars e Planes

Durante tutta questa “clausura forzata” abbiamo spesso viaggiato dal divano, leggendo libri, guardando serie tv e, visto che ho due bimbi piccoli, anche grazie ad alcuni cartoni animati. Vi ho già parlato di Super Wings, dove in ogni episodio i protagonisti partono alla scoperta di una diversa nazione del mondo. Oggi vi voglio parlare di due lungometraggi della Disney, Cars e Planes, che sono tra i preferiti di F. e che, sopratutto in alcune scene, mi emozionano particolarmente per l’ambientazione che hanno come sfondo: l’America, i Parchi dell’Ovest, il mio Grande Sogno. E lo scrivo maiuscolo perché non credo di aver mai desiderato un viaggio così tanto. Lo sogno da sempre, mi perdo in ore e ore di immagini, di video, di letture… non so quanti libri ho già divorato sull’argomento, non so quante volte ho desiderato essere lì.

E allora ogni volta che vediamo Cars (e l’abbiamo visto centinaia di volte oramai), nella scena in cui Saetta e Sally vanno a “farsi un giretto” e Sally spiega il suo amore per Radiator Springs, questa città immaginaria e abbandonata, lungo la Route 66, e si apre la scena sul panorama sconfinato della Monument Valley… ecco, io ogni volta mi commuovo. Lo so che sembro sciocca, eppure non posso farne a meno.

Cars e la Route 66

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Non credo che tutti conoscano Cars, anche se penso sia uno dei cartoni animati iconici della Disney: Saetta McQueen è un giovane esordiente che vuole vincere a tutti i costi la Piston Cup, la gara per auto più famosa d’America. E’ veloce ma inesperto, troppo sicuro di sé e spesso arrogante.

Quando si ritrova suo malgrado a dover trascorrere dei giorni a Radiator Spring, un piccolo paesino dimenticato da tutti perché tagliato fuori dalla nuova autostrada, abitato da macchine vecchie e romantiche con una visione del mondo un po’ all’antica, si sente dapprima “costretto” ma poi scopre che la cosa più importante della vita non è vincere ma avere persone intorno con cui condividere la propria strada.

Tutto il lungometraggio è un insegnamento all’umiltà, al gioco di squadra, al rispetto per i più anziani, all’amicizia ed infine all’amore.

L’ambientazione principale è la Route 66 e la mia tanto sognata Monument Valley, disegnata talmente bene da sembrare vera.

Planes e la Real America

Planes segue le orme di Cars, sembra lo stesso cartone ma portato nei cieli anziché sulla strada, con la stessa morale ed una storia molto simile. Stavolta stiamo parlando di un piccolo aereo agricolo, Dusty, che sogna di partecipare ad una gara intorno al mondo. Si allena da sempre per questo e, nonostante tutti gli suggeriscano di lasciar perdere e spesso lo prendano in giro per i suoi sogni, lui non desiste: partecipa e vince!

Stavolta siamo nel Mid West Americano, negli stati che fanno parte della Real America: distese sconfinate di campi coltivati, case piccole e basse disperse nelle campagne e tanta, tantissima natura. Dusty però non si limita a sorvolare i cieli americani: la gara lo porterà sul Taj Mahal in India, ai templi buddisti del Nepal, in Messico, in Cina… alla scoperta del mondo!

Mi emoziona meno rispetto a Cars, devo esser sincera, ma è comunque un lungo viaggio che abbiamo percorso più e più volte dal divano di casa nostra.

 

Un giorno visiterò questi luoghi con i miei figli e ci sembrerà di essere all’interno dei lungometraggi che hanno tanto amato!

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