Torinesi per 28 ore!

Visitare Torino: i consigli di #inviaggiocoiblogger

La mia prima volta a Torino risale a tanti anni fa: ero una studentessa universitaria e tra una sessione di esami e la successiva mi concedevo già qualche piccolo viaggio. Torino fu uno di questi e impresse nella mia memoria un ricordo bellissimo. Scoprii una città elegante e con molto da offrire. Purtroppo non ho avuto molte altre occasioni per visitare la città, se non con una breve fuga di 28 ore 2 anni fa (ve ne ho parlato QUI)  durante l’ostensione della Sacra Sindone. Sicuramente 28 ore sono davvero troppo poche per visitare Torino: bastano solo per una passeggiata tra i suoi bei palazzi, patrimoni Unesco e poco altro. Mentre cose da vedere a Torino ce ne sono in gran quantità!

Visitare Torino

Ho trascorso a Torino molte, lunghe giornate. Frequentavo, infatti, il corso di Laurea Magistrale nel capoluogo piemontese. Non ho mai amato Torino particolarmente, ma non posso non ammettere che questa città ha un suo fascino particolare.
Tra un esame e l’altro camminavo tra Piazza Castello, Via Po con i suoi banchetti pieni di libri usati e Piazza Vittorio Veneto. La mattina presto, in inverno, la Chiesa Gran Madre di Dio, laggiù, in fondo alla strada, era avvolta da una fitta nebbiolina che la nascondeva e la scopriva, in un’atmosfera di quiete e di mistero. Negli ultimi tempi mentre aspettavo di essere ricevuta dal mio relatore al Castello del Valentino, cercavo sempre di arrivare in anticipo per passeggiare nell’incredibile ed immenso Parco che gli fa da cornice.
Camminando per Torino ho scoperto alcune piccole chicche che non mi sarei mai persa per nulla al mondo: una cioccolata con panna da Guido Gobino in inverno o un gelato da Alberto Marchetti in estate.
Torino, è innegabile, è una città che merita una visita.
La storia, qui, è la storia dell’Italia: i Musei di Palazzo Reale e il Museo del Risorgimento sono lì per raccontartelo. C’è ancora una cosa che ho amato davvero di questa città, per cui sono ritornata più volte, al di là dell’Università: il Museo Nazionale del Cinema. All’interno della Mole si sogna attraverso le immagini, ripercorrendo, dalle origini al presente, la storia di questa incredibile arte.

www.viaggichemangi.com

Torino non è solamente palazzo Madama, Piazza Castello, Mole Antonelliana, Reggia di Venaria e gli altri monumenti stra conosciuti. La città riserva perle assolutamente non da meno ma fuori dai tradizionali itinerari turistici ed ingiustamente trascurati. Vi proponiamo una visita alla Villa della Regina. Si tratta di un vigneto sabaudo (tutt’ora in attività) con annessa villa di Anna d’Orleans (moglie di Vittorio Amedeo II (di qui il nome)) alla quale ha lavorato anche Filippo Juvarra. Situata sulla collina di Torino offre dai suoi giardini una stupenda vista sulla città. Alle spalle si trova il bel parco di Villa Genero dove è possibile rilassarsi dopo la visita.
La prima capitale d’Italia ha anche una tradizione scientifica solidissima e qui hanno studiato e lavorato scienziati di valore assoluto come Galileo Ferraris, Cesare Lombroso, Rita Levi Montalcini, Relato Dulbecco, Joseph-Louis Lagrance, Marcel Bich solo per citarne alcuni. Come conseguenza l’offerta museale a tema scientifico è vasta anche se la maggior parte dei visitatori della città si concentra quasi esclusivamente sul museo Egizio e sul museo dell’Automobile. Noi vogliamo consigliarvi una serie di musei di valore ed interesse indiscutibili ma decisamente meno conosciuti dal grande pubblico. Strizziamo anche l’occhio al portafoglio selezionando mete dal costo basso quando non addirittura gratuito. Una parte dei musei indicati sono nella zona del parco del Valentino, altri in pieno centro, altri ancora più decentrati e terminiamo con qualche suggerimento a poca distanza dalla città in modo da permettere a chiunque di infilare nel suo programma di viaggio qualcuno di questi musei.
Sapete, poi, che è possibile visitare anche alcuni centri di ricerca o partecipare ad un festival annuale di divulgazione scientifica?

Torino dopo le olimpiadi invernali del 2006 è diventata una città sempre meno industriale e più turistica. Anche se viaggio molto adoro la mia città, i suoi palazzi storici, i vicoli del centro e l’atmosfera quando si fà sera. Una cosa che consiglio sempre a chi viene in visita a Torino e sicuramente quella di assaporarla come un vero local. Staccarsi dai soliti circuiti turistici per immergersi nella quotidianità della città dei suoi quartieri. Quindi se volete scoprire una Torino insolita il mio consiglio è un tour alla scoperta di un quartiere che da qualche tempo è stato rivalutato e considerato da torinesi e turisti un quartiere modaiolo e della movida torinese. Ma se volete assaporare al meglio questo quartiere oltre che trascorrere una bella serata nei tantissimi locali che vi trovano, potete trascorrere una mattinata alla scoperta di questo multietnico e vivace quartiere.
http://sonoinvacanzadaunavita.it/2017/02/scopri-torino-san-salvario-by-day/

Nel mio lungo pellegrinare c’è solo una città che io abbia scelto ed è Torino. Il posto dove non avrei mai pensato di andare a vivere (sono tifosa del Napoli) e che poi, per amore, ho scelto come mia città. Se c’è un posto che mi abbia conquistato prima di tutto è il Mercato di Porta Palazzo. Anna, una mia collega, mi ci portò nel dicembre 2015 e da allora fu amore. La caratteristica di questo mercato, oltre alle grandi dimensioni, è la capacità di poterci trovare davvero tutto: dalla mozzarella campana ala frutto della passione fresco, dai prodotti per la casa alle scarpe per la prima infanzia. Insomma Porta Palazzo è davvero l’ombelico del mondo della capitale sabauda: un lungo abbraccio in tutte le lingue e le mani del mondo.

http://friariella.it/

 

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