Ho corteggiato Il Tummà a distanza per mesi e mesi: ho conosciuto la chef Marilisa Visaggi grazie ad uno scambio di messaggi e commenti su facebook ed ho iniziato a seguire da lontano il suo lavoro. Me ne sono innamorata: vedevo scorrere ogni settimana piatti diversi sulla mia bacheca, a volte di ispirazione pugliese o napoletana, altre volte con attinenze estere, il ché mi faceva pensare ai viaggi, almeno a tavola, in un momento in cui prendere un aereo non era poi così semplice. Ero però lontana da Terlizzi e potevo solo ammirare il lavoro di questa donna, innamorata della cucina e della ricerca gastronomica, in attesa di raggiungerla fisicamente.
Il Tummà
Sono passati mesi e finalmente sono entrata nel suo locale: bella la sala interna e splendida la verandina affacciata su di un giardino. Molto caratteristica la tavola, con bicchieri per l’acqua tutti colorati. Servizio super gentile ed attento.
Ed ora veniamo al cibo. Si sa che quando si hanno molte aspettative è un attimo che si resta delusi. Ed io di aspettative ne avevo davvero a bizzeffe!
Inizio con dirvi che non appena ci è stato consegnato il menù ho capito che avrei avuto difficoltà a scegliere: mi ispirava praticamente tutto! Per fortuna, con i miei “compagni di merende”, abbiamo deciso di prendere 4 antipasti differenti. Scelta azzeccatissima perché ci ha dato modo di assaggiare sapori tutti differenti tra di loro.
Sono rimasta folgorata dal gusto dei piatti, tanto da pensare che è uno dei ristoranti più buoni in cui io sia mai stata (e si che lo sapete che ne ho provati a migliaia!), ovviamente nel suo genere, quello di un ristorante che non è un bistrot ma neanche una trattoria, e che prepara piatti con ingredienti semplici ma con grande cura negli abbinamenti
Impiattamento davvero perfetto, non troppo elaborato ma accattivante nelle forme e nei colori. Noi abbiamo scelto:
- Mozzarella di Bufala con fioroni e pane aromatizzato
- Polpo croccante, crema di patate, emulsione di arachidi, salsa barbecue, acqua blu e capperi
- Fiori di Zucchine, ripieni di ricotta in tempura, vellutata di zucchine ed emulsione di acciughe
- Baccalà mantecato e crema di piselli
Non saprei dirvi quale mi è piaciuto di più, perché davvero erano tutti sapori diversi, freschi e piacevoli, ma, se mi devo sbilanciare, io forse ho avuto una predilezione per il baccalà.
A seguire alcuni di noi hanno preso dei primi (tra cui Spaghettoni con colatura di Alici), altri i secondi. Io ho scelto le Orecchiette, acqua di pomodoro, spuma di provola affumicata, acciughe e pane croccante, molto buone, e Corrado un Filetto di Bovino, con patate al tartufo e cipolla caramellata con riduzione di marsala: il piatto migliore della serata (ovviamente l’ho assaggiato, eh!). Carne tenerissima, cucinata alla perfezione e accompagnata da cipolle caramellate da sognarsele la notte!
Da bere una Malvasia bianca del Salento, un vino po’ salato (lasciatemi passare il termine, non sono una intenditrice), che mi è piaciuto tantissimo.
Per chiudere il pasto Bignè con crema chantilly e Babà con la panna.
Il costo è giusto, per quello che abbiamo mangiato, sicuramente più alto della media dei ristanti locali, ma sono dell’idea che sia giusto pagare la qualità, sia nella ricerca degli ingredienti, sia nello studio che sta dietro la preparazione di ogni piatto.
Il Tummà: informazioni utili
Corso Dante Alighieri, 59, 70038 Terlizzi BA
080 567 9510
Sito Web
Piccola curiosità: il nome, Il Tummà, deriva da una antica favola barese, oramai in disuso, che narrava le avventure di uno gnomo di nome Tummà che scappando di casa si perse nel tavoliere pugliese, iniziò a piangere e dalle sue lacrime la terra arida diventò un campo fertile coltivato ad olivi.