Primo viaggio negli States: finalmente a Washington DC

Primo viaggio negli States: finalmente a Washington DC

Giorno 13 (31 Ottobre 2012)

Anche oggi la sveglia suona prestissimo. Vogliamo andare in stazione e provare a prendere il primo treno in direzione  Washington DC. Prendiamo la metro e arrivati in stazione corriamo a comprare i biglietti (non proprio economici, i treni sono carissimi in america rispetto ai pulman ma sono sicuramente più veloci). Alle 6:00 siamo seduti ai nostri posti e dopo poco il treno parte. L’incubo è finalmente finito! Siamo felicissimi di poter riprendere il viaggio interrotto a causa dell’uragano, anche se questo ci è costato oramai un giorno in meno a Washington. Dopo 3 ore di viaggio siamo nella Capitale. Prendiamo la metro per andare al nostro alloggio a lasciare il borsone. La metropolitana è fantastica. Tutte le stazioni sono uguali e sono davvero molto belle e spaziose. In effetti si vede che è una delle metropolitane più recenti, e rispetto a quella di New York è molto più semplice ed intuitiva.
Arriviamo così in pochissimo tempo al nostro appartamento. Con le indicazioni che ci sono state date cerchiamo le chiavi per aprire la porta…ma le chiavi non ci sono! Per fortuna arriva una ragazza che ci spiega che a causa dell’uragano gli ospiti della sera precedente non avevano potuto lasciare l’alloggio. Dopo una leggera arrabbiatura da parte mia, riusciamo a lasciare li i bagagli e possiamo iniziare la visita di Washington DC. In realtà per questo disguido, il proprietario di casa ci ridarà tutti i soldi…
Avendo a disposizione poco tempo, decidiamo di dedicarci alle cose imperdibili, a cominciare dal Capitol Hill. Ci avviciniamo quindi al laghetto riflettente posto subito davanti al campidoglio ma purtroppo non c’è molto sole e le nuvole non sono proprio lo scenario ideale per le foto. Il The Mall è parzialmente chiuso per via di lavori di ristrutturazione ed infatti il prato non è verde così come eravamo abituati a vederlo nelle foto, ma è comunque molto bello. Arrivati al Campidoglio, entriamo e dopo aver passato i soliti controlli prendiamo il biglietto (gratuito) per una visita guidata delle stanze principali della struttura. L’interno è molto ricco ed in ogni angolo ci sono statue di personaggi storici appartenenti ai vari stati degli USA, a dimostrazione che questa grande nazione è un insieme eterogeneo di popolazioni diverse, che hanno deciso di mantenere la loro individualità pur unendosi in un unico stato.
Finita la visita è ora di pranzo, non abbiamo fatto colazione ed abbiamo un po’ di fame. Nel self service del campidoglio prendiamo un Lobster Roll, un panino con insalata di aragosta (purtroppo troppo freddo e secco) ed uno dei piatti tipici della città, la zuppa del Senato, una semplice zuppa di fagioli un po’ speziata, abbastanza buona anche se nulla di speciale.

Dopo pranzo, continuiamo a passeggiare lungo il viale che sui due lati accoglie i vari musei della città. Tra l’altro è uscito anche un raggio di sole ed il panorama è ancora più bello. Peccato avere solo oggi, sarebbe stato interessante visitarne di diversi, tra le altre cose sono tutti gratuiti. Visto il poco tempo, scegliamo di vedere solo il Museo dello Spazio. In realtà si tratta, secondo me, di un luogo ben adatto ai bambini, con molte sale dimostrative ed esposizioni interessanti. Ovviamente a me non è interessato più di tanto mentre ad Alberto è piaciuto molto girovagare tra aerei, navicelle spaziali e shuttle. Per riposare un po’, prendiamo al Mc Donald’s dello stesso Museo un the caldo, prima di continuare a camminare fino al Washington Monument, purtroppo chiuso a causa del terremoto di qualche anno fa. Da li deviamo per sbirciare nel giardino della Casa Bianca. Sbirciare è il termine esatto, dato che l’alloggio del presidente è interamente circondato da ringhiere altissime ed è praticamente impossibile avvicinarsi. Dopo qualche foto, torniamo indietro verso il Washington Monument e deviamo il percorso nella direzione opposta per andare a vedere il Thomas Jefferson Memorial che si specchia nel laghetto davanti al quale è stato costruito. Per il poco tempo purtroppo non potremo fare un giro completo…sarebbe stato bello visitare tutti i memorial ai vari presidenti che sono raccolti in questo luogo. Scegliamo di visitare solo il Lincoln Memorial, dove è conservata la famosa statua del presidente seduto e da dove è possibile vedere il panorama sul The Mall fino al Campidoglio e dall’altro lato una vista sul fiume Potomac.

Poiché è quasi sera decidiamo di fare una passeggiata nel quartiere di Georgetown, che sorge sulle rive di un piccolo ruscello, caratteristico per le casette basse tutte colorate, le stradine coi mattoni rossi e i negozi che popolano le sue vie. Dopo una breve sosta de Starbucks, ci rendiamo conto di essere davvero stanchi, sono diversi giorni che ci alziamo presto e la situazione a Philadelphia ci ha un po’ stressati. Inoltre domani avremo l’aereo per Boston alle 8:30 del mattino quindi ci dovremo svegliare di nuovo presto. Ci dispiace un po’ di non aver visitato bene la città e anche per il fatto che è Halloween e ci sarebbe piaciuto cercare qualche festa in maschera…la città è piena di zucche e di addobbi e dovrebbe essere carino partecipare a questa festa tipicamente americana… Ma siamo troppo stanchi, vogliamo solo mangiare ed andare a dormire. Ma ovviamente dobbiamo provare la specialità “zozza” del posto, l’Half Smoke e per farlo scegliamo il posto preferito da Bill Cosby, il Bens Chili Bowl.
Si tratta di un panino con una salsiccia affumicata e del chili, servito con patatine chips. E’ davvero molto buono, per Alberto è una delle cose migliori assaggiate durante il viaggio, anche a me piace, è saporito e piccante, ma per i miei gusti manca del formaggio (io adoro tutte le cose da mangiare che sono annegate nel cheddar).
Dopo cena torniamo a casa, ancora non abbiamo preso possesso del nostro alloggio e speriamo di trovare tutto a posto. E così, arrivati all’appartamento, non solo è tutto ok, ma il posto è fantastico. Una stanza grandissima con un bel lettone ed un bagno con tutte le comodità. Per l’ennesima volta, oggi, pensiamo che è stato un vero peccato rimanere in questa città un giorno solo. Ci ritorneremo sicuramente.

– ritorna all’itinerario con i link alle varie tappe del viaggio-

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