Ponte Sisto

Ponte Sisto è il primo ponte di Roma edificato in epoca moderna, durante il Giubileo del 1475, per favorire il transito da e verso il Vaticano: prima della sua costruzione il collegamento tra le due sponde del Tevere avveniva tramite l’impiego di una barca-traghetto che congiungeva due spiaggette, quella “Arenula” sulla riva sinistra e quella “Renella” di fronte (vi ricordo che fino a qualche decennio fa il Tevere era considerato balneabile e sulle sue rive si creavano dei veri e propri stabilimenti: li possiamo vedere in tutte le immagini e i film dell’epoca della Dolce Vita!).

Ponte Sisto si trova nel cuore del centro storico della città eterna ed unisce il rione Trastevere al resto della città (da Piazza Trilussa a via dei Pettinari).

Fu costruito in travertino, sui resti di epoca romana del Ponte Aurelio, a due passi da quello che oggi è conosciuto come Ponte Rotto. E’ costituito da 4 arcate, per una lunghezza di circa 100 metri, con un’apertura circolare ed è decorato da cinque stemmi papali in marmo. Il grande occhio centrale viene utilizzato ancora oggi come “allarme” dell’innalzamento del Fiume Tevere, a causa di pioggia e maltempo.

Ponte Sisto

Nel 1800 Ponte Sisto venne completamente rimaneggiato, con lo scopo di allargarlo per una maggiore viabilità stradale, mediante l’aggiunta di marciapiedi pensili in ghisa poggiati su mensoloni con nuovi parapetti. Bisogna attendere fino al Giubileo del 2000 per una nuova opera di restauro che vede la demolizione delle sovrastrutture ottocentesche ed il ripristino totale dell’architettura del 400, così come oggi siamo abituati a vedere il ponte.

Personalmente, non lo considero uno dei ponti più belli di Roma ma è sicuramente tra i più attraversati, unendo due punti della città molto frequentati, sia di giorno che di notte, Trastevere e, a poca distanza, Campo dei Fiori.

Ponte Sisto

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