Giorno 2 (7 Giugno 2015)
Ultimo giorno di un troppo breve #GarganoDaGustare. La sveglia è dura, per le 8.30 dobbiamo lasciare il B&b e così ci organizziamo in modo tale da caricare per tempo le valige in macchina e andare a far colazione direttamente con l’auto già pronta per la giornata.
Dopo la solita e abbondante colazione al bar Pizzicato, ci avviciniamo al centro storico di Vico del Gargano che, ad esser sincera, è quello che mi ha colpito maggiormente, forse perchè ancor più silenzioso ed elegante, con la quasi totale assenza di turisti, i suoi tanti rioni, le fortificazioni e le torri. Bello e strettissimo il Vicolo del Bacio e stranissimo è vedere come nelle torri oggi ci vivano famiglie come se fossero semplici case.
In giro qualche vecchietto che chiacchiera e che al nostro passaggio ci da indicazioni su cosa vedere. Passeggiamo tra i vicoli e, seppur a malincuore, decidiamo di non andare a mare, in modo fa aver più tempo per goder di questi borghi, che sono davvero favolosi.
Da Vico ci spostiamo verso Rodi Garganico dove, lasciando la macchina nella parte alta del centro storico, percorriamo tutte le stradine fino ad una splendida terrazza panoramica da cui partono piccole scale che in poco ci conducono al porto (una delle poche cose che avevo già visitato del Gargano, durante il mio Week end in barca verso le Tremiti).
Scendendo, notiamo delle casette con le facciate bianche dipinte con fiori colorati. Uno spettacolo.
Il porto è moderno e ben organizzato. Ci fermiamo per un aperitivo analcolico e due patatine, stupendoci, come ci accade spesso in questi giorni, di quanto costi poco qui la vita rispetto a Roma.
Peccato che per tornare alla macchina ora sia tutta salita! Una fatica terribile e sotto il sole, ma per fortuna il tragitto è breve.
La nostra direzione è ora Lesina, dove ci aspetta un lauto pranzo alle Antiche Sere.
Ci accoglie un paese che sembra quasi disabitato. Arido, spoglio e piuttosto triste e trascurato. Deludente, sopratutto se paragonato ai borghi visitati finora sul Gargano.
Il lago è bellissimo, ma è anch’esso trascurato e sporco. Ed infatti non c’è davvero nessuno in giro. E’ un peccato, perchè è evidente che ha un potenzionale turistico davvero notevole, sopratutto per le forme di eco-turismo che potrebbero esser sviluppate nella circumnavigazione del lago, quali trekking, tour in bicicletta, navigazioni etc…
C’è la pubblicità di un giro in barca lungo il lago ma non so se poi effettivamente viene svolta.
Il veder tanta natura lasciata morire così e possibilità di rinascita per un luogo così bello mi rattrista molto. Ma so che spesso è difficile far qualcosa per questi luoghi…anche se vorrei. Ed è la stessa tristezza che mi assale spesso quando mi trovo in Calabria.
Il pranzo è davvero ottimo e chiacchieriamo anche un po’ di questa situazione con il cameriere che ci accoglie. Dopo aver mangiato facciamo un’altra breve passeggiata sul lungolago deserto e ci rimettiamo in moto…ancora 3 ore e saremo a Roma, satolli di un #GarganoDaGustare che è stato puro spettacolo da tutti i punti di vista: sapori, odori, panorami e sopra ogni altra cosa la gente meravigliosa che abbiamo avuto la fortuna di incrociare lungo il nostro percorso.
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