Siamo stati a Viterbo durante il nostro weekend tra Lazio ed Umbria, incuriositi da questa città così vicina a Roma ma turisticamente non molto nota. Eppure visitare Viterbo è una delle esperienza che assolutamente consiglio: uno o due giorni sono sufficienti per assaporare con calma quello che la Città dei Papi ha da offrire.
Prima di raccontarvi cosa vedere a Viterbo, parto proprio dal raccontarvi perché è nota con questo nome.
Viterbo, Città dei Papi
Tra il 1257 al 1281, Viterbo fu la sede pontificia al posto di Roma e ospitò diversi Papi, dando anche origine al Conclave così come lo conosciamo oggi. Fu infatti proprio durante una elezione papale tenutasi a Viterbo che, per spingere i cardinali ad una scelta rapida (cosa che comunque non avvenne, a causa delle fazioni in cui era divisa la Chiesa dell’epoca), gli aspiranti papi vennero per la prima volta chiusi a chiave fino alla scelta del Pontefice.
Viterbo è una città di origine etrusca, conquistata successivamente dall’Impero Romano fino a divenire nel medioevo una fortificazione longobarda. La città ebbe il suo massimo splendore durante il periodo papale, che ne segna tutt’ora i tratti (la presenza di palazzi nobiliari e di diverse ed imponenti chiese), terminato il quale Viterbo subì una rapida decadenza che la portò ad essere annessa al territorio di Roma, perdendo, fino ad inizio 1900, il ruolo di capoluogo di provincia.
Oggi Viterbo è una città che offre sicuramente molto ai visitatori, un luogo che racconta un pezzo di storia d’Italia e su cui vale la pena soffermarsi durante un soggiorno nella Tuscia Laziale.
Cosa vedere a Viterbo
Palazzo dei Priori
Il Palazzo dei Priori, oggi sede comunale, affacciato su Piazza del Plebiscito, è una architettura che ci appare come rinascimentale, poiché, anche se la sua costruzione iniziò nel 1200, l’opera venne più volte rimaneggiata fino al 1600. L’ingresso è gratuito; noi siamo stati molto fortunati: una guida gentilissima ci ha raccontato la storia di Viterbo attraverso le sale affrescate del palazzo ed è stato un ottimo modo per scoprire qualcosa in più sulla città dei Papi ed iniziare al meglio la visita.
Vi lascio qualche foto delle sale e per i dettagli sulle opere contenute vi rimando all’approfondimento di Viterbo in Rete.
Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa
Uno dei motivi per cui Viterbo è famosa nel mondo, almeno per chi, come me, è appassionato del genere, è la Macchina di Santa Rosa, patrimonio immateriale dell’umanità, facente parte del ciclo delle grandi macchine votive portate a spalla (per intenderci, quelle di cui, a mio parere, dovrebbe far parte anche il Carro Trionfale della Festa Maggiore di Terlizzi).
La macchina, dedicata a Santa Rosa, patrona della città, viene portata in processione da un centinaio di uomini, detti i Facchini di Santa Rosa, ogni 3 settembre: si tratta di una torre altra circa 30 metri e pesante circa 50 quintali che percorre poco più di un chilometro articolato tra le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro cittadino, immerse in un suggestivo buio nel quale solo la Macchina risplende sfarzosamente illuminata. Una esperienza che prima o poi mi piacerebbe fare.
Ogni 5 anni viene costruita una nuova macchina ed esiste a Viterbo, un piccolo museo gratuito che ne racconta la storia e dove sono conservate le immagini delle macchine che hanno sfilato nel tempo.
Informazioni utili:
Via S. Pellegrino, 60 – 01100 Viterbo
+ 39 0761 345157
dal mercoledì alla domenica
10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (orario invernale)
10:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00 (orario estivo)
10:00 – 13:00 / 15:00 – 20:00 (agosto – aperto tutti i giorni)
Ulteriori informazioni all’indirizzo: www.facchinidisantarosa.it
Viterbo Sotterranea
Durante la nostra giornata a Viterbo, abbiamo scoperto, un po’ per caso, che esiste una città sotterranea lunga 6 km di cui sono visitabili solo 150 metri (gli altri sono privati). E’ possibile accedervi da un negozietto situato in Piazza delle Morte e vi consiglio di fare questa breve visita guidata (che termina con un assaggino di prodotti tipici locali) che vi accompagnerò lungo questi sentieri scavati nella roccia. Le stesse persone organizzano anche visite guidate lungo la città, sopratutto nella zona medioevale: noi per motivi di tempo non abbiamo potuto parteciparvi ma credo possa essere un modo interessante per scoprire qualcosa in più su Viterbo.
