Mi piacerebbe parlarvi di viaggi.
Raccontarvi dei miei progetti futuri o di luoghi già visitati.

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E’ inutile negarlo: sono settimane che non si fa altro che parlare di Coronavirus. Giorni e giorni che per strada, al tg, nelle case, su internet, sui social…ovunque!… è un dilagare di notizie, report e opinioni.
Io non amo molto dire la mia, anzi. Sono tra quelle persone che difficilmente esprimono il proprio pensiero e, ad essere onesti, non amo chi pensa di “avere sempre una opinione” e deve per forza “dire qualcosa su tutto”.
Ed anche in questo caso non dirò nulla sul Coronavirus, non ne ho le competenze. L’unica cosa che posso e riesco a dire è come ho vissuto e sto vivendo io questi strani giorni.
E’ iniziato tutto in sordina. Un virus che sembrava così lontano da noi. Un po’ di paura per qualcosa di ignoto ma poco di più. Ora che ci ha avvolti completamente, in un clima di terrore, di ansia, di domande senza risposte, di incoerenza, sembra di vivere in un universo parallelo, in una situazione che non avrei mai immaginato. Non pensavo che potesse toccarci così da vicino. Non credevo che avrei dovuto sconvolgere la mia vita in questo modo. Eppure è accaduto.
E resta poco da fare. Non viaggiare è il minimo che si possa fare. Per se stessi, per gli altri, per tutti.
Inutile dirsi bugie: inutile, anzi dannoso, è continuare a muoversi.
Chi viaggia, almeno secondo me, sta facendo del male al mondo. Ed è egoista ed irresponsabile. Pensa che a lui non toccherà e se ne frega se farà ammalare chiunque verrà in contatto con lui.

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Perché continuare a spostarsi e a far propagare il virus in questo modo? Possibile che non si riesca per una volta a pensare al bene collettivo (oltre che al proprio) e a fermarsi?
Sinceramente non riesco a capire chi continua a viaggiare e chi incita gli altri a farlo.
Io per prima ne soffro. E lo so che il turismo è al collasso e che chi ci lavora ne sta risentendo tantissimo. Me ne dispiace e spero che tutto possa ripartire prima possibile e ancora meglio di prima.
Ma non è il momento.
Ora dobbiamo fermarci.
Tutti.
Dobbiamo smettere di viaggiare (ma non smettere di sognare). E dare nel nostro piccolo, ai nostri lettori, il buon esempio.
Questo 2020 migliorerà, ne sono certa, ma per fare in modo che domani arrivi prima possibile oggi restiamo tutti fermi.
L’immobilità, per una volta, è la risposta.
Per chi fosse interessato, ecco il link con lo stato attuale della situazione e tutte le informazioni utili per cercare di prevenire il contagio ==> http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Hai perfettamente ragione! La penso esattamente come te …
Occorre fermarsi se si vuole dopo ripartire