The Art of The Brick è una mostra fenomenale, consigliata a grandi e piccini, basata sul concetto che tutto ciò che si vuole è realizzabile e che fare arte non è un optional ma una necessità. Nathan Sawaya era un avvocato. Ma non era felice. Lo racconta lui stesso nei video presenti nelle sale della mostra. Non era felice di trascorrere le sue ore in un ufficio circondato da carte e burocrazia. Non era felice della vita che faceva. Ma amava l’arte, nelle sue forme più strane. Amava “giocare” con i lego, perché anche quella per lui era arte. Mettere insieme questi piccoli pezzi di plastica colorata per dare voce alla sua fantasia ed immaginazione.
E ci è riuscito benissimo. Ora la sua arte è riconosciuta nel mondo. E quello che lui riesce a creare è di una potenza artistica indescrivibile. Il suo messaggio ti arriva dentro e ti colpisce con la semplicità tipica dei bambini. Eppure le sue opere non sono per nulla un gioco. A volte riproducono così bene espressioni e posizioni di un uomo o di un oggetto che vien da chiedersi come sia possibile. Sawaya vede oltre. Nel suo studio ha migliaia di piccoli lego. Poi immagina di voler rappresentare qualcosa, a volte anche copie di quadri bidimensionali, o di sculture famose, altre volte opere inedite. Le immagina, ne fa uno schizzo su di un foglio. E si mette a creare.
E noi ci ritroviamo davanti ad un vero genio. E ne ammiriamo ogni sua creazione. E ne restiamo incantati perché sono belle ma non solo…rappresentano qualcosa, hanno un significato profondo. Come l’immagine forse più nota, Yellow, un uomo che si squarcia il petto per sfuggire a chissà cosa. O come l’uomo bloccato da un muro di mani, o ancora quello che si tiene il volto sospeso come fosse una maschera.
Alcune sue opere sono talmente grandi da chiedersi come fanno a stare in piedi. E lui stesso spiega che la stabilità è un grosso problema ed è parte del lavoro di ingegnerizzazione dell’opera stessa. Altre opere sono dei veri e propri quadri, in 2D, il cui risultato complessivo muta a seconda di distanza e prospettiva dell’osservatore.
Sono esposte diverse opere suddivise per tema. Io vi consiglio di noleggiare l’audioguida, vi consentirà di entrare ancora di più nel merito delle opere e della volontà dell’artista. Ed alla fine della mostra troverete una sala piena di lego, per far divertire i bambini o dove tornar voi stessi un po’ bambini.
E’ la prima volta che The Art of The Brick arriva in Italia, a Roma, ed avete ancora qualche mese per non perdervela!
Si trova al SET (Spazio Eventi Tirso) in via Tirso 14, fino al 14 Febbraio 2016.
Aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Il venerdì e il sabato dalle 10.00 alle 23.00
La domenica dalle 10.00 alle 21.00
(Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura).
Il biglietto intero costa 15,5€ (+0,5€ per l’audioguida). Con tessera feltrinelli, abbonamento atac e molto altro avrete una riduzione di 2€ e l’audioguida gratuita.
Il sito, per qualsiasi ulteriore informazione, è http://artofthebrick.it/