Cosa vedere a Viterbo: il Duomo ed il Palazzo Papale
Il Duomo di Viterbo è dedicato a San Lorenzo ed situato in una splendida piazza la cui vista d’insieme, che comprende il Palazzo Papale, è sicuramente una delle cartoline più belle della città.
Io vi consiglio la visita guidata che vi consentirà di entrare nel palazzo ed in parti della chiesa non accessibili al pubblico.
In questo modo scoprirete la storia dei Papi che hanno vissuto a Viterbo, la nascita del primo “conclave” così come lo intendiamo oggi e la storia del Duomo, un tempo decorato come una chiesa barocca e ora riportato all’antica austerità, ma le cui tracce barocche sono nascoste dietro l’altare (accessibile appunto solo con visita guidata).
La chiesa ha infatti subito diverse modifiche nel corso dei secoli, alcune delle quali dettate anche da ricostruzioni post belliche, oltre che dalla volontà, dopo il periodo di grande decoro barocco, di far ritornare la Cattedrale di San Lorenzo, alla sua austerità iniziale (che è quella che noterete entrando in chiesa).
Informazioni utili
Orari: Invernale: 10-13; 15-18 Estivo: 10-13; 15-19 (Agosto: 10-13; 15-20)
Per prenotare una visita guidata potete utilizzare questo link.
Chiesa di Santa Rosa/ Chiesa di Santa Maria della Quercia
Sono due delle chiese principali della città, una dedicata alla Santa considerata la patrona di Viterbo, costruita nel 1850 ed annessa all’attuale convento delle Clarisse. Oggi ospita il corpo della Santa che è possibile vedere in una delle cappelle laterali.
L’altra, la Chiesa di Santa Maria della Quercia, è un santuario, poco fuori il centro storico di Viterbo, famoso per via di una leggenda. SI narra che nel 1400 venne dipinta l’immagine della Vergine Maria con il bambino su di una tegola poi appesa ad una quercia; un cavaliere inseguito dai nemici, arrivò dinanzi all’albero e si gettò ai suoi piedi divenendo invisibile e sopravvivendo così ai suoi inseguitori. In questo luogo venne edificato l’attuale Santuario.
Cosa fare a Viterbo: le Terme dei Papi
Se siete amanti del relax e delle SPA, non potete perdervi le Terme dei Papi. La piscina monumentale è aperta di sabato anche di sera ed è sicuramente molto suggestivo fare il bagno in una acqua dalla temperatura variabile, mentre fuori non fa magari neanche molto caldo (noi ci siamo stati a gennaio ed è stato davvero rilassante). La temperatura varia a seconda di quanto vi avvicinerete all’origine del flusso d’acqua: man mano che ve ne allontanate, la piscina diventa più profonda e l’acqua è un po’ più fredda.
Visitare Viterbo: la Viterbo medioevale
Arrivare a Viterbo ed osservarla da fuori rende già molto bene l’idea di cosa sia stata la città in passato e di cosa ci si può aspettare varcando le sue porte. La città è infatti quasi completamente circondata da mura.
Il cuore di Viterbo è il suo quartiere medioevale, fatto di vicoli stretti, archi e palazzi in pietra e dai bordi merlati. Una passeggiata in questa zona vi farà sentire quasi come se foste in un piccolo borgo e non in una città (a me ricorda molto i piccoli paesini umbri o toscani), con scale piene di fiori colorati, un silenzio quasi innaturale e percorsi stretti e grigi che si aprono su piccole piazzette di paese.
Se riuscite, prenotate una visita guidata (noi non abbiamo avuto modo di farla) in modo da non perdervi ogni piccolo angolo di storia della città.
Cosa vedere a Viterbo e dintorni
Nelle immediate vicinanze di Viterbo vi consiglio di visitare Civita di Bagnoregio, conosciuta come la città che muore, Villa Lante con i suoi splendidi giardini, la Necropoli etrusca di Castel D’Asso, e la Riserva Naturale del Lago di Vico.
Se vuoi vedere qualche altra foto su Viterbo, ecco il link al mio album Viterbo: la città dei Papi.