Avrei potuto aggiungere “Sono una Mente Nomade – il Viaggio, il Sacrificio, la Felicità” al mio elenco di libri per viaggiare, invece di dedicargli uno spazio, seppure piccolo, tutto suo.
La verità è che ho divorato il libro di Edoardo Massimo Del Mastro, noto nel web come Mente Nomade. L’ho letto in 2 notti, l’unico momento in cui ho un po’ di tregua dagli impegni della vita quotidiana e dai miei figli, l’unico vero momento tutto mio, quello in cui posso stare un po’ sola con me stessa, dedicarmi alle mie passioni, o, semplicemente, fermarmi nel silenzio a riflettere.
Ed è per questo che ora scrivo, di getto, queste poche righe sul libro che ho finito solo qualche ora fa. Mi ha fatto riflettere e mi andava di condividere con voi questi pensieri.
Sono una Mente Nomade: il libro
Prima di tutto però vi devo spiegare un po’ cosa troverete nel libro, senza fare eccessivi spoiler, casomai vi venisse voglia di leggerlo.
Non sono racconti di viaggio. Sono un diario di viaggio, è vero, lo stesso scrittore lo definisce così (senza definirsi uno scrittore), ma se vi aspettate di trovare spunti sulle destinazioni citate state cercando il libro sbagliato.
Qua troverete sensazioni, emozioni, un percorso di rinascita che passa si, attraverso il viaggio, ma che sopratutto è una ricerca di silenzio interiore, di calma, di spazio per lasciare liberi i propri pensieri.
Non è il racconto di una fuga. Non è neanche una storia di successo infinito (anche se Edoardo di successi ne ha e ne merita tanti). E’ la storia di un uomo che ha toccato il fondo. Non riusciva a risalire. E ha trovato nel viaggio la sua strada e, contemporaneamente, la sua meta.
Perché ve lo racconto?
I motivi sono due.
Il primo è una delle riflessioni fatte stanotte nel leggere alcune parti del libro, ossia la falsità dei social network (o meglio la loro parzialità). Ho fatto la scoperta dell’anno, lo so! Però è una di quelle cose che tutti sanno ma che spesso si fa finta di non vedere. Facebook, Instagram e tutti i social in generale, sono solo una piccolissima parte della vita delle persone e sono solo quello che ognuno vuole mostrare di sè.
Non dico che ci si costruisce un personaggio, o almeno non tutti, e sicuramente non Edoardo e non io, eppure sui social si mostra solo una parte, a volte, come dice Edoardo, perché si da alla gente quello che vuol vedere, nel suo caso i viaggi e non certo le file alla posta per pagare le bollette; altre perché viene naturale così: è più facile scattare una foto e raccontare un momento felice, un viaggio, una vacanza, piuttosto che urlare al mondo un proprio fallimento, un errore o una debolezza.
Forse non è così per tutti ma per molti lo è. E si finisce per credere che tutto il mondo è più felice di noi, per invidiare gente senza conoscere nulla della loro vita. Io non invidio Edoardo, non lo facevo prima e non lo faccio ora. Lo ammiro, ora che conosco la sua storia ancora di più. Perché non l’avrei mai percepita dai social, non sarei mai riuscita a leggere tra le righe della sua profonda tristezza, non avrei mai compreso la sua infinita forza d’animo.
La mia ricerca della felicità!
Il secondo, più personale, è che anche io ho avuto i miei momenti bui. Forse come tutti, del resto.
Li ho avuti in più di una occasione in realtà, ma due momenti della mia vita sono rimasti cicatrici indelebili.
Il mio ultimo anno di università, trascorso chiusa in casa a piangere (e studiare), col terrore di mettere il naso fuori casa: ogni volta che dovevo uscire, ad esempio per andare a sostenere un esame, o anche solo andare al supermercato, avevo crisi di pianto e attacchi di panico.
Non dormivo la notte, non mangiavo, ho perso i contatti con tutti quelli che erano all’epoca miei amici (mi resta solo un bellissimo ricordo dei miei anni universitari e l’amicizia incancellabile tutt’ora di Paola – ve ne ho parlato nei miei articoli su Valencia, lei ora vive lì).
Ho comunque dato gli ultimi esami e mi sono anche laureata anche col massimo dei voti, studiare mi piaceva moltissimo ed i libri mi facevano compagnia senza farmi mai paura. Ma di quell’anno ricordo solo le lacrime e le ferite.
Non so neanche come ne sono venuta fuori. So solo che piano piano, con qualche strascico, in un paio d’anni avevo una nuova vita: un lavoro a Roma, nuovi amici, un nuovo fidanzato, ho iniziato a viaggiare, a scattare foto, ho aperto il blog.
Poi, di nuovo il buio.
Non sto parlando di molti anni fa e probabilmente chi mi conosce neanche se ne è accorto. Sono brava a mentire e a sorridere sempre e comunque; negli anni ho scoperto che non mi piace parlare di me, preferisco ascoltare e fare finta che nella mia vita sia sempre tutto a posto.
Qualche anno fa però ho perso nel giro di pochi mesi due persone importantissime. Il dolore è stato lancinante. Fa male ancora oggi, se ci penso o se ne parlo. Nello stesso momento ho capito che parte della vita che mi ero costruita non era quello che volevo. Non ero felice.
Di nuovo, come anni prima, non mangiavo e non dormivo. Trascorrevo molto del mio tempo libero a piangere e non riuscivo a vedere una via d’uscita per il mio dolore. Ho fatto scelte sbagliate, ho fatto soffrire ingiustamente chi mi era accanto, per poi lasciarlo (avrei dovuto farlo prima probabilmente ma non ne ho avuto la forza).
Poi tra le lacrime un giorno ho chiesto a mia madre, la persona che da sempre ho avuto accanto in ogni momento, di partire con me. Siamo andati per un weekend a Dublino. Nessun viaggio estremo, nessuna ricerca di solitudine, ma è stato il mio modo di distrarmi, di voltare pagina.
Mi sono aperta di nuovo al mondo ed in cambio ho ricevuto tanta, tantissima felicità… dopo poco io e Corrado abbiamo iniziato il nostro percorso insieme, quello che ora ci ha portati ad avere due figli che amiamo e che sono la nostra felicità più grande. Non è sempre tutto in discesa, a volte non è nemmeno pianura 😀 però quello che ho ora è quello che davvero avrei voluto nella vita!
Non racconto spesso di me e del mio passato sul blog. Non credo importi molto alla gente, non ho una storia speciale da narrarvi. Sono una persona comune, con una storia comune, e spero di non avervi annoiato, ma ci tenevo a dirvi che ho letto un po’ di me in “Sono una mente nomade” e che forse anche voi potreste trovare nel libro la vostra personale chiave di lettura per inseguire i vostri sogni, piccoli o grandi che siano!
Sono una Mente Nomade – Il Viaggio, il Sacrificio, la Felicità
Editore: Salani
Data di Pubblicazione: ottobre 2019
EAN: 9788831000765
ISBN: 8831000764
Pagine: 157
Formato: brossura – ebook
Potete seguire l’autore, Edoardo Massimo del Mastro, sul suo blog https://mentenomade.it/ o sui suoi canali social: