La Chiesa di San Girolamo della Carità, come molte delle chiese romane, sorge sulle fondamenta di una antica casa matronale, quella di Paola, della quale non prende il nome in virtù del fatto che la stessa matrona romana ospitò spesso il più importante San Girolamo. Anche il titolo “Chiesa di San Girolamo della carità” deriva da un’altra usanza, quella delle confraternite: unioni di laici che, per ottenere l’accesso in paradiso, si profondono, in vita, in opere di bontà con una destinazione precisa o, come in questo caso, con l’obiettivo di fare carità.
La collegiata che sorge accanto alla Chiesa di San Girolamo ospitò per 33 anni San Filippo Neri che creò qui il suo primo oratorio.
Oggi la chiesa non è facilmente visitabile: è aperta solo poche ore la domenica mattina in occasione delle celebrazione della messa. Per visitare l’interno con calma e scoprirne uno dei segreti affascinanti (di cui vi parlerò a breve) è necessario ottenere un permesso speciale. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarla proprio in una di queste occasioni, grazie all’Associazione Culturale MiraMuseo, che ci ha guidati alla scoperta della chiesa e di tutti i suoi dettagli più nascosti…nonché, a sorpresa degli stesso organizzatori e grazie ad una suora particolarmente gentile, in quello che fu il primo oratorio di San Filippo Neri e nella sua stanza.
La Chiesa di San Girolamo della Carità
La facciata della chiesa di San Girolamo, un po’ persa tra i vicoli del centro storico di Roma, è un’opera seicentesca di grande bellezza. L’interno è a navata unica, con un soffitto di legno intagliato molto bello e ricco di dettagli. Ai lati della navata sorgono alcune cappelle, di cui una, la Cappella Spada, è il vero motivo di una visita dettagliata della chiesa.
Accanto all’altare maggiore è da notare la Cappella Antamori, unica opera a roma di Filippo Juvarra, contenente una statua di marmo dedicata a San Filippo Neri.
Cappella Spada
Dall’ingresso principale della Chiesa di San Girolamo, subito a destra, si nota una cappella barocca molto particolare e sui generis rispetto all’epoca a cui risale: la Cappella Spada. Erroneamente attribuita per anni al Borromini, dal quale furono “rubate” molte delle idee realizzative della cappella, l’opera è frutto dell’architetto Virgilio Spada che progettò e curò tutti i dettagli della costruzione e decorazione della cappella, con l’obiettivo di elevare la propria famiglia rispetto ai canoni dello stile delle altre cappelle gentilizie delle famiglie nobili romane, delle quali la famiglia Spada avrebbe voluto far parte.
Ne è chiara dimostrazione la presenza delle due figura laterali, i due esponenti di maggior rilievo della famiglia Spada (Giovanni Spada e Bernardino Lorenzo Spada), adagiati su di un divanetto come se riposassero nella loro stanza; tutta la cappella, infatti, tende a rappresentare un luogo intimo e familiare: al posto della balaustra, ad esempio, sono posti due angeli che sembrano quasi raccogliere un lenzuolo; le ali dell’angelo di destra, in legno, ruotano per consentire l’accesso alla cappella.
L’altare centrale è dominato dalla figura di una Madonna circondata da una corona di alloro e da foglie di palma; anche i sei ovali con i busti in marmo bianco, tre su ogni parete laterale della cappella, ritraggono alcuni antenati della famiglia.
La singolarità della Cappella Spada risiede nel rivestimento in marmi che ricopre l’intera superficie, dalle pareti, all’altare fino al pavimento. Si tratta di marmo policromo che viene utilizzato per la definizione di tutti gli spazi della cappella, senza utilizzo di forme architettoniche come, ad esempio, colonne.
Per ulteriori approfondimenti storici e artistici vi consiglio di consultare i seguenti link:
http://www.tesoridiroma.net/chiese_barocco/chiesa_girolamo_carita.html
http://iviaggidiraffaella.blogspot.it/2016/10/roma-la-cappella-spada.html
Oratorio e stanza di San Filippo Neri
Come anticipato nell’introduzione al post, alla fine della visita alla Chiesa di San Girolamo della Carità e alla Cappella Spada, ci è stato consentito di raggiungere la Collegiata dove per oltre 30 anni visse San Filippo Neri e dove lo stesso santo creò il suo primo oratorio, per raccogliere i fedeli e suoi devoti durante i momenti di preghiera. Oggi l’oratorio è molto più piccolo rispetto a quello creato dal Santo, a causa di lavori di ristrutturazione che ne hanno ridotto i confini.
A poco distanza è visibile la stanza dove alloggiò il Santo: l’abbiamo vista da una piccola cappella costruita sotto la stanza stessa che, sorretta da un antico pavimento in legno, non è visitabile in gruppi numerosi per motivi di sicurezza.
Anche così è una visita affascinante e suggestiva, aiutata dai racconti della guida e della suora gentile che ci ha accompagnati.
Chiesa di San Girolamo della Carità: Contatti Utili
Via Monserrato, 62/a, Roma, Italia
Orario di Apertura: tulle le domeniche dalle 10,00 alle 13,00
Sito web http://www.chiesasangirolamo.org/
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