Il Castello D’Albertis è stata una vera scoperta durante il nostro viaggio a Genova. Situato poco fuori dal centro storico, ma facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, è la residenza del Capitano di Mare Enrico Alberto D’Albertis, un uomo che ha fatto del viaggio la sua ragione di vita, collezionando da ogni parte del mondo reperti tra i più vari, oggi conservati in quella che è stata per decenni la sua dimora, donata per sua volontà testamentaria alla città di Genova.
Oggi il Castello D’Albertis è sede del Museo delle Culture del Mondo e del Museo delle Musiche dei Popoli.
Un museo che a noi viaggiatori non poteva che interessare tantissimo e che ha colpito sopratutto l’attenzione di F., rimasto a bocca aperta sia davanti a molti degli oggetti presenti che davanti al fantastico panorama sul porto e sul mare che si gode dalla terrazza del Castello.
Castello D’Albertis
La struttura esterna
Si accede al castello percorrendo un splendido giardino panoramico e si arriva davanti ad una struttura molto caratteristica che, già da sola, colpisce il visitatore al primo sguardo. Venne edificato sui resti di antiche fortezze del trecento, unendo un insieme di diversi stile architettonici che ricordano i castelli della Val D’Aosta e gli eleganti palazzi fiorentini; lo stile è medioevale con richiami all’arte neogotica dell’ottocento.
La visita al Museo delle Culture del Mondo
Il percorso di visita si snoda lungo l’abitazione del capitano che funga da filo conduttore per la narrazione museale che attraversa diverse sale legate alle culture che il capitano ha conosciuto durante la sua visita e di cui ha riportato a casa reperti, come la Sala Colombiana, la Sala Gotica, la Sala Turca, la Cabina e la Sala Nautica.
Il museo ospita anche modellini di imbarcazioni e fotografie, oltre a tantissimi libri e disegni; l’arredamento è un mix tra neogotico ed esotico con centinaia di suppellettili tra cui spicca la presenza di numerosi armi africane, cinesi ed europee.
Accanto alle collezioni del capitano si sono aggiunte, negli anni, quelle del cugino Luigi Maria d’Albertis, primo esploratore del fiume Fly in Nuova Guinea (1872-1878), materiale etnografico e archeologico acquisito in epoca successiva dal comune di Genova o donato al Museo da privati.
Percorrere le diverse sale del museo corrisponde a vivere un viaggio immaginario attraverso le culture dei popoli, un luogo imperdibile per chi ama conoscere e scoprire la diversità che ci circonda.
Il Museo delle Musiche dei Popoli
Si tratta di una piccola sezione del museo che è dedicata alla musica tradizionale dei vari popoli del mondo, con la presenza di strumenti, alcuni anche utilizzabili (non potete immaginare la gioia di F. ed M. nel poter suonare in un museo!), proveniente da diverse zone del globo.
All’interno del museo vengono organizzati concerti, stages, convegni, attività didattiche, conferenze di musicisti e ricercatori.
Castello D’Albertis: informazioni utili
Come raggiungere il Castello D’Albertis
Il castello è raggiungibile con un caratteristico ascensore che parte da piazza Acquaverde – via Balbi (a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Piazza Principe) e che procede prima in linea retta e poi in verticale (mio figlio F. è letteralmente impazzito!), oppure con l’autobus, linee 36, 39 e 40.
Orari e costi di ingresso
Il Museo è aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.
Il costo di un biglietto intero è di 6 €; ridotto 4,50 € (ragazzi da 5 a 12 anni, over 65 anni (cittadini UE), convenzionati, disabili); gratuito bambini da 0 a 4 anni e accompagnatori disabili.
Per maggiori informazioni vi consiglio di visitare il sito ufficiale.