L’Arco di Paolo V, detto anche Arco di Tiradiavoli, è una apertura situata su Via Aurelia Antica (ai civici 21-109), quasi al suo inizio, vicinissima alla Porta di San Pancrazio. Si nota transitando sulla strada in macchina o passeggiando nella confinante Villa Doria Pamphili (le foto io le ho scattate tutte dall’interno della Villa, da dove si può osservare la sommità dell’Arco di Paolo V in tutta tranquillità!).
Arco di Paolo V
L’arco risale al 1600, periodo in cui Papa Paolo V decise di riportare in uso l’antico Acquedotto Traiano, rinominandolo Acqua Paola e facendo costruire anche il Fontanone del Gianicolo.
Nel punto in cui l’acquedotto attraversa via Aurelia Antica fu eretto l’Arco di Paolo V, ad una fornice non troppo ampia, rivestito di travertino. Sulla volta dell’arco è scolpita un’aquila mentre nelle lunette si notano due draghi, tutti simboli ed emblemi della famiglia Borghese.
Su entrambi i lati si trova una incisione che commemora l’opera di ripristino e di riadattamento dell’antico acquedotto. Sul cornicione sono presente in due stemmi papali.
Nel corso dei secoli l’arco subì diversi danni, a causa di battaglie e intemperie, ma è tutt’ora in piedi ed in ottimo stato.
Arco di Tiradiavoli: perchè questo nome?
L’arco è anche noto con il nome di Arco di Tiradiavoli, dal nome che anticamente aveva la via Aurelia Antica. Una leggenda narra che alcuni martiri cristiani trovandosi a passare da questa via avrebbero “tirato via i diavoli”; una ulteriore leggenda parla di una nobildonna che attraversava questa via su un carro trainato da cavalli con occhi di fuoco.
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