Tradizioni di Halloween nel mondo

Tradizioni di Halloween nel mondo: dall’origine della festa ad oggi

Halloween è una festa amata/odiata dagli italiani. C’è chi dice che non è una nostra festa tradizionale e che come tale non andrebbe festeggiata (tralasciando la sovrapposizione con la Festa Cattolica del Giorno dei morti – sapete che io ho una tradizione anche per questa festa?), c’è chi invece afferma che “ogni scusa è buona per far festa” e che quindi, si, perché non omaggiare anche questa antica festività celtica, divenuta di moda sopratutto grazie ai festeggiamenti in grande stile che si fanno negli stati uniti d’America? Le tradizioni di Halloween nel mondo sono una interessante interpretazione che ogni paese fa di questa festa.

Tradizioni di Halloween nel mondo

La Festa di Halloween a Berlino, in Germania

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Se c’è una città che abbraccia pienamente le celebrazioni di Halloween, quella è sicuramente Berlino.

Ogni anno nella città si svolgono tantissimi eventi di intrattenimento a tema, come l’Halloween Run Berlin, una divertente corsa lunga 5 km che si tiene nel parco avventura Waldhochseilgarten Jungfernheide. L’evento in questione è assolutamente da non perdere, soprattutto per chi ha intenzione di visitare Berlino con i bambini. Quella a cui assisterete sarà una gara mai vista prima, con molti dei corridori travestiti in un modo molto inquietante: a prendere parte alla gara non mancheranno streghe, vampiri e mostri. La vecchia torre del parco aggiungerà all’evento una certa atmosfera mistica. Alla fine della gara sarà possibile assistere a una grande festa con musica dal vivo e dolcetti tipici di Halloween. Durante i festeggiamenti, i bambini possono partecipare a divertenti attività come l’intaglio della zucca e la pittura del viso.

I festeggiamenti di Halloween a Berlino continuano con l’Horror Nights, un festival che ogni anno si tiene alle porte di Berlino, esattamente nei pressi del Filmpark Babelsberg, uno degli studi cinematografici più antichi di tutto il mondo. Durante l’evento i visitatori hanno la possibilità di passeggiare in un grande parco e incontrare creature davvero raccapriccianti: zombi, streghe, assassini, mostri e molto altro ancora. Per animare ancor di più la serata è possibile partecipare a tanti giochi spaventosi e assistere a spettacoli a tema.

Dal 2008 a Berlino si tiene un flash mob fuori dal comune: The Zombie Walk. Si tratta di uno degli eventi di popolari della capitale tedesca ed ha luogo nella zona centrale di Berlino: Mitte. Lo show, che ha inizio intorno alle 17:00, vede centinaia di zombi trascinare i loro arti marci per le strade. Durante l’evento non mancheranno macchie di sangue sul terreno e figure orribili dietro ogni angolo del quartiere.

Testo e foto di Natalie Ciaramella

Tradizioni di Halloween in America

Halloween in America è Trunk or Treat!

Trunk or treat! Conoscete questa tradizione americana? Si tratta della decorazione dei portabagagli delle macchine a tema Halloween! Il nome viene da “trick or treat”, che sarebbe la frase che dicono i bambini quando bussano alla porta in cerca di dolcetto o scherzetto.

Il trunk or treat è una celebrazione per i bambini, e di solito si organizza a scuola nel giorno della festa di Halloween. I genitori più creativi decorano le proprie macchine a tema e i bambini passano a raccogliere le caramelle – e anche a prendersi qualche piccolo spavento! Il Trunk or Treat non è mai a tema horror, proprio per non spaventare i bambini piu’ piccoli, ma non per questo è meno interessante! Teschi, streghe, gatti neri, pirati, o anche portabagagli interamente a tema di qualche film macabro.

La tradizione del trunk or treat si deve alle comunità religiose, che originariamente organizzavano il trick-or-treating nei parcheggi, con accesso riservato ai soli membri della congregazione. Infatti alla sera di Halloween, nei paesi più remoti degli Stati Uniti, è più facile riunire i residenti in una festa a tema. Nel tempo questa bella idea si è estesa alle scuole e qui a Miami è diventata un appuntamento tipico per i bambini.

