Mentre organizzavo il nostro weekend lungo a Caserta e dintorni e cercavo informazioni su cosa visitare di imperdibile in zona, mi sono imbattuta nella Reggia di Carditello, o meglio nel Real Sito di Carditello, per scoprire, con mia somma delusione, che non avrai potuto visitarla: lavori di ristrutturazione ne limitano la visita a pochi orari e ad eventi organizzati e ne delimitano in ogni caso il percorso attualmente godibile. Peccato. Immaginate la mia gioia quando ho scoperto che avrei potuto visitarla, sebbene limitatamente alle sale aperte, durante AITB Caserta! Ne sono stata felicissima!
Reggia di Carditello
La storia del Real Sito di Carditello
Il particolare nome è legato alla storica presenza delle piante dei Cardi, in numero così elevato da impedire l’ingresso all’area a coloro che volevo attraversare le piantagioni.
Si tratta di una vasta zona delimitata dal fiume Volturno, dal Fiume Clanio, dal Mar Tirreno e dal Timnte Tifat ed i suoi colli, originariamente adibito ad azienza agricola e allevamento.
Nel 1700, per volere di Cardlo di Borbone, divenne un luogo di caccia e allevamento dei cavalli, poi tramutato per volontà di Ferdinando IV di Borbone (lo stesso del Complesso Monumentale di San Leucio) in una fattoria modello, dedicata alla coltivazione del grano e all’allavemento di bovini e dei cavalli Persano. All’epoca era circondato da un vasto territorio boschivo, di circa 2100 ettari (ancora oggi è presente un bosco, completamente ripulito ed attrezzato per attività di svago e come area picnic).
Il sito, preceduto da un galoppatoio in cui spicca un tempietto circolare ed un obelisco, è stato progettato e costruito dall’architetto Francesco Collecini, allievo e collaboratore di Luigi Vanvitelli.
Era costituito da un edifizio centrale, la reggia vera e proprio, con gli alloggi e la cappella reale, alcune torri e diversi capannoni, adibiti a locali agricoli e per l’allevamento.
Finì in disuso dopo la dinastia dei Borbone e venne utilizzata come base dai Garibaldini, confluendo nelle proprietà dei Savoia prima e del demanio poi. Venne occupata durante la seconda guerra mondiale, sia dalle truppe tedesche che da quelle americane. ed è solo nel 2011 che si decise di mettere all’asta il sito. Purtroppo nessuno partecipò a tali aste e la storia attuale della Reggia di Carditello ha inizio solo nel 2013 quando venne acquistata dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
La Fondazione Real Sito di Carditello
Nel 2016 nasce la Fondazione Real Sito del Carditello, come unione di MiBACT, Regione Campania e Comune di San Tammaro. E’ stata aperta al pubblico per la prima volta nel 2017 e sono in corso operazioni di restauro.
La Fondazione ha lo scopo di promuovere la conoscenza, la protezione, il recupero e la valorizzazione del Real Sito di Carditello e delle aree annesse.
Le zone attualmente visitabili
Al momento è possibile accedere al giardino anteriore del sito, dove sono visibili il tempietto e l’obelisco, oltre alla facciata principale della Reggia di Carditello, e dove spesso è possibile assistere anche a passeggiate ed addestramento dei Cavalli Persani, ritornati al sito nel 2018 dopo esser stati storicamente allevati qui per secoli.
E’ possibile accedere alla Cappella dell’Ascensione, dove spesso sono allestite piccole mostre (quando siamo andati noi era in corso la mostra fotografica “Urbex – un viaggio nei luoghi dell’abbandono laddove la polvere del silenzio è la sospensione del tempo“), e ad alcune sale del piano terra, utilizzate occasionalmente come sala eventi.
I lavori di ristrutturazione
I lavori di ristrutturazione, restauro e rifunzionalizzazione del Real Sito di Carditello, sia quelli già ultimati che quelli attualmente in corso, hanno come obiettivo la valorizzazione sostenibile del sito. Sono oggetto del restauro il Tempietto esterno, che si trova nel galoppatoio, lo Scalone centrale, alcune sale interne (camera da letto e retrostanza, sala della tavola matematica, camera oscura biblioteca, salone delle festa, sala dei dipinti agresti e sala di Diana.
Si sta inoltre pensando alla creazione di alcune aree destinate ad ospitare eventi e conferenze, oltre alla creazione di un ristorante gourmet, che utilizzi i prodotti tipici della zona. Il Real sito di Carditello avrà infatti un suo caseificio (ritornando alle sue origini, con la storica produzione di Mozzarella di bufala) ed una sua vigna (anch’essa rifacimento della tradizione secolare di vite maritata col pioppo: coltivazione sperimentale che prevede l’utilizzo di alberi vivi come tutori delle piante di vite).
Gli eventi
Sono tantissimi gli eventi che durante l’anno vengono organizzati nelle sale aperte del Real SIto del Carditello, nel giardino antistante e nel boschetto che si trova a pochi passi dall’ingresso. Ve ne cito giusto qualcuna ma vi consiglio di consultare spesso il loro sito web per restare sempre aggiornati:
- Carditello Experience: laboratori per bambini, spettacoli teatrali, degustazioni di vino, voli in mongolfiera, eventi gastronomici, pratiche olistiche e pilates.
- Jazz & Wine: degustazioni di vini e concerti.
- Carditello Festival: manifestazione estiva con spettacoli culturali e musicali.
Informazioni utili per visitare la Reggia di Carditello
Il Real Sito di Carditello si trova in Via Carditello, 81050 San Tammaro CE, a circa 20 km (25 minuti in macchina) da Caserta, in direzione Santa Maria Capua Vetere, che si trova a soli 7 chilometri dalla Reggia di Carditello.
Per maggiori informazioni su orari, costi ed eventi vi suggerisco di visitare il Sito Ufficiale.
Come sarà il Real Sito di Carditello
Il Real Sito del Carditello sarà un complesso a tutto tondo, con sale eventi e ristoranti esclusivi ad affiancare un Complesso Monumentale che già da solo varrebbe la pena di essere visitato. Io, in tutta sincerità, spero che riapra totalmente al pubblico il prima possibile: me ne sono innamorata soltanto a vederne le immagini sul libro che ci è stato gentilmente regalato dalla Fondazione Real Sito del Carditello.
Come sarà il Real Sito di Carditello? Sarà bellissimo, una meta imperdibile per chi visita Caserta, ed io non vedo l’ora di vederlo ultimato!