Riuscite ad immaginare il vostro prossimo viaggio? A come sarà il domani quando questo incubo da film finirà? Quale sarà la prima cosa che farete?
Me lo chiedono in molti.
Ma io una risposta vera non ce l’ho. Sicuramente tra le prime cose che vorrò fare ci sarà rivedere la mia famiglia e tutti i miei affetti più cari. Ma quando? Finirà tutto prima dell’estate? Ci saranno nuove ondate di contagi e nuovi isolamenti?
E, sopratutto, riusciremo davvero a lasciarci alle spalle questo momento così triste e difficile? Torneremo alle nostre vite come se nulla fosse successo?
Sarà difficile riabituarsi a non star sempre tutti insieme, 24 ore al giorno, per così tanti giorni di seguito. E’ quasi un mese che non usciamo di casa, ed è quasi un mese che noi 4 viviamo in simbiosi, in un equilibrio strano ma perfetto. In fin dei conti stiamo bene e siamo felici. E’ bello avere così tanto tempo per giocare coi bimbi, per vederli crescere insieme, ritagliarci anche un po’ di tempo per noi due da soli, vedere qualcosa in tv abbracciati sul divano dopo che i bimbi dormono, leggere e rilassarsi al sole del balcone mentre giocano…
Ok, ho perso il filo del discorso 🙂
Volevo parlarvi di altro, ma scrivere di viaggi non è facile. Vorrei tanto dirvi che non ho smesso di sognarli, che sto programmando la nostra prossima fuga… ma non è vero. Forse non è normale per una travel blogger ammettere di non avere una meta già in mente. Forse non dovrei ammetterlo. Ma, in fin dei conti, cosa c’è di male a dire la verità?
Io, che vorrei andare in mille luoghi, che sogno viaggi da quando ne ho memoria, ora non ne ho la capacità.
E’ come se qualcosa si fosse rotto.
Non dico che non voglio partire, sarei bugiarda. Partirei oggi stesso se potessi. Solo, non ho idea di dove andare. Ho dovuto annullare troppi viaggi e progetti in così troppo poco tempo da aver subito quasi un “trauma”. Lo so che ci sarà il tempo di recuperare, ma sarà davvero così? O questi viaggi non li farò mai più? Visiterò le mete che sognavo fino ad un paio di mesi fa e che ho visto lentamente allontanarsi fino a svanire nel nulla? O ne progetterò altre, pensando che prima o poi tornerà il loro turno?
Di sicuro so che voglio scrivere. Non è facile, sia per i pensieri che affollano la mia mente, sia per il poco tempo che ho a disposizione (avere due bimbi sempre in casa e intrattenerli tutto il tempo è bellissimo ma assorbe la maggior parte del mio tempo).
Però voglio scrivere, voglio tornare a parlare di viaggi. Voglio ripercorrere quelli fatti finora, rivedere le foto e parlarvene. Ci voglio provare. Magari ne verrà fuori un articolo ogni tanto, ma andrà bene così.
Questa è la mia nuova terapia, per sconfiggere la paura e la tristezza, per superare questi giorni di quarantena, per tornare a sognare e per guardare al futuro con un tocco di “normalità”, perché, nonostante questi siano per noi giorni strani ma ugualmente e “stranamente” molto felici, prima o poi qualcosa cambierà.
E voi? Come state affrontando la quarantena? Cosa sperate per il vostro domani? E quale sarà il primo viaggio che farete?
Ma, sorpattutto, state cucinando come se non fosse un domani 😀 e vi state godendo questo tempo di forzata immobilità insieme alle vostre famiglie? Ricordate che non sempre tutto quello che sembra negativo lo è al 100%… vedere il lato positivo nelle cose, laddove esiste, è un ottimo esercizio di felicità!