ZeroCalcare è uno dei fumettisti preferiti di Corrado. Io lo conosco a malapena, se non per qualche vignetta che mi ha fatto vedere occasionalmente lui e per la mostra a cui abbiamo preso parte anni fa, Libri Come: Zerocalcare in mostra. Erano però anni, dal lontano 2014, anno della sua creazione, che volevamo vedere il grande Mammuth dipinto da ZeroCalcare nella metropolitana di Rebibbia.
ZeroCalcanre e i Murales di Rebibbia
Ad essere onesta il murale mi ha un po’ delusa, forse perché sbiadito nel tempo, o forse perché mi aspettato un’opera ancora più grande di quanto in realtà non sia. Fatto è che il disegno decora l’accesso alla metropolitana: un mammuth, personaggio che compare spesso nell’opera di ZeroCalcare proprio ad indicare Rebibbia, il quartiere in cui vive, e due frasi particolarmente iconiche:
- Welcome to Rebibbia, fettuccia di paradiso stretta tra la Tiburtina e la Nomentana, terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi
- Qui manca tutto, non ci serve niente
E’ evidente che l’autore ama il proprio quartiere di provenienza, nonostante ne evidenzi le mancanze e nonostante sia considerato non propriamente uno dei quartieri più a modo della città di Roma. Ma così è: la periferia romana è spesso carica di contraddizioni.
Ma non è solo il Mammuth di ZeroCalcare l’opera che circonda la fermata Rebibbia della Metropolitana: non sono esperta di street art quindi non ne conosco gli autori, ma si notano facilmente una piccola vope quasi in controluce, sullo scivolo che conduce alla già citata Tiburtina e altri disegni poco distanti, tra qui il grande albero che decora lo Urban Art Hotel & Bar.
Per raggiungere la zona è necessario percorrere tutta la linea A della Metropolitana e scendere al suo capolinea, Rebibbia. Non c’è altro da vedere qui, se non i Murales, ma noi ci siamo andati appositamente e, nonostante il viaggio, comodo ma lungo, devo ammettere che ne è valsa la pena. Fatelo anche voi e fatemi sapere! 😉
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Negli ultimi anni le opere di street art stanno dando nuova vita anche ad alcune zone di parecchie città italiane. Non sapevamo che i murales di Rebibbia fossero firmati da ZeroCalcare!
Tra l’altro questo articolo calza a pennello visto che da oggi su Netflix è disponibile la serie “Strappare lungo i bordi” firmata proprio dall’artista protagonista del tuo racconto!
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Si, ho visto la pubblicità. Io ho visto anni fa anche una sua mostra, lo trovo un artista interessante.