Fori Imperiali Roma

Fori Imperiali: uno spettacolare itinerario nel cuore di Roma

I latini l’avevano soprannominata Caput Mundi: Roma, la nostra capitale, è da sempre orgoglio del popolo italico. Una moltitudine di poeti, autori e cantanti ne ha celebrato la bellezza e potenza. La presenza di maestose rovine, come i Fori imperiali, contribuisce alla sua sontuosità.

Fori Imperiali Roma

Fori imperiali

La storia dei Fori Imperiali

I fori imperiali erano i cinque centri propulsori della vita pubblica dell’antica Roma. Furono eretti per volere dapprima di Cesare Augusto ed, in seguito, degli imperatori Ottaviano, Vespasiano, Nerva e Traiano.

Fu il brillante intelletto di Cesare a partorire la geniale idea di erigere il primo sito. Nel 46 a.C., iniziarono i lavori che portarono alla costruzione del nucleo che commemorasse le divine origini della sua discendenza.

Il secondo sito, il foro di Ottaviano Augusto, fu pensato per scopi propagandistici, il luogo doveva magnificare l’inaugurazione di un’età aurea.

 

ll tempio della pace, il terzo foro, sorse per desiderio di Vespasiano.

Domiziano, oltre ad unificare i tre centri, fece erigere un quarto sito. Sfortunatamente, il suo ideatore morì prima di vedere l’opera terminata. Spettò a Nerva il piacere di posarvi su gli occhi.

Infine, l’imperatore Traiano aggiunse l’ultimo pezzo all’eccezionale puzzle.

Rimasti intatti solo nell’antichità, dal Medioevo, i fori subirono un lento ma inesorabile processo di demolizione.

Molte perle del complesso archeologico sparirono, per lasciare posto ai primitivi complessi urbani di case popolari e edifici religiosi.

Svariati pontefici si cimentarono nell’impresa: Papa Onorio I, nel foro di Cesare, pose le basi per la chiesa di Sant’Adriana e per la meno voluminosa chiesa di Santa Martina.

Per quel che concerne il Foro di Ottaviano, furono i monaci basiliani a commissionare l’innalzamento di un monastero. L’ ala orientale fu occupata, progressivamente, da edifici sacri.

Gli spazi su cui si ergevano il tempio della pace e il Foro di Nerva mutarono volto, a causa dell’edificazione di case modeste o di residenze aristocratiche.

Nel foro di Traiano, la più importante trasformazione fu l‘asportazione del pavimento. Qui, gli archeologhi hanno rinvenuto una fornace di ceramica, ritrovamento utile agli studiosi della maiolica romana proto-rinascimentale.

 

Negli anni 30, prese il via il progetto finalizzato a restituire al mondo i Fori.

Il programma fu guidato da Corrado Ricci. La strada, denominata via dei Fori, fu inaugurata da Mussolini nel 1932.

Negli anni settanta, si ipotizzò di smantellarla, poiché costruita durante il ventennio fascista. Fortunatamente, molti si opposero: il quotidiano Il Tempo e lo storico dell’arte Brandi si batterono perché tutto rimanesse com’era.

L’unico provvedimento effettivamente preso fu la costruzione di una zona pedonale. Nel 2013, l’allora sindaco Ignazio Marino chiuse al traffico privato gran parte dell’area.

Nell’ultimo decennio del XX secolo e nel primo decennio del secolo seguente, furono indetti nuovi scavi archeologici:  gli studiosi scoprirono la reale collocazione della statua equestre di Traiano. L’architettura del foro era poi più complessa di quello che si era creduto: lo spazio presentava più serie di colonne, scolpite in pregiati marmi.

Il foro di Augusto, invece, aveva due absidi, al posto di una sola.

I Fori Imperiali oggi

 

Ancora oggi è possibile, tuttavia, rimembrare gli sfarzosi spazi della Roma che fu attraverso quel che ne rimane.

Del foro di Cesare, restano il podio del tempio di Venere e alcuni frammenti di colonne e portici limitanti il territorio.

Il foro di Augusto ha conservato l’esedra settentrionale e meridionale, assieme a gran parte del tempio, col suo colonnato ornato da capitelli corinzi.

Poco e nulla ci rimane dei Fori della pace e di Nerva: sono visibili soltanto qua e là tracce delle originarie costruzioni.

Del Foro di Traiano resta un unico monumento funerario: la Colonna Traiana.

Eventi e curiosità

Spesso, i Fori fanno da sfondo ad importanti manifestazioni e parate, come quella militare del 2 giugno.

Ultimamente, l’evento Tutti insieme ai fori imperiali ha fatto sì che, ivi, si radunassero udenti, non udenti e un interprete della LIS. 

Ecco alcuni suggerimenti per coloro che desiderano perdersi nella magia dei ruderi.

Gli ingressi sono estremamente limitati. Consigliati la prenotazione al numero 060689 e l’acquisto del biglietto online. Prenotazione obbligatoria anche per chi è esente da pagamento.

Informazioni utili per visitare i Fori imperiali

Orari e costi

Gli orari di fine visita variano a seconda della stagione o meglio del periodo dell’anno, mentre l‘orario di ingresso (8:30) resta stabile.

Riguardo alle tariffe, il prezzo intero è di 4 euro, quello ridotto ammonta a 3. Esistono anche biglietti cumulativi che comprendono anche la visita al Colosseo e al Palatino.

Per maggiori informazioni vi consiglio di visitare il sito ufficiale.

Come arrivare ai Fori Imperiali

Per raggiungere la nota località storica, si potrà usufruire di mezzi come bus, metro e treno.

Le linee del bus in corrispondenza dei Fori sono le seguenti: 118, 160, 190F, 30, 628, 80, 85. Sarà possibile visitare il complesso anche col trasporto che attraverserà i binari FC3, FL5 e R. Ultimo veicolo, che effettua il servizio di accompagnamento dei passeggeri, è la linea metro B.

Cosa vedere nei dintorni dei Fori Imperiali

Se avete raggiunto la capitale, mossi dal desiderio di godere di altri capolavori, raccomandiamo una visita nei dintorni.

A pochi passi, sarete al cospetto del Colosseo. Altre costruzione risalente all’età imperiale, nelle vicinanze, è il Pantheon. La Fontana di Trevi e Piazza Navona potrebbero completare un incredibile iter turistico.

– Elenco luoghi di interesse di Roma –

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