Mi ha sempre incuriosito la straordinaria convivenza di antico e moderno già visibile nelle foto che circolano in rete della Centrale Montemartini. Trovo affascinante la rivalutazione di questo spazio industriale, convertito sapientemente in museo di arte classica e spazio per eventi temporanei, in un modo così particolare ed elegante da lasciare visibili i segni dello scorrere del tempo, affiancando ai macchinari termoelettrici di inizio secolo scorso, statue romane e altre opere d’arte.
Si chiama archeologia industriale. Un bel termine per definire un processo di rivalorizzazione di ambienti e architetture destinate al settore terziario e ad oggi considerate dei veri e proprio oggetti d’arte.
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Lo sguardo d’insieme è inspiegabilmente suggestivo. Non credo di riuscire a spiegarlo chiaramente e non penso che neanche le mie foto rendano giustizia a questo contrasto così forte eppure così lineare: l’occhio spazia nell’ambiente che lo circonda e si forma ora su una leva, ora sull’intarsio di un capitello, poi sulle tessere di un mosaico e subito dopo sulle turbine dei motori.
So bene che Roma è piena di musei e che sicuramente ci sono dei luoghi imperdibili che un turista dovrebbe prediligere durante la propria permanenza nella città eterna. La Centrale Montemartini è però il museo perfetto per chi vive a Roma e ha quindi tempo e modo di scoprirne gli angolini più nascosti e meno turistici.
Centrale Montemartini: ieri ed oggi
La Centrale Montemartini, intitolata a Giovanni Montemartini, un assessore che operò molto nel campo delle municipalizzazioni di servizi di interesse pubblico, venne inaugurata nel 1912 ed era adibita alla produzione di energia elettrica. La zona in cui sorge, sarebbe dovuta essere un’area di sviluppo industriale della città, per la vicinanza al Tevere, alla ferrovia e alla via Ostiense. Sorge infatti poco distante anche il Gasometro ed i Mercati Generali, oltre ad ulteriori aziende manifatturiere e laboratori artigiani. Rimase in attività fino agli anni 60 quando venne dismessa; 20 anni dopo l’Acea, proprietaria dello stabile, decise di ristrutturarlo e di ricollocare i grandi macchinari precedentemente smontati.
Il Museo, così come lo possiamo visitare oggi, venne inaugurato nel 2005 e fa parte del circuito dei Musei in Comune.
Centrale Montemartini: lo spazio museale
Il museo ospita una collezione permanente di reperti archeologici proveniente quasi unicamente dagli scavi relativi agli antichi Horti Romani, suddivisi su due piani, e le carrozze del Treno di Papa Pio IX, precedentemente conservate in Palazzo Braschi.
Le mostre temporanee
Al piano terra, accanto alle collezioni permanenti, esiste una zona dedicata ad esposizioni temporanee. Quando ho avuto modo di visitare io la Centrale Montemartini era presente la mostra “Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato” (visitabile fino al 31 ottobre 2018).
Informazioni utili per visitare la Centrale Montemartini
http://www.centralemontemartini.org
Via Ostiense 106 – 00154 Roma
Orari di apertura:
Martedì-domenica 9.00-19.00
24 e 31 dicembre 9.00-14.00
La biglietteria chiude mezz’ora prima
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