Giorno 17 (4 Novembre 2012)
Oggi si ritorna a casa. Sistemiamo le ultime cose in valigia, la lasciamo nel soggiorno del nostro alloggio per riprenderla nel pomeriggio e ci avviamo verso la nostra ultima colazione americana. Voglio riprovare i pancakes ma, giusto per cambiare locale, ci rechiamo da Applebee’s che si trova poco sopra Times Square. Rimaniamo un po’ delusi. I panckes sono meno buoni e più piccoli di quelli di IHOP e, solo dopo nostra richiesta, ci viene portato lo sciroppo d’acero classico, nessuna variante particolare.
Fa freddo ma c’è il sole; la nostra meta per oggi è la parte alta di Central Park che non abbiamo ancora avuto modi di visitare. Il parco è pieno di gente: oggi doveva esserci la maratona di New York, annullata poi per l’uragano e molta gente che aveva prenotato ha deciso di riunirsi per una mini corsa dentro Central Park. Noi passeggiamo cercando di evitare i corridori. Purtroppo però, sempre a causa di Sandy, molte sentieri sono chiusi perché considerati pericolosi. Ed è un vero peccato, perché il bello della parte alta di Central Park consisteva proprio nella presenza di percorsi meno cittadini e più rurali. Ma vorrà dire che lo aggiungeremo alle cose da fare durante il nostro secondo viaggio nella grande mela. Ad ogni modo i colori del parco, il foliage che ci circonda, è davvero stupendo. Esistono così tante tonalità di arancione e di rosso…alcune non pensavo nemmeno che potessero esistere. E coesistono l’uno accanto all’altro, alberi verdi e vivi e alberi rossi e caldi. Passeggiare è davvero rilassante. Passiamo così tutta la mattinata.
Per pranzo proviamo un fast food che ci è stato consigliato dalla guida del Bronx, il Shake Shack (mediamente buono). Finito il pranzo passeggiamo fino a Times Square ed entriamo al Disney Store (deludente rispetto al Toy’s). Dopo un ultimo saluto alla città, torniamo verso il nostro appartamento per riprendere i bagagli. Poiché siamo in anticipo, decidiamo di risparmiare un po’ ed invece di prendere il taxi ci avviamo alla metro…tanto oramai conosciamo il percorso… Certo, questo è quello che pensiamo! Peccato che arrivati con la metro 7 al cambio con il treno E scopriamo, solo grazie ad un signore che ci sente parlare, che quel treno non passa oggi! Non ci resta che prendere un altro treno e poi un autobus che ci porta fino all’airtrain. Con un po’ di fatica ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Anzi, siamo ancora in anticipo e quindi passati i controlli ci sediamo in attesa dell’aereo smangiuncchiando patatine. Scopro anche di adorare la Fanta Grape…è buonissima!!!
Per fortuna, a differenza dell’andata, non ci sono intoppi. Il volo parte in orario ma purtroppo i posti laterali non sono formati da 2 poltroncine bensì da 3, il che ci obbliga a stare seduti, lato finistrino, bloccati da una anziana americana che dormicchia tutto il viaggio. I pasti sono ugualmente pessimi: pollo con verdure per cena e cornetto confezionato e yogurt per colazione. Alberto dorme tutto il tempo o quasi…Io un po’ meno, ma dato che funziona l’intrattenimento di bordo, vedo Ciliegine, Biancaneve e il cacciatore e Avengers. Atterrati a Fiumicino ci mettiamo un po’ per ritirare il bagaglio e poi via con il trenino fino a stazione Trastevere…
Siamo a casa ed il nostro primo viaggio negli States è un capitolo chiuso!
Il viaggio è stato bellissimo, nonostante qualche contrattempo. Sicuramente desideriamo visitare meglio Washington DC e organizzare un tour del New England che parta da Boston e che ci riempia di Lobsters e Crabs!!!
Anche a New York abbiamo ancora così tanto da vedere/provare. Le torte di Buddy, un bel ristorante indiano, una passeggiata sull’Highline o lungo Park Avenue, il tour in barca intorno a Manhattan, un giro in barca a vela, qualche passeggiata nel Queens o a Brooklyn, un giro sulla spiagga di Coney Island…e mille altre esperienze ancora…
– ritorna all’itinerario con i link alle varie tappe del viaggio-