Percorrere in bicicletta 12 km circa lungo il Sentiero degli Ezzelini è stata sicuramente una delle esperienze più entusiasmanti di #AsoloBlogTour.
Un itinerario che ci ha permesso di scoprire, anche se solo in piccolissima parte, le bellezze naturalistiche del veneto e piccole realtà artigiane, e che ci ha anche svelato questa propensione per il turismo veneto al ciclismo, che ha portato la regione a rendere ciclabili così tanti percorsi che sarebbe quasi possibile arrivare dalle dolomiti a venezia utilizzando esclusivamente la bicicletta come mezzo di trasporto. Una idea davvero splendida, perché la bicicletta ti regala quella lentezza ideale per chi vuol assaporare ogni istante di un viaggio e ti consente una piena immersione nella natura.
Devo ammettere che i 12 km non sono stati semplicissimi per me che, vivendo in città, sono totalmente fuori allenamento. Ma sono riuscita ad arrivare fino alla fine, un po’ col fiatone, e ne sono felice. Non mi sono persa neanche una pedalata di questo fantastico itinerario.
Ci ha guidati Massimo Santarelli, guida cicloturistica di professione. Ha avuto pazienza con noi ed è stato eccezionale. Ci ha spiegato tutto quello che vedevamo e molto altro, con così tanto evidente amore e passione che noi, cicloturisti inesperti, abbiamo sognato di percorrere le piste ciclabili del veneto in lungo ed in largo. Magari con un po’ di allenamento prima 🙂
Prima di raccontarvi il nostro itinerario, vi lascio qualche informazione utile.
Il Sentiero degli Ezzelini è situato ai piedi del Monte Grappa e costeggia quasi sempre i fiumi Muson e Lastego. I comuni interessati sono molteplici, tra cui Asolo, Fonte e San Zenone degli Ezzelini che hanno collaborato tramite Discovering Veneto e BellAsolo alla sponsorizzazione del territorio mediante l’ #AsoloBlogTour.
Io vi consiglio di contattare loro qualora abbiate voglia di scoprire parte di questo splendido territorio.
Noi abbiamo iniziato il tour in bicicletta dal Maglio di Pagnano.
Si tratta di un architettura rurale che risale al 1400 circa, utilizzata dapprima per la lavorazione dei panni ed in seguito per la lavorazione del metallo (fino ai primi anni 70), grazie alle due pale poste all’esterno e a meccaniscmi meccanici interni al Maglio che consentivano di utilizzare la forza dell’acqua del vicino torrente Muson.
Oggi il maglio è di proprietà del comune ed è stato oggetto di diverse ristrutturazioni che lo rendono visitabile.
L’interno dell’officina è un vero e proprio museo della lavorazione del ferro, con le attrezzature e vari pezzi finemente lavorati a mano. Al piano di sopra sono conservati oggetti antichi di uso casalingo.
E’ aperto il pomeriggio della seconda domenica di ogni mese (escluso agosto) o su prenotazione, grazie sopratutto al contributo dell’Associazione “Magnar e laorar de na volta”
Saliti in sella alla nostra bicicletta, percorriamo il primo tratto del Sentiero degli Ezzelini, fermandoci di tanto in tanto per scattare qualche foto. La prima tappa, per sgranchirci un po’ le gambe ed assaggiare le meraviglie offerte dal territorio della Pedemontana, è l’Azienda Agricola Muncio. Si tratta di una piccola realtà locale, vincitrice anche di alcuni premi regionali, che, utilizzando solo latte d loro produzione ed i metodi di lavorazione tradizionale, produce formaggi e prodotti caseari tipici, rigorosamente artigianali. Accanto all’azienda hanno un piccolo negozio dove assaggiare e comprare le loro prelibatezze. Io vi consiglio il Morlacco ed il Bastardo. Sublimi! Li trovate in Via Colli, 1, Fonte (TV).
E dopo qualche pezzetto di formaggio si riparte! Per poco a dire il vero, perché a poca distanza da noi, in via Rù (Fonte – TV), si trova l’Acqua di Fonte, azienda che imbottiglia e commercializza l’acqua che sorge in superficie nel comune di Fonte, famosa per le sue proprietà particolarmente equilibrate.
