Visitare Bari: i consigli di #inviaggiocoiblogger

Per la rubrica di #inviaggiocoiblogger scelgo alternativamente mete italiane e mete straniere, tra le città più note e tra quelle meno turistiche. Mi sono resa così conto che spesso ci sono dei luoghi che pochi considerano quale meta per un possibile viaggio. Bari è fra questi. Visitare Bari, intendo proprio la città e non i suoi più famosi dintorni (vedi Polignano, Alberobello etc…), sembra sia un evento raro. Eppure Bari non ha molto da invidiare a molti altri luoghi. Il suo centro storico, affacciato sul mare, profuma di salsedine e di antico. Si chiama proprio Bari Vecchia ed è un luogo magico: pochi chilometri quadrati, una passeggiata di un’oretta o poco più, tra vicoli stretti e chiese fino ad arrivare al castello. Oppure si può proseguire imboccando il lunghissimo lungomare: assolutamente da non perdere. O, ancora, lasciarsi alle spalle il centro storico e passeggiare tra le vie dello shopping (via Sparano, corso Cavour) senza dimenticare di osservare i palazzi signorili che fiancheggiano le strade.

Ok, sono di parte. Sono stata a Bari talmente tante volte da considerarla quasi casa. Io non ne ho mai scritto, ma l’ha fatto Corrado per me. Vi ricordate il suo post “Bari è acqua di mare“?. Oggi lascio spazio ai miei amici di #inviaggiocoiblogger. Vediamo insieme cosa suggeriscono di vedere a Bari e, sopratutto, perché!

Visitare Bari

La prima cosa che ricordo di Bari è la luce. La luce frantumata e riflessa dalle pietre bianche delle sue chiese: quasi un biglietto da visita della Puglia più autentica. E poi quel miscuglio irresistibile di sacro e profano che si trova ormai in pochi centri italiani dall’anima popolare e antica. Lo si apprezza semplicemente camminando fra i vicoli, le “chianche” di Bari Vecchia,  ossia il centro storico: vecchio non solo per età anagrafica ma per quel modo di vivere sempre uguale, indifferente allo scorrere delle stagioni e ai venti della modernità, che si palesa dietro le luci di un’edicola votiva o si affaccia sospettoso dagli usci di casa lasciati aperti. Del resto, ci sono luoghi nella Bari Vecchia che paiono un manifesto di questa way of life. Come la Chiesa del San Nicola, imperdibile, in cui si perpetua un culto capace di rinsaldare persino le due anime scisse del Cristianesimo: il Cattolicesimo, da un lato e la fede ortodossa, dall’altro. Fateci un salto e lasciatevi stordire dallo scintillio di ex voto e icone sacre. Oppure, la Cattedrale di San Sabino, con la sua cripta. Qui si custodisce la tavoletta bizantina della “Vergine Odegitria” giunta nel capoluogo pugliese, non a caso, dall’Oriente e venerata insieme al vescovo di Mira, come patrona… che un santo solo in città sembrava poco.
Naturalmente a Bari non c’è solo questo: dal bellissimo lungomare col porticciolo da cartolina, alle vie più moderne per lo shopping non manca proprio nulla, tuttavia Bari Vecchia la trovate solo a Bari ed è il suo immobile incanto il vero motivo per fermarsi in città.

www.giornirubati.it

bari è acqua di mare

Camminare nel groviglio di stradine della Bari Vecchia è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Così rumorose, profumate, affollate le vie che intersecano il centro storico di Bari sono un’autentica celebrazione della vita semplice e genuina.
Durante i mesi più caldi dell’anno, le porte delle case sono lasciate aperte, gli uomini si radunano per una partita a carte improvvisata e i bambini scorrazzano con le loro biciclette destreggiandosi tra i tanti turisti che ammirano con il naso all’insù le chiese simbolo della città.
Chiese all’apparenza semplici e spoglie, ma che sorprendono al loro interno per la maestosità dei loro ornamenti e la sacralità che si percepisce appena varcata la soglia. Come la Basilica di San Nicola, patrono della città, che ospita due religioni: quella cristiana e quella ortodossa, o come la Cattedrale di San Sabino che vanta una cupola di 35 metri di altezza.
C’è aria di mare tra le vie di Bari, un’aria che rinfresca, che accoglie e conduce alla scoperta degli angoli più nascosti e imprevedibili. Come “la via delle orecchiette”, ormai tappa fissa di qualsiasi itinerario alla scoperta di Bari, ma non così semplice da trovare. La lentezza dei gesti delle signore che preparano le orecchiette fresche e la loro dedizione fa sì che il tempo per qualche attimo si fermi e si venga catapultati in un’altra epoca fatta di tradizione e poesia.
Bari è un tumulto di colori e persone che formano un insieme armonioso e allegro, come le onde del mare.

http://www.unapennainviaggio.it/

Bari Vecchia è stata una vera scoperta, uno di quei posti da cui non sai esattamente cosa aspettarti ma poi ci vai e ringrazi l’universo per averlo reso possibile. Tanto più perché avevo solo poche ore da trascorrere nel capoluogo pugliese, anzi una serata e tanta stanchezza accumulata dai giorni di viaggio precedenti. La curiosità però era tanta e ho fatto ricorso a tutte le mie energie residue per vederla. In passato considerata una zona degradata della città e soprattutto pericolosa Bari Vecchia è diventata oggi un suggestivo e vivace luogo di ritrovo dove turisti e locali amano passeggiare e fermarsi a mangiare e bere qualcosa. Ma c’è anche tanto da vedere e ve lo racconto qui:

www.tiraccontounviaggio.it/cosa-vedere-bari-vecchia-mini-itinerario-borgo-antico-bari

Bari non è certamente famosa per la sua street art ma, da un paio d’anni, questa nuova forma d’arte sta prendendo piede in città. Ho avuto modo di scoprire e conoscere due murales molto differenti tra loro per significato e iniziativa. Il Trittico di San Nicola di Ozmo (sottopassaggio di Via Quintino Sella) rappresenta il santo patrono in 3 vesti differenti: San Nicola dei baresi al centro, quello ortodosso dell’est e Santa Claus.
Corso Italia, il viale confinante con la stazione ferroviaria, è stato protagonista di un vero progetto di riqualificazione. Grazie ad Ikea e alcuni artisti italiani è nato il progetto “Ikea loves earth”! I murales, infatti, sono realizzati con vernici speciale che, a contatto con la luce, riducono la quantità degli agenti inquinanti di circa l’80%. I soggetti dei murales sono gli abitanti della natura, tra cui un galletto bianco/rosso simbolo della città di Bari.
http://www.nataperviaggiare.com/street-art-a-bari/

Visitare Bari: ottimo inizio per conoscere la Puglia!
“Mondovagando” vi consiglia  mete conosciute e non da visitare con l’arrivo della bella stagione.
I baresi amano molto la loro città…di quell’amore indissolubile! E la loro città ricambia il loro amore offrendo a tutti, cittadini e turistici, le sue bellezze.
Angela Mattia ci racconta Bari con un itinerario dettagliato che vi porterà attraverso i luoghi più importanti della città!

https://www.mondovagandosenzameta.it/cosa-vedere-a-bari/

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2 commenti

  1. Bellissime descrizioni, spesso sono proprio i posti che ci circondano a non essere apprezzati. Oggi Bari è collegata benissimo anche dalle linee aeree low cost in un ora si può raggiungere da tutta l’italia. Lo ricorderò per un week end mordi e fuggi.

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