Luci di Natale a Madrid: a tutto spasso

Luci di Natale a Madrid: a tutto spasso

Giorno 1 (11 Dicembre 2010)

La sveglia suona alle 3:45… alzarsi è davvero una impresa ma avendo solo 2 giorni a Madrid dobbiamo sfruttarli il più possibile. Il nostro aereo parte alle 6 circa da Ciampino, dove abbiamo prenotato il parcheggio Low Cost che con una comoda navetta di porta fino all’aeroporto. Tutto va secondo i piani, l’aereo parte in orario e durante tutto il viaggio sia io che Alb dormiamo. Almeno recuperiamo un pò di sonno e di forza per affrontare il week end che ci attende! Certo, dormire mi costa un lieve mal di testa, ma il brufen è con me!!!
Appena atterrati all’aeroporto di Madrid, cerchiamo la metro, rendendoci subito conto che è un vero labirinto. Compriamo un abbonamento metro valido 2 giorni e dopo circa un’ora e 3 cambi, arriviamo in Hotel. Si tratta di un appartamento in un vecchio palazzo, con un albergatore piuttosto scorbutico e che non sa neanche una parola in inglese. La stanza non è ancora pronta, così andiamo a fare colazione nelle vicinanze con caffelatte e brioche di bassa qualità. Sistemate le cose in hotel possiamo finalmente iniziare i nostri giri. L’hotel è in centro e quindi è molto semplice visitare tutto a piedi. Ci incamminiamo verso il Museo Reina Sofia. Obiettivo: Guernica. Il museo è immenso: 4 piani di opere d’arte moderne e contemporanee. Non è proprio il nostro stile ma alcune cose sono particolari…ad esempio la scultura che rappresenta il profilo della testa di Alb! Guernica è davvero imponente e ci lascia un pò senza fiato. Nel Museo sono conservate opere, oltre che di Picasso, di Dalì e di Mirò.

Sono già le 12:30 quando usciamo dal musei. Ci incamminiamo lungo il Paseo del prado ma decidiamo di non visitarlo. E’ ancora più grande del Reina Sofia e lo rimandiamo alla prossima visita a Madrid in favore di una bella passeggiata. C’è il sole ed in barba alle previsioni che segnavano gli 0 gradi, si sta anche molto bene. Passiamo davanti all’orto botanico ma non è certo stagione di fiori, quindi tiriamo dritto. Alla fine della strada arriviamo ad una piazza con al centro la Fontana di Cibales, uno dei simboli di Madrid. I palazzi di questa piazza sono bellissimi a cominciare dal Banco di Espana. E si intravede il Metropolis che segna l’inizio della Gran Via. Entriamo nel Parco del Retiro e ci accolgono delle strane sculture con delle formiche e degli alberi di ferro dalle foglie roteanti. Bisogna fare attenzione a non batterci la testa! Arriviamo al laghetto e notiamo un sacco di barche, di pesci e tanta gente che passeggia. Ad Alberto ricorda lo Stagno di Abramo con le carpe sacre visto in Turchia. Visitiamo all’interno del parco il Palazzo di Velazquez (deludente, contiene solo una mostra fotografica) ed il Palazzo di Cristallo (ovviamente tutto in vetro).
Sono le 14 e lo stomaco inizia a brontolare. Decidiamo di uscire dal parco e di dirigerci verso la zona della Stazione dove prima passando abbiamo notato diversi locali. Per fare una foto ad un palazzo tutto ricoperto di foglie rischio di cadere…ed Alb se la ride sotto ai baffi! Scegliamo per pranzo un posto affollatissimo, El Brillante, che vanta il miglior Bocadillo coi calamari fritti di Madrid. Dentro al locale, la gente mangia in piedi o appoggiata a dei banconi, ma è tutto pieno. Fuori ci sono dei tavolini e data la bella giornata ci accomodiamo lì. prendiamo 2 birre, le patate bravas, 1 panino coi calamari ed 1 con jamon e cheso. I panini sono davvero buoni e diamo anche qualche briciola ai piccioni…in realtà Alb cerca di avvelenarli col peperoncino…se c’è riuscito qualche passante ha avuto una brutta giornata!!!


Dopo pranzo raggiungiamo con la metro il Banco di Espana e da li percorriamo la Gran Via, piena di palazzi con stili differenti, uno più bello dell’altro, alcuni decorati, altri con mosaici ma tutti davvero molto eleganti. Incrociamo anche un Corte Ingles (Alb non ricorda che ci siamo già stati a Barcellona) decorato per il vicino Natale. Arriviamo così ad una zona pedonale dove c’è una marea di gente. Si sente proprio l”aria del Natale Imminente ed è bellissimo passeggiare spensierati  Facciamo sosta alla deludente Chiesa de las Descalzas Reales e ci avviamo verso Placa del Sol, centro nevralgico di Madrid. Ci rendiamo conto che stasera la città sarà bellissima, così piena di luci ed alberi particolari. Dopo le classiche foto all’orso, al Tio Pepe ed al chilomentro zero (da dove partono tutte le strade di Madrid) ci incamminiamo verso Placa Major, tutta piena di bancarelle, dove alberto mi regala un cappello di natale a molle troppo bello! Continuiamo a camminare in queste stradine pedonali e notiamo le Tabernas, molto diverse dai ristoranti italiani, quasi tutte in legno e piastrelle di ceramica, come se il tempo da 500 anni ad oggi non fosse passato.
Ed è finalmente l’ora del churro…io li adoro!


Oramai si è fatto buio e ripercorriamo le strade già fatte per vederle piene di luci. Placa Major è una spettacolo! Ha dei cerchi tutti colorati che la sovrastano, artisti di strada ed una giostra simile a quella di Piazza Navona a Roma. Le strade sono affollatissime, ma la sensazione è piacevole perchè comunque sono molto larghe. La gente in giro è allegra ed i locali sono pieni di gente. Paradossalmente notiamo però molte persone in coda per comprare i biglietti delle varie lotterie nazionali…segno di una città che comunque crede nel gioco per arricchirsi…e le file sono davvero spaventose…una povertà mascherata dai sorrisi e dalla voglia di vivere e di divertirsi.
Passeggiamo fino a raggiungere Palacio Real, Plaza d’Espana e poi di nuovo la Gran Via. Bellissime le illuminazioni del Corte Ingles, ma non sono nulla a confronto con l’alberto di Placa del Sol, pieno di cuori e di stelle…in cui è possibile entrare per una romantica foto natalizia.


Ceniamo al Museo del Jamon, prendendo Sangria e ovviamente dell’ottimo Prosciutto.  Usciti dal ristorante, torniamo a piedi in hotel, passando da Placa di Santa Ana, illuminata anch’essa a festa. Siamo distrutti, ci buttiamo sul letto e notiamo la presenza di un unico cuscino lungo, da usare in 2. Alberto crolla nel giro di pochi istanti, io non riesco invece a dormire troppo bene.

– ritorna all’itinerario con i link alle varie tappe del viaggio-

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2 commenti

  1. Giuseppe D'Angelo

    Ciao! Ma quando hai fatto la foto a Guernica le guardie non ti hanno fulminato?

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