E si sa, quando si va in bicicletta viene sete!
E viene anche fame però! E tanta anche! Pienamente soddisfatta in quantità e qualità dal Ristorante i Fruts, di cui vi ho già raccontato QUI.
Satolli e molto felici ci rimettiamo in sella alla nostra bicicletta. Certo, siamo già stanchi dalla mattinata e pedalare a pancia piena non è proprio il massimo. Andiamo un po’ a rilento ma ce la facciamo. Passiamo in mezzo a campi bellissimi.
Arriviamo così fino all’Oasi di San Daniele, dovo lasceremo le nostre bici, anche se la giornata prevede una ulteriore tappa che raggiungeremo poi con il bus.
L’Oasi di San Daniele è un parco naturale di circa 70000 mq ricavati dove prima si trovava una cava di argilla destinata a divenire una discarica per rifiuti industriali. Per fortuna l’oasi è stata bonificata ed è ora un ambiente dove vivere il contatto con la natura e con la bio diversità, attraverso visite guidate, birdwathcing, sentieri geologici e molto altro nonchè un luogo dove fare picnic e far giocare liberamente i bambini.
Noi siamo stati introdotti all’Oasi nel migliore dei modi, attraverso un percorso sensoriale che ci ha portato, a piedi nudi, ad attraversare un sentiero geologico creato con gli elementi più significativi del territorio che va dal Brenta al Piave. Si passa dalle pietre tonde e morbibe, a rocce acuminate, al caldo sughero, ai tronchi d’albero etc. I piedi nudi ti riportano immediatamente indietro nel tempo. E ad occhi chiusi percepisci sensazioni quasi dimenticate. Una esperienza davvero intensa.
L’Oasi è situata in Via di San Daniele, San Zenone degli Ezzelini (TV).
Per informazioni o prenotazioni vi consiglio il loro sito internet www.oasisandaniele.it
E siamo arrivati così all’ultima tappa del nostro itinerario, quella che ci consentirà di comprendere pienamente il nome del sentiero e le vicende storiche che hanno avuto luogo nella terra che ci ospita. Arriviamo alla Torre degli Ezzelini dove ci attende una visita guidata poco tradizionale: l’Academia Sodalitas Ecelinorum, ci guiderà infatti attraverso i secoli mediante una ricostruzione storica degli eventi. Scopriamo così la famiglia degli Ezzelini, la cui lunga dinastia ha governato per secoli sul territorio asolano ed ha visto la sua fine proprio alla Torre degli Ezzelini, dove l’ultimo discendente, Ezzelino III, venne ucciso insieme a tutta la sua prole.
La visita animata è interessante e divertente e consente a tutti, adulti e bambini, una immersione profonda e non noiosa nella storia.
E così termina la nostra giornata lungo il Sentiero degli Ezzelini. Resta ancora molto altro da scoprire e spero che un giorno potrò raccontarvi una seconda puntata.
Se avete bisogno di consigli o avete domande sul Sentiero degli Ezzelini, lasciate un commento al post o contattatemi in privato, sarò felicissima di aiutarvi!
Ciao, avete il tracciato gpx del percorso?
Purtroppo no, però è sicuramente un ottimo suggerimento per il prossimi percorsi!
Complimenti e grazie per l’azione informativa riguardante il percorso “Sui Sentieri degli Ezzelini lungo il Lastego e il Muson”.
Per completezza informo:
Il Comune Capofila dell’intero itinerario da Resana a Crespano del Grappa è il Comune di Castello di Godego TV. Sindaco P.A.Nicoletti / Coordinatore Sergio Guidolin / Segreteria Commissione INtercomunale c/o Biblioteca Comunale Villa Priuli di Castello di Godego.
Sito Web dove scaricare on line la mappa intercomunale del sentiero : http://www.suisentieridegliezzelini-acrossveneto.it
info@suisentieridegliezzelini-acrossveneto.it
info@bibliotecacastellodigodego.it
Grazie per le informazioni aggiuntive. Speriamo di riuscire a visitare presto il percorso completo.
Buona giornata!