Alla sua seconda edizione, Viaggio nei Fori, ha confermato l’enorme successo dello scorso anno, talmente tanto che l’ultimo giorno di spettacoli, previsto per il 1 Novembre è stato prorogato al 15 dello stesso mese, in modo da consentire ad altri turisti, e non solo (anzi, io lo consiglio ancora di più a chi Roma la vive ogni giorno da cittadino) di godere di questa bellissima iniziativa.
Di cosa si tratta? E’ difficile trovare una definizione semplice. Parlare di spettacoli è riduttivo, forse il termine migliore è “esperienza”, o meglio di due. Sono due infatti i Fori dentro cui si può viaggiare, metaforicamente e fisicamente, a seconda del caso: il Foro di Cesare ed il Foro di Augusto.
Due spettacoli simili ma completamente diversi, che portando lo spettatore a rivivere i fasti dell’Antico Impero Romano, ricostruendo mediante luci, immagini, suoni e racconti, la Roma di una epoca oramai scomparsa. Laddove ora vediamo solo resti, sorgevano Templi, Luoghi di Culto, di incontro, Tribunali, Piazze, Mercati. Passeggiando lungo l’attuale Via dei Fori Imperiali possiamo solo immaginare cosa poteva essere millenni fa quella zona.
Viaggio nei Fori la ricostruisce ed aiuta la nostra immaginazione e fantasia a spingersi laddove da sola, anche per mancanza di competenze storiche, non sarebbe arrivata.
E lo fa raccontandoti la storia di Cesare e di Augusto, in un modo così vivo da interessare tutti, grandi e piccini. Zero noia. Zero chiacchiere inutili. 45 minuti (a spettacolo) di interesse e di stupore.
Dicevo, due spettacoli simili ma differenti. Il Foro di Augusto si visita da seduti su degli spalti. Con delle cuffie si ascolta la narrazione che ha portato la sua costruzione, i momenti di fasto fino alla caduta di Augusto e la successiva degradazione progressiva del foro e ai giorni nostri, comodamente accomodati davanti a ciò che resta del Foro. Grazie ad un sapiente gioco di luci, le pietre rimaste vengono riempite fino a formare mura, colonne, statue; la zona si anima di persone e di parole e si adorna con torce luminose e fontane.
Il Foro di Cesare è, di contro, uno spettacolo itinerante. Si segue un percorso, anche qui con un cuffia, per sentire ad ogni passo il racconto di quello che stiamo osservando, nuovamente ricostruito con immagini e luci. E, per la prima volta dopo i restauri, si percorre la galleria sotterranea che passa sotto Via dei Fori Imperiali (se soffrite di claustrofobia, come me, non preoccupatevi: gli spazi sono abbastanza ampi e il percorso al chiuso dura pochissimo).
Il mio consiglio è di visitarli entrambi, anche la stessa sera se avete qualche ora di tempo. Si può comprare un biglietto cumulativo o due biglietti separati, a seconda delle specifiche esigenze, ed è possibile acquistarli online o direttamente sul posto.
E’ particolarmente adatto ai bambini/ragazzi che iniziano a studiare la nostra storia sui libri di scuola e che possono così vederla più reale, capirla meglio, senza annoiasi con nozioni sterili.
Ed è perfetta più per un romano che per un turista, sebbene le audioguide siano disponibili in lingue differenti. Non vi incuriosisce scoprire cosa c’era proprio lì dove oggi voi passeggiate abitualmente?
Avete ancora 15 giorni di tempo, non fatevi scappare questa occasione!
Informazioni su costi, biglietti e convenzioni sul sito ufficiale:
http://www.viaggioneifori.it/