Il Budget Hotel si rivela una scelta ottima, silenzioso, con un letto comodissimo ed una doccia calda che rigenera. Ha una cucina comune dove preparare il caffè ed una splendida terrazza dove far colazione. Ci rimettiamo in macchina sulle splendide strade norvegesi circondate di verde e di acqua.
La prima tappa di oggi è il Lindesnes Fyr, il faro che segna il Capo Sud della Norvegia, ossia il punto più a meridione dell’intera nazione.
E’ meno alto del Faro di Hirtshals che abbiamo visitato ieri ma è immerso in una panorama di rocce e di scogli a picco sul mare, ed il bianco ed il rosso del faro risaltano contro l’azzurro del cielo. C’è il sole ma anche molto vento e le rocce sembrano quasi risplendere e nascondersi tra le onde. Nel biglietto d’ingresso è compreso un bel té caldo, ottimo per riscaldarsi un po’ e fermarsi a scrivere una cartolina.
La seconda tappa della giornata è Stavanger, anche se il realtà vogliamo raggiungere il Preikestolen che si trova a pochi chilometri da Tau. Ma noi ci fermiamo a Stavanger, lasciamo la macchina in un parcheggio e decidiamo di traghettare a piedi dato che poi a Tau possiamo utilizzare una navetta fino alla base del sentiero. Commettiamo questo errore, l’allontanarci dalla macchina, pensando di riposare un po’. Ma la scelta si rivelerà sbagliata, quindi lo dico fin da subito: se volete salire sul Preikestolen, considerate una intera giornata e non poche ore e assolutamente traghettate anche la macchina fino a Tau, in modo da non aver nessun tipo di problema al ritorno!
Come dicevo, noi lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento di Stavanger, prendiamo il traghetto e poi la navetta fino al Pulpit Rock. Arrivamo che sono quasi le 17.
Iniziamo la salita, sono 4 km piuttosto impegnativi, tra salite ripide, tratti un po’ più pianeggianti e zone sconnesse. Il panorama intorno a noi è davvero splendido ma noi non siamo per nulla allenati e dopo un po’ iniziano a superarci tutti! Però ne vale la pena e quindi lentamente continuiamo a salire.
Durante il percorso inizio a preoccuparmi per l’orario. Il nostro alloggio è piuttosto lontano e noi saremo stanchi alla fine della giornata per rimetterci di nuovo in macchina. Decidiamo così di disdire e di prenotare un hotel a Stavanger stessa. Pensiamo, così, di aver risolto tutto e ci rilassiamo godendoci pienamente il panorama. Arrivati in cima, ci si apre davanti agli occhi uno spettacolo unico al mondo. Molti conoscono o hanno visto foto del Preikestolen. Trovarsi li dal vivo è completamente diverso. Una emozione che non so descrivervi. Il panorama a strapiombo sul LyseFjord è mozzafiato.
La discesa è ugualmente faticosa ma incrociamo un tramonto tra i sassi ed i laghetti ed un sole che sporge tra le nuvole che ci fa dimenticare ogni stanchezza.
Siamo nuovamente all’inizio del percorso intorno alle 22. Purtroppo però scopriamo che l’ultimo autobus partiva alle 21 e che siamo quindi bloccati qui, con la macchina a Stavanger.
Dopo attimi di panico (più miei che di Corrado) chiediamo all’hotel li vicino se è possibile chiamare un taxi fino al traghetto che, fortunatamente, c’è anche in piena notte.
Una ragazza gentile si offre di accompagnarci dopo aver finito il suo turno, verso le 23. Riusciamo così a prendere il traghetto e ritornare alla macchina. Dopo aver cercato invano l’ingresso di un primo hotel (si vedeva benissimo la scritta enorme ma non da dove si entrasse!!!), ci dirigiamo verso il Radisson e finalmente alle 3 di notte siamo a letto, stressatissimi e stanchi, ma pieni delle emozioni positive della salita sul Preikestolen.
#EstateAlFresco: giorno 3. Abbiamo percorso circa 350 km.
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