Nella nostra scuola ci sono alcune mamme veramente molto creative che non vedono l’ora arrivi Halloween per decorare la loro macchina e far divertire i bambini! Ci sono dei kit già pronti in vendita, ma quasi nessuno li usa: piuttosto si spulcia Pinterest in cerca di qualche idea super originale e sorprendere i bambini – e gli altri adulti! Inoltre il senso di comunità che si crea con questi eventi è grande, con la piena collaborazione di tanti genitori a rendere Halloween davvero speciale.

In questi miei 10 anni di vita americana, ho visto tante macchine decorate per trunk or treat! Siete curiosi di vedere qualche foto in più? Cliccate su questo link!

https://erolucy.com/2018/10/28/trunk-or-treat/

Testo e foto di Tiziana Milo Leoni

 

Lo strano caso delle corse di Halloween negli States

Sebbene la forma più tradizionale dei festeggiamenti di Halloween che conosciamo oggi sia un ibrido tra la tradizione britannica e le usanze statunitensi, negli USA non si smette di innovare a quanto pare.

Negli ultimi anni ha preso piede lo strano costume di organizzare le “Halloween Runs”, corse di Halloween che seguono modalità a dir poco fantasiose. Inutile dire che il fenomeno richiama un buon numero di runners “freak” un po’ da tutto il Paese.

Inutile dire che buona parte di esse viene organizzata nei luoghi dove sono ambientate racconti e leggende di fantasmi e mostri vari più celebri.

Ad esempio a Salem, teatro di una tragica caccia alle streghe nel 1600 e ambientazione di un numero infinito di film horror, si celebra la 6.66 miler. Una corsa lunga 6,66 miglia dove la gente si traveste nei modi più bizzarri.

Abbiamo poi la Halloween 10k di Sleepy Hallow non lontano dalla città di New York. Qui la corsa in costume vede la partecipazione di cavalieri decapitati, anche con relativi cavalli infernali, esattamente come accadeva nel film “Il Mistero di Sleepy Hallow” del 1999.

Continuando nella nostra ricerca di corse di Halloween abbiamo poi trovato anche la singolare Graveyard Run di Kansas City. Qui ogni anno viene organizzata una corsa che segue un percorso che passa letteralmente tra le tombe (vere) del cimitero Elmwood. Un’idea da definire ingegnosa più che goliardica dal momento che l’evento viene sfruttato per dare visibilità ad uno dei cimiteri monumentali degli States.

Non poteva poi mancare una corsa dedicata agli zombie, genere cinematografico reso famoso proprio da registri statunitensi ed inglesi. Ricordi titoli come “28 Giorni Dopo” o “L’Alba dei Morti Viventi”? Ebbene, ogni anno si riproduce qualcosa di simile ma in formato fitness presso Los Gatos Creek in California dove tutti i partecipanti sono rigorosamente invitati a partecipare vestiti da zombie.

Tradizioni di Halloween a Salem

Non una notte, ma un mese intero di festeggiamenti. Questa è la durata della festa di Halloween nella città di Salem, in Massachusetts. Salem, porto marittimo una trentina di chilometri a nord di Boston, non ha bisogno di presentazioni: è la città che nel XVII secolo si è resa protagonista di una caccia alle streghe rimasta nella storia che si è conclusa con il processo di 144 persone (106 donne e 38 uomini).

Una pagina tragica del passato che da tempo è diventata uno strumento di promozione turistica, si va a Salem perché è la città delle streghe, con tanto di musei dedicati. Quale momento migliore allora se non Halloween, la festa che celebra zucche lanterne e streghe? In occasione della festa a Salem, già a partire da fine settembre, vengono organizzati gli Haunted Happenings, ovvero un ricco calendario di eventi che va ben oltre il “dolcetto scherzetto”. Con il risultato di avere il programma di Halloween più lungo non solo di tutti gli Stati Uniti, ma del mondo.

Per Halloween a Salem si intagliano le zucche e si ascoltano storie di fantasmi, ma questo è solo un dettaglio, una delle tantissime cose che offre la città in questo periodo. Il programma è davvero molto molto ricco e include anche momenti di spettacolo – tra magia, illusionismo e lettura del pensiero – serate cinematografiche a tema, sfilate in costume e tutta una serie di altre iniziative molto particolari. Tra queste anche la rievocazione del processo a Bridget Bishop, avvenuto nel 1692, che di volta in volta può avere un esito diverso, perché a giudicare se Bridget è colpevole o innocente questa volta è il pubblico presente. Halloween 2021 anche a Salem deve fare i conti con le restrizioni Covid, per questo motivo per partecipare agli eventi al chiuso è richiesto non solo di indossare la mascherina, ma anche un tampone negativo, entro le 72 ore, che può essere effettuato anche gratuitamente in città.

Testo di Simonetta Clucher – Sulle strade del mondo

Tradizioni di Halloween in Italia

Come si festeggia Halloween a Roma

La tradizione della festa di Halloween, dei suoi travestimenti a tema “horror” e del “dolcetto o scherzetto” dei bambini casa per casa è stata importata recentemente anche in Italia dal mondo anglosassone. Per noi romani però, quando Halloween si avvicina, il pensiero corre immediatamente al quartiere Coppedè, un piccolo agglomerato di palazzine e villini costruiti tra il 1913 ed il 1926 dall’eclettico architetto Gino Coppedè. La caratteristica unica di questi edifici è il mix di stili utilizzati, che spaziano dal Gotico al Liberty al Barocco, e che donano a tutto il complesso un’atmosfera vagamente inquietante e sinistra… non a caso questa location fu scelta da Dario Argento per 2 dei suoi film più famosi, Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo, e quindi è anche la location perfetta per una cena a tema nella notte degli spettri…. brrrr…

Quando abbiamo letto il post lanciato su Facebook da un ristorante che frequentavamo spesso, non abbiamo resistito:  Secret Dondolo: Cena tra sconosciuti nella notte di Halloween. Location: Quartiere Coppedè. Dress Code a tema.

L’esperienza della cena tra sconosciuti l’avevamo già testata molto positivamente, ma l’idea di rifarla nella notte di Halloween in uno dei villini Coppedè ha reso il richiamo irresistibile… Già… ma il Dress Code? Come facciamo? Non siamo abituati a mascherarci, siamo rispettabili adulti di una certa età… ma il bambino che è in tutti noi si è improvvisamente risvegliato… mio marito era stato per lavoro a Città del Messico proprio in concomitanza della festa del Dìa de Los Muertos, che per i messicani è una festa sacra e molto allegra, al contrario di noi. La maschera tipica per le donne è la Catrina, un trucco che riproduce un teschio addobbato con fiori e disegni, risultando molto elegante e fascinoso, mentre per gli uomini è previsto in forma più essenziale. Ce l’abbiamo messa tutta, studiando tutorial su youtube dei vari passaggi del trucco, e cercando qualche accessorio per completare l’effetto.

I nostri ospiti hanno preparato una tavola impeccabile, in una sala in perfetto stile horror a lume di candela, e con un ospite sorprendente, anche se un po’ emaciato…

Il risultato lo potete vedere in foto… Una serata davvero indimenticabile…. BRRRRR…..!!!!

 

Testo e foto di Anna Camera

Tradizioni di Halloween a Serra San Bruno, in Calabria

C’è un paese, in Calabria, dove Halloween si festeggia da sempre. Strano vero? Eppure è proprio così. Siamo a Serra San Bruno, al centro delle Serre calabresi, e proprio qui da sempre, i bambini del paese si preparano alla giornata dei Morti intagliando zucche e andando in giro per il paese a chiedere un piccolo contributo.
La frase che sentirete in giro non sarà di certo trick or treat ma un molto più tradizionale “Mi lu pagate lu coccalu?”. Lu coccalu è esattamente il teschio intagliato nella zucca e la richiesta è proprio quella di ricevere qualche soldino che poi verrà usato per comprare i fiori da portare il giorno dopo al cimitero sulla tomba dei propri cari o qualche caramella da dividere insieme agli altri amici.
Questa tradizione risale a tanti anni fa ed è rimasta pressochè intatta, anzi ha portato anche a condurre degli studi su di essa. L’antropologo calabrese Luigi Maria Lombardi Satriani, professore all’Università La Sapienza di Roma, è convinto che l’ormai internazionale festa di Halloween abbia proprio origini da questa tradizione calabrese e sia poi arrivata in America insieme ai nostri emigrati.
Negli ultimi anni la tradizione si è “sporcata” e i bambini non si limitano soltanto ad intagliare le zucche, ma si travestono proprio come se fosse Halloween e così vestiti continuano il loro giro per le strade del paese, soprattutto lungo il Corso principale, con la tradizionale richiesta “Mi lu pagati lu coccalu?”. Ed ecco che le contaminazioni continuano.

Testo di Roberta Calabretta – Vieni via di qui

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