Era da tanto che Corrado mi parlava di Officina Culinaria. Lo aveva visto passando davanti per caso con un amico qualche anno fa e, chissà come mai, era stato attratto dal luogo, tanto da ricordarmelo ogni volta che, per un motivo o per un altro, si parlava di Ostia per decidere se andare nel quartiere marino di Roma a fare una passeggiata. Perché forse non tutti lo sanno, ma Ostia è un quartiere di Roma, sebbene ha le dimensioni (e avrebbe anche tutta la dignità) di un comune a se stante.
Siamo stati a pranzo da Officina Culinaria in uno splendido giorno di sole, così caldo da consentirci di mangiare beatamente all’aperto, senza neanche la necessità di indossare la giacca, in un giorno di ferie dedicato a noi due, probabilmente l’unico dell’anno, in occasione del nostro anniversario.
Siamo arrivati a 6 anni. Non so dirvi se sono tanti o pochi, ma sono sicuramente stati intensi…
Siamo stati davvero bene, coccolati dai raggi del sole e dal buon cibo, in un clima sereno e piacevole. Corrado mi ha già detto di volerci tornare… e sicuramente accadrà. Certo, non è un ristorante economico, anzi. I piatti sono piuttosto costosi e non molto abbondanti. Ma sono particolari e sfiziosi, tutto a base di pesce, con ricette originali e dal sapore unico. Consigliato per una occasione romantica.
Officina Culinaria: il locale
Sia l’interno (una piccola sala e una verandina riscaldata) che il patio esterno sono molto curati, in stile minimalista e moderno, con un richiamo al mondo del mare e dei pescatori. La zona esterna confina con la strada ma non è una via estremamente trafficata quindi, in tutta onestà, non vi ricorderete nemmeno di avere una carreggiata accanto a voi.
Più di ogni altra cosa mi hanno colpito i piatti utilizzati ed i bicchieri, decisamente ricercati, sopratutto se confrontati alla semplicità di tavoli e sedie.
Il servizio è ottimo, professionale e cortese.
Officina Culinaria: il menù
Ci sarebbe da ordinare tutto e lasciarsi trascinare in un vortice di sapori. Il ristorante meriterebbe infatti un menù degustazione che consentirebbe agli appassionati come di assaporare tutti i capolavori creati dallo chef.
Noi abbiamo diviso due antipasti, Insalata di polpo, sedano, uva, patate viola e riduzione al moscato e Gamberi in pasta kataifi , miele e tartufo. Corrado è rimasto rapito dai Gamberi che, in effetti, si scioglievano in bocca, ma io mi sono innamorata del contrasto dei sapori abbinati nell’insalata di polpo: la croccantezza del sedano, il dolce dell’uva, il colore caratteristico delle patate…semplicemente perfetti e freschissimi!
Corrado ha poi scelto un primo, un fuori menù, Spaghettoni vongole e porcini, buoni, anche se la cottura dei funghi non lo ha convinto fino in fondo, mentre io ho preferito un secondo, Calamaro ripieno di scarola ripassata, acciughe, caciocavallo al tartufo su crema di pomodorini piccantina. Impossibile raccontarvelo: davvero fenomenale.
Abbiamo accompagnato il pasto con il mio vino bianco preferito, il Moscato Secco di Terracina della Tenuta di Sant’Andrea.
Per concludere due dolci, un babà ed il bosco d’autunno: bello e molto scenografico (meraviglioso il funghetto ed il muschio), oltre che buonissimo.
Il costo, come vi dicevo, non è contenuto. Abbiamo speso in due poco più di 100 €. Ma ne è valsa la pena.
Officina Culinaria: contatti utili
Via degli Acilii, 15, 00121 Lido di Ostia (Roma)
06 562 2945
Sito ufficiale
Vi dirò che onestamente non mi sento di inserire questo ristorante nella mia rubrica dei luoghi kids friendly, nonostante la presenza di fasciatoio e seggiolone. Il locale è tendenzialmente elegante, anche se semplice e familiare, così come il cibo servito è un po’ troppo particolare, consigliato, secondo me, più per coppie o piccole comitive che non famiglie. Ovviamente la presenza di facilitazioni mi fa pensare che siano abituati a piccoli avventori (con noi c’era solo M. ma aveva già pranzato e ha dormito tutto il tempo) ma la location è sicuramente più adatta ad altro tipo di clientela